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USO DEL PRESENTE
Per parlare di un'azione che avviene adesso.
Non riesco a trovare i miei occhiali -
Cara Giulia, ti scrivo per dirti che...
Per parlare di un'azione ripetuta o abituale.
Navigo in Internet quasi sempre di sera.
Per un'azione cominciata nel passato e non
ancora terminata.
Studio l'italiano da due anni.
Per fatti sempre validi: geografici, scientifici,
ecc..
L'Italia si trova in Europa - L'acqua bolle
a 100 gradi.
Per un'azione futura che diamo per certa.
Ti telefono domani, va bene?
Per motti e proverbi.
L'unione fà la forza - A caval donato
non si guarda in bocca - Tra il dire e il fare c'è di mezzo
il mare
Per vivacizzare un'esposizione storica.
Era tutto tranquillo quando, all'improvviso, squilla
il telefono.
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USO DEL PASSATO PROSSIMO
(presente di Essere o Avere + participio passato)
Per fatti o eventi avvenuti nel passato.
L'anno scorso siamo andati in Spagna.
Abbiamo visto qualche città e poi ci siamo fermati al mare.
Per fatti o eventi, anche duraturi, avvenuti
nel passato.
Ieri mattina ho aspettato l'autobus per
un'ora.
ESSERE
o AVERE? Nei tempi composti (come il passato
prossimo) occorre usare l'ausiliare + il participio passato del verbo. Secondo
una regola empirica, usiamo:
> AVERE per la maggior parte dei verbi:
ho mangiato; ho parlato; ho visto; ho lavorato; ho speso; ho finito.
> Usiamo ESSERE per queste categorie:
movimento: sono andato; sono tornato; sono
entrato...
eccezioni: ho viaggiato, ho camminato, ho passeggiato
trasformazione: sono ingrassato; sono cresciuto;
sono nato; sono diventato grande; sono esploso.
riflessivi e reciproci: mi sono alzato;
mi sono sentito bene; ci siamo telefonati; vi siete conosciuti;
essere, stare, rimanere: sono stato; sono
rimasto.
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USO DEL FUTURO
Per previsioni e progetti futuri e incerti.
Dicono che il prossimo fine settimana farà
bel tempo - Quando avranno figli, cercheranno una casa più
grande.
Per supposizioni o approssimazioni.
Che ore sono? Non so di preciso, ma saranno
le due.
Quel ragazzo avrà più o meno 17 anni.
Per mettere in dubbio affermazioni fatte
da altri, esprimendo dissenso (spesso seguito da anche).
Quella camicia sarà anche bella,
ma per me non vale tutti quei soldi.
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USO DELL'IMPERFETTO
Per un'azione ripetuta o abituale nel passato.
Da bambino, giocavo a calcio tutti i giorni.
Per situazioni o circostanze in cui è
avvenuto un fatto.
Mentre camminavo per strada, ho incontrato
Matteo.
C'era una volta una Principessa...
Con le costruzioni "stare per + infinito"
e "stare + gerundio", nel passato.
Stavo per dimenticarmi del tuo compleanno!
Quando sei entrato, stavo dormendo.
Nel linguaggio giornalistico si usa l'imperfetto,
al posto del passato prossimo, per dare pił evidenza ai fatti narrati.
Ieri sera, verso le dieci, due ladri entravano
nella gioielleria Cartier e la polizia, avvisata, li sorprendeva sul
fatto.
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