| Titolo
originale : Marrying Man. |
| Durata
: 115 minuti. |
| Regia
: Jerry Rees. |
| Genere
: Commedia. |
| Cast :
Kim Basinger, Alec Baldwin, Robert Loggia, Elisabeth Shue, Armand
Assante, Paul Reiser, Fisher Stevens, Peter Dobson, Gretchen Wyler. |
| Distribuzione
: Il film è distribuito dalla “Hollywood Pictures”. |
| Musica
: La colonna sonora del film è stata distribuita in CD,
Musicassetta e LP “Hollywood Records”, anche in versione
italiana “Dischi Ricordi” e comprende i seguenti brani :
| MAIN
TITLE |
| Kim
Basinger - “LET’ S DO IT” |
| L.D.’
S BOUNCE |
| Kim
Basinger - “MURDER HE SAYS” |
| Kim
Basinger - “HONEYSUCKLE ROSE” |
| Alan
Paul - “YOU’ RE DRIVING ME CRAZY-WHAT DID I DO ?” |
| BACKSTAGE
BEAT-UP |
| Kim
Basinger - “WHY CAN’ T YOU BEHAVE” |
| Kim
Basinger - “SATISFY MY SOUL” |
| Kim
Basinger - “LET’ S DO IT-REPRISE” |
| RUN,
CHARLEY, RUN ! |
| Tim
Hauser - “MAMA LOOK A BOO BOO” |
| Kim
Basinger - “LOVE IS THE THING” |
|
| Disponibilità : Negli Stati Uniti il film è disponibile in VHS e Laser
Disc. La videocassetta originale italiana è distribuita dalla
“Hollywood Pictures Home Video”. |
| Classificazione : Negli Stati Uniti il film è uscito con la
classificazione R ossia “Restricted” = i minori di 17 anni
devono essere accompagnati dai genitori o da un adulto. In Italia è
classificato “Per Tutti”. |
| Altri
titoli : In Inghilterra il film è uscito col titolo
“Too hot to handle”, in Francia col titolo “La chanteuse et le
milliardaire”, in Germania col titolo “Die blonde versuchung”,
in Spagna col titolo “Ella sempre dice si”, in Ungheria col
titolo “Fogd a nöt és fuss”, in Brasile col titolo “Uma loira em minha vida”, in Portogallo col titolo “Esta loira
mata-me”. |
| Passaggi
televisivi : In Italia il film è stato trasmesso da Rai
1, Rai 2 e Rai 3, in Francia da Tf 1, in Germania da Mdr, Bayern 3, N3, B1,
Wdr, Rtl e Vox, in Svizzera da Sf 2, in Ungheria da Rtl Klub. |
| Ascolti
tv : La prima tv su Rai 1 fu seguita da 5.949.000
spettatori, poi il film è stato ritrasmesso da Rai 2 ( 4.685.000
spettatori e 2.772.000 spettatori ). |
| La
storia : 1948 Los Angeles – California. Festeggiando
l’ addio al celibato a “El Rancho Vegas”, il playboy Charley
Pearl ( Alec Baldwin ), re del dentifricio e fidanzato con Adele
Horner ( Elisabeth Shue ), figlia del magnate del cinema Lew Horner
( Robert Loggia ), si invaghisce della cantante Vicki Anderson ( Kim
Basinger ), “proprietà” del gangster Bugsy Siegel-Bieco (
Armand Assante ). Travolti dalla passione Vicki e Charley passano la
notte insieme e scoperti da Bugsy sono costretti a sposarsi. E’
l’ inizio di una travolgente storia d’ amore fatta di matrimoni
e divorzi a ripetizione ( si sposeranno per ben 4 volte nell’arco
di 20 anni ). |
| Curiosità
: Alcune curiosità sul film :
| A causa dei notevoli
ritardi di lavorazione e distribuzione il film non fu un
successo collocandosi alla posizione 96 della classifica dei
film più visti in USA nel 1991. |
| Lo sceneggiatore Neil
Simon durante la lavorazione sposò veramente la moglie Diane
per la seconda volta ! |
| Il film ebbe molto
successo alla tv francese, trasmesso su “TF 1” ebbe
9.400.300 spettatori. |
| Frase di lancio italiana
del film : “Ogni uomo ha una sua debolezza, quella del
milionario Charley Pearl è bella bionda e dice sempre sì”,
ma anche “Ogni uomo ha un suo punto debole, per il miliardario
Charley Pearl è sposarsi più volte con la stessa donna”. |
| Frase
di lancio in Francia : “Chaque homme a sa faiblesse, pour le
milliardaire Charley Pearl elle est blonde, belle et elle adore
dire oui !”. |
| Frase
di lancio in Germania : “Jeder mann hat eine schwäche, die
von millionär Charley Pearl ist blond, verführerisch und sagt
am liebsten ja !”. |
| Il film è costato $
23,000,000. |
| La doppiatrice di Kim nel
film è Simona Izzo. |
| L’ attrice
originariamente designata per il ruolo di Vicki era Julia
Roberts, ma vi furono problemi per le parti cantate non essendo
Julia particolarmente intonata. |
| Senza alcun dubbio la
maggior curiosità del film consiste nel rapporto tra Alec e Kim
sul set. Si sono sentiti numerosissimi racconti su cosa sia
veramente accaduto sul set del film, cerchiamo di ricostruirne
le vicende. La Disney non avrebbe mai potuto immaginare ciò che
avrebbe provocato l’ incontro tra Alec e Kim : già al primo
incontro nella roulotte di Kim furono scintille, si narra che i
tecnici del suono abbiano registrato la conversazione
intervenuta tra i due nella quale Kim con estrema precisione
annunciava ad Alec cosa gli avrebbe fatto e cosa si sarebbe
fatta fare durante la nottata. Alla prima prova del trucco e
luci Kim arrivò con 5 ore di ritardo pure scontenta del
direttore della fotografia ne chiese la sostituzione. Si
racconta pure che Kim ad un certo punto delle riprese prese la
decisione di partire per il Brasile ma di fronte alla minaccia
di una penale giornaliera di $ 85,000 decise di restare sul set.
In considerazione di ritardi e capricci la Disney le mise alle
costole un incaricato dello studio che registrasse ogni ritardo
che potesse incidere sulla paga complessiva di Kim pari a $
2,500,000. I capricci non furono solo di Kim, ben presto anche
Alec iniziò con le pretese chiedendo con insistenza un
cellulare e litigando con un elettricista ( gli lanciò una
sedia ma successivamente si scusò regalandogli 2 biglietti per
il concerto dei Santana ). Kim e Alec inoltre ripetutamente
contestavano la sceneggiatura di Simon, per il fatto che a loro
giudizio molte scene non facevano ridere. Sul set risultò
essere un tormentone la sequela di lamentele di Alec nei
confronti del dirigente Jay Heit per la faccenda del cellulare :
Alec gli gettò addosso un posacenere e un bicchiere. Secondo le
previsioni della Disney le riprese avrebbero dovuto durare 45
giorni per un budget di $ 15,000,000 ( il compenso di Kim era
pari a $ 2,500,000 quello di Alec $ 1,500,000 ) senza intoppi o
problemi ma non fu così ! Dopo aver visionato Julia Roberts, la
Disney decise di assumere nel febbraio 1990 Kim, la quale aveva
una reputazione di star difficile e ritardataria, ma le premesse
per un grande successo c’ erano tutte dal momento che Alec
proveniva dal successo di “Hunt for red october”, Kim dal
successo planetario di “Batman” e il regista Rees era un
protetto dello studio Disney. Le difficoltà si manifestarono
fin dall’ inizio, Kim era perennemente in ritardo per le prove
canzoni e si adirò pure per il fatto che la Disney non aveva
alcuna intenzione di trarre un album dal film : decise allora di
non dare allo studio il suo numero privato sicché per
contattarla era necessario passare attraverso il suo agente.
Quando si presentava sul set al massimo provava una abito, un
paio di canzoni per un totale di 2 ore di lavoro e niente più !
Divenne particolarmente esigente allorché pretese il
licenziamento del direttore della fotografia Ian Baker, il quale
percepito l’intero compenso di $ 120,000 lasciò il set. Dopo
prove, problemi e ritardi finalmente le riprese iniziarono il 29
maggio 1990 a Lancaster in California : il feeling tra Kim e
Alec era evidente e tutti speravano che la passione potesse
trasparire pure sul grande schermo e risultano a tutt’ oggi
mitici i racconti dei tecnici del suono che intercettarono i
dialoghi privati tra i due ! In pochi giorni Baldwin si trasferì
da Kim a Woodland Hills ! A causa del forte sole durante le
riprese Kim pretese di non essere ripresa in piena luce e
soprattutto un portaombrelli ( Michael Ryan Baxter ) per
difendere la pelle, senza parlare della famosa pretesa di avere
sempre a disposizione casse di acqua Evian per lavarsi i
capelli. A causa poi della nota agorafobia, durante alcune scene
si sentiva a disagio se troppi la guardavano e pretese che
durante le riprese non vi fossero estranei. Una delle scene che
più preoccupava Kim era quella in cui avrebbe dovuto cantare di
fronte ad un pubblico il brano “Let’ s do it” sicché
chiese al regista di poter essere presente prima sul set per
delle prove supplementari : il regista accontentò Kim arrivando
sul set alle 7 di mattina…mentre Kim arrivò 5 ore più tardi
! Erano sempre più frequenti poi i rifiuti di Kim ed Alec di
girare certe scene per poi bloccarle e continuarle il giorno
successivo. Inizialmente Alec si comporta in modo assai
professionale sul set, poi improvvisamente mutò atteggiamento
pretendendo di essere trattato come Kim. A causa di dissensi
Alec colpì con una sedia l’ elettricista Mark Banuelos poi
chiese scusa. Dopo 1 solo mese di riprese Kim pretese di poter
andare dal suo psicologo in Brasile, ma di fronte alla minaccia
di $ 85,000 di penale giornaliera decise di rinunciare. Le
tensioni aumentarono allorché Neil Simon fu dai due accusato di
aver inserito nel copione battute non esilaranti, Simon se la
prese e lasciò il set che aveva visitato ogni giorno fino a
quel momento. Kim risultò presto insoddisfatta di certe scene e
chiese, senza successo che fossero rigirate. I dirigenti Disney
si ritenevano soddisfatti del risultato fino a quel momento
raggiunto e Kim per ripicca pretese il ritocco del trucco per
ogni scena e questo portava via almeno 30 minuti per ogni
sessione. Alec continuava la sua personale crociata verso i
dirigenti per la controversia del cellulare soprannominandoli
“phone monkeys”. Ad un certo punto si litigò pure per i
piatti della mensa in quanto Kim accusò la Disney di
inquinamento allorché si decise di sostituire ai piatti in uso
piatti monouso più economici ma non biodegradabili. Al termine
delle riprese Rees si ammalò e venne condotto d’urgenza in
ospedale per due settimane. Ma non era ancora finita ! La Disney
insoddisfatta della scena del matrimonio nella cappella e del
finale richiamò tutto il cast per rigirare quelle parti. A
condizione che venisse cambiato tutto il cast tecnico e che i
dirigenti Disney stessero alla larga, Kim ed Alec acconsentirono
a tornare per 10 giorni ulteriori di riprese. Alec il primo
giorno uscì dal suo camper dopo 2 ore e un quarto alle 12,30 e
vedendo Permut sul set lo aggredì urlando : “You goddamn
uncreative monkey faggots, get out of my eye line”.
Al termine di questo calvario il fotografo Lorey
Sebastian riporta un fatto accaduto mentre viaggiava in
limousine con Kim e Alec : durante un viaggio ritornando dal set
Kim pretese che il conducente fermasse la macchina per
soccorrere un cane investito e commenta “Probabilmente sono
brave persone, ma qualcosa è andato fuori controllo”. |
|
| Incassi
: Il film in Italia, uscito nel maggio 1991, ha incassato £
1.357.974.000 ( spettatori : 160.207 ) collocandosi alla posizione
73 della classifica dei film più visti nel 1991, mentre negli USA
ha incassato $ 12,454,768 (sale 1.343), week end di apertura - $
4,030,749 (sale 1.340).. |
Weekend Chart
Record
Date Rank Gross % Change Theaters Per Theater Total Gross Days
4/5/1991 3 $4,030,749 1,340 $3,008 $4,030,749 3
4/12/1991 6 $2,578,739 -36.02% 1,343 $1,920 $7,816,616 10
4/19/1991 10 $1,643,178 -36.28% 1,327 $1,238 $10,272,284 17
4/26/1991 14 $637,806 -61.18% 976 $653 $11,452,738 24
5/3/1991 18 $312,970 -50.93% 526 $595 $12,003,886 31
| Interviste
: Alcune interviste di cast, regista ecc :
| Il produttore della
pellicola : “Quel film è stato il più grosso errore della
mia vita. Per quanto mi riguarda Kim non metterà mai più piede
alla Disney, è una irresponsabile. E se lo farà la piglierò a
calci nel sedere”. |
|
| Giudizi
: Alcuni giudizi sul film :
| Movie Guide di Leonard
Maltin : ½ |
| Tutto : “Divertente
commedia americana con la bella Kim, l’ affascinante Alec
Baldwin e l’ ottimo gangster Assante. Il film è una riuscita
storia d’amore e fa fantasticare e viaggiare la mente dello
spettatore. Scenografia, fotografia e montaggio sono di ottima
qualità”. |
| Movie : “Si ha come
l’impressione che tutto quel corpo e quella voce ( perché qui
lei fa la cantante vera, di pianobar morbida e sexy ) siano un
po’ sprecati, pensavamo che un’ attrice come lei meritasse
qualcosa di più che un filmettino perfetto e asettico. Ma
pensavamo. Forse basta guardarla. Ed
ascoltarla mentre canta LET’ S DO IT, SATISFY MY SOUL e
soprattutto LOVE IS THE THING”. |
| Ciak : Recensione
videocassetta : 6
“Nonostante la sceneggiatura di Neil Simon, il film graffia
poco e a parte la prima mezz’ ora divertente, il resto tende
ad essere monotono. Ma i fans di Kim Basinger avranno di che
soddisfare le pupille”. |
| Recensione del film in
sala : “Poteva
essere una commedia esplosiva fin dalla coppia degli
interpreti, i bellissimi fidanzati Alec e Kim. E c’ è di più,
la sceneggiatura firmata dalla penna brillante di Neil Simon,
autore di capolavori della commedia come La strana coppia, si
basa su alcune gustose biografie. La storia della strepitosa
Vicki, cantante di night che passa la vita a risposarsi col
magnate Charley Pearl rispecchia infatti quella vera tra il re
delle calzature Harry Karl e l’attrice Marie McDonald ( detta
the body ), i due divorziarono e si risposarono ben 4 volte ! Lo
stesso Neil Simon ha portato all’altare due volte la moglie
Diane. Gli ingredienti per un grande spettacolo insomma c’
erano tutti, persino il fatto che nel film Kim canta con la sua
voce bellissime canzoni. E in più danza. Che cosa non funziona
dunque nella storia raccontata da Jerry Rees ? Quasi tutto. In
primo luogo non funzionano gli interpreti, belli fin che
vogliamo ma rigidi e distratti rispetto al film. Cosa ancor più
grave, nel racconto di questa travolgente passione animale che
porta due persone a sposarsi 4 volte manca il dato essenziale :
la passione appunto. Perché tra Kim Basinger e Alec Baldwin il
sesso non diventa mai credibile. E tolta la prima mezz’ ora
piuttosto divertente, il resto è una morta gora di ripetizioni
e dialoghi scontati”. |
| Tv Sorrisi e Canzoni : “Riuscita
commedia sentimentale carica di brio e graffiante ironia”, ma
è apparsa anche questa recensione “Fiacca commedia brillante
per chi ama il cinema patinato”. |
| Film Tv : “Lo
specialista Neil Simon firma soltanto la sceneggiatura di questo
film diretto dal meno titolato Jerry Rees. L’idea era di
ripetere sullo schermo la commedia brillante dei bei tempi
andati, però il tentativo non riesce bene. Kim Basinger che
aveva dimostrato un buon talento per la commedia con Edwards
dimostra anche di non riuscire a reggere un film da sola senza
l’aiuto di una buona sceneggiatura. Suo marito Alec Baldwin
mostra solamente uno sguardo bovino, ma non c’ è nulla da
fare, è così di natura”. |
| Homevideo : “Il guaio è
che la ripetizione scade a tratti nella ripetitività delle
schermaglie sentimentali, i personaggi ricalcano vecchi clichet
e la scrittura non è proprio di prima qualità. Con il
risultato di disperdere le possibili scintille della coppia
Basinger/Baldwin che poi hanno provveduto in privato con una
relazione piena di notizie per i rispettivi fans. Davvero
imperdonabile !”. |
| Grazia : “Film allegro e
scoppiettante di trovate, a tratti esilarante. E Kim Basinger
come cantante di blues della seconda era jazz dimostra di
possedere i numeri giusti. Rimane inspiegabile il fatto che in
America sia stato un mezzo flop. Intendiamoci, non siamo di
fronte a un capolavoro tipo A qualcuno piace caldo, ma la trama
funziona, Kim e Alec sono bravi e l’ atmosfera dell’epoca è
resa con divertita ironia. Inoltre, gli amici del jazz saranno
d’accordo, le canzoni sono splendide ( grazie tante, sono i
classici…) e Kim canta con voce aggraziata. Che cosa
pretendere di più ?”. |
| Il Giornale : 5/6
“Impertinente e gradevole commedia giallo-rosa basata su un
copione dell’inesauribile Neil Simon di cui si riconoscono
facilmente i dialoghi più spiritosi della media. Bella
ambientazione, abiti sgargianti e scintillanti auto d’ epoca
che non bastano tuttavia a evitare qualche sbadiglio. Kim
Basinger è sexy da togliere il fiato tanto è vero che Alec
Baldwin l’ ha presa subito al laccio, chi se ne accorge se
canta così e così ?”. |
| Venerdì : |
| Tele 7 : |
| Gente : |
| Oggi : |
| Il Corriere della Sera (
Maurizio Porro ) : |
| Il Manifesto ( Roberto
Silvestri ) : |
| Il Mattino ( Valerio
Caprara ) : |
| Il Resto del Carlino (
Vittorio Spiga ) : |
| La Repubblica ( Irene
Bignardi ) : |
| La Notte ( Giorgio Carbone
) : |
| La Stampa ( Stefano
Reggiani ) : |
| Il Tempo ( Gianluigi Rondi
) : |
| Il Gazzettino ( Roberto
Pugliese ) : |
| Secolo XIX ( Piero Pruzzo
) : |
| Libertà ( Giulio
Cattivelli ) : |
| Tv Serien ( rivista
tedesca ) : |
| Cinema Tv ( rivista
tedesca ) : |
| Tv Spielfilm ( rivista
tedesca ) : |
| Télé Z ( rivista
francese ) : |
| Cine
Télé Revue ( rivista francese ) : |
| Roger
Ebert on Movies ( sito internet ) : “The saga of the filming of The Marrying Man is by now well
known, having been chronicled in a steamy article in Premiere
magazine, which was of course denied by the agents of the stars.
The magazine reported that Baldwin and Basinger fell deeply and
passionately into love and lust, and that the filming of many a
scene was delayed while they lingered in their mobile homes.
They were still holding hands when I saw them on Oscar night, so
maybe there' s truth here somewhere. What cannot be denied is
that they have chemistry on the screen. The Marrying Man is not
a great comedy but it is a living, breathing one that overcomes
any problems connected with its filming to deliver a genuinely
randy and scandalous love story, about two people who cannot
live without one another, but keep trying to, anyway. There' s
more juice in the story than I usually expect from Neil Simon;
the characters don' t just trade one-liners, but get under each
other' s skins. The movie is about lust, not love ; about people
who drive each other crazy, and can' t help it. All of the rest
of Simon' s plot, energetically directed by Jerry Rees, is at
the service of that fact. And the story is planted in a rich
1940s period atmosphere : the cars, the neon, the cigarettes,
the Brilliantine on the hair. Simon, who has been around show
business a long time, supplies his playboy with four buddies who
are constantly getting him out of trouble, and according to the
press notes these buddies are inspired by the young Sammy Cahn,
Phil Silvers, Tony Martin and Leo Durocher. They' re standard
wisecracking Simon supporting players, but a couple of the
smaller roles are filled with real presence. Armand Assante, who
looks and sounds different in every movie, is a sardonic and
intelligent Bugsy Siegel, and Robert Loggia, as the studio boss,
develops a towering rage that is impressive to behold. He
screams so loudly you can' t understand half the words, but you
get the idea. The Marrying Man is like those lightweight,
atmospheric comedies of the post-war era, in which the chemistry
between the stars covered up for a certain lack of logic,
continuity and polish. The movie has rough edges and a slapdash
air about it, but somehow it works, perhaps because Basinger and
Baldwin throw themselves with such abandon into their roles.
Chemistry is a strange phenomenon. Many critics found it lacking
between Sean Connery and Michelle Pfeiffer in The Russia House
and between Robert Redford and Lena Olin in Havana. Both of
those movies ere made with far greater subtlety and skill than a
humble item like The Marrying Man, but hardly anyone, I think,
is likely to complain about the chemistry”. |
| Entertainment
Weekly ( rivista Americana ) : C
“Simon' s script has a repetitive, clockwork
structure that' s meant to be a running gag. The movie wants to
be a loving throwback to the era when Hollywood made intricate
screwball comedies- films whose very appeal lay in their
brighter-than-life symmetry. Simon hasn' t completely lost his
touch-a few of his one-liners still make it over the net-but
most of his energy is spent sustaining the movie' s rigidly
convoluted story line. It' s a stunt of diminishing returns. The
Marrying Man has its moments, but mostly it keeps thumping you
on the back to remind you of how light-headed and romantic it' s
being. Basinger does her best to out-va-va-va-voom Jessica
Rabbit. She is, as it turns out, an accomplished singer, and she
has the neo-Rita Hayworth moves down pat-the slow-motion hip
swivels, the eye contact that' s part come-on, part lethal dare.
Yet there' s something weirdly impersonal in her delivery.
Unlike, say, Michelle Pfeiffer in The Fabulous Baker Boys,
Basinger never discovers a way to make this classically "steamy"
routine her own. In the old romantic comedies, a man and a woman
often had to spend an entire film figuring out that they
actually liked each other. That' s supposed to be the case in
The Marrying Man, only here, the back-and-forth playfulness
feels like the elaborate contrivance it is. There are a number
of tearing-at- the-clothes bedroom scenes, but they' re a shade
embarrassing, because they don' t mesh with the light-farce tone
the rest of the film is straining for ; Charley and Vicki are so
hot for each other that we' re not quite sure what the problem
is. The movie is most enjoyable when Charley is just hanging out
with his pals. These scenes have some zing, especially when Paul
Reiser-in his best work since Diner-drops deadpan insults as the
acerbic Phil. Baldwin, who has the sharklike handsomeness to
play a carefree young rake, gives an appealing performance. He
knows how to underplay Simon' s bump-bump- be-dum dialogue, and
his presence is naturally comic. This has something to do with
his eyes, which are usually seductive but can suddenly go
puppyish with befuddled desire. He makes Charley a happy slave
to his own amorousness. Basinger, who raises hormone levels in
just about everyone I know, continues to leave me cold. There' s
something petulant and detached about her that prevents her
sexiness from leaping off the screen ( I always get the feeling
she isn' t really enjoying herself ) She and Baldwin are
obviously working overtime to strike sparks here. But then,
Simon' s coy and laborious script would probably have defeated
any two actors. By the end of The Marrying Man, when Charley and
Vicki get together for the fourth ( or is it the sixth ? ) time,
we should feel exhilarated. Instead, we' re merely relieved”. |
| IL MIO PARERE : ½
“La storia è veramente intrigante, gli interpreti sono in
perfetta sintonia, Kim nelle canzoni è semplicemente
strepitosa. Godibile dalla prima all’ultima scena”. |
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