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CONVERSANO NELLA STORIA

Castello.

Il castello di origine normanna che sovrasta l'abitato, successivamente modificato ed arricchito di molteplici aggiunte posteriori, appare oggi munito di quattro torri: due quadrangolari, una dodecagonale ed una cilindrica. La costruzione ha pianta trapezoidale con i quattro angoli rivolti ai quattro punti cardinali; le sue dimensioni sono all'incirca di m.60 di lunghezza per m.40 di larghezza. Allo spigolo Nord è innestato il grosso torrione cilindrico del quattordicesimo secolo. Allo spigolo ovest si trova la torre dodecagonale costruita dagli Acquaviva  sul finire del secolo successivo a scopo difensivo. Castello Torre Cilindrica (17679 byte)
Castello Torre Dodecagonale (9926 byte) Questa torre presenta undici lati in vista, il dodicesimo resta incastrato entro le murature sorte in epoca più tarda. Tra queste due torri si stende il lato lungo del trapezio rivolto a Nord - Est su via Domenico Morea. Un po' più arretrata verso l'interno c'è una delle due torri quadrangolari: il mastio comunemente chiamato torrione maestro. Sul lato rivolto a Sud - Ovest verso piazza della Conciliazione, si trova l'ingresso attuale costruito nel 1710 dalla Contessa Dorotea Acquaviva insieme al muro di cinta del cortile ed alla bella galleria che gira all'interno dell'atrio centrale del castello.
Su questo lato, verso lo spigolo di Ovest vi è la seconda torre quadrangolare.Tutta la costruzione è realizzata in pietra da taglio di grana piuttosto fine. I grossi blocchi ben squadrati sono disposti in filari orizzontali regolari. Il complesso si presenta come un agglomerato di costruzioni le cui caratteristiche stilistiche denunciano la loro appartenenza a tempi chiaramente differenti anche se il tempo ha uniformato in un unico colore grigio caldo tutta la struttura. Castello:Torre Maestra ed ingresso principale (13611 byte)

    Il castello sorse nel suo nucleo più antico all'epoca dei Normanni su una roccaforte molto più antica e fu rimaneggiato ed arricchito di nuove torri dai vari feudatari che governarono il paese. Nacque perciò come fortilizio, ma col passare del tempo andò perdendo la fisionomia di fortezza e fu trasformato in fastosa dimora ad opera degli Ascquaviva d'Aragona. La parte più antica dovrebbe essere quella su cui insiste il torrione quadrangolare centrale, dove grossi blocchi denunciano quanto rimane dell'antica rocca medioevale del sesto secolo, dell'epoca cioè della lotta tra Greci e Goti. Su questa i Normanni, impadronitisi del territorio nel 1054, costruirono il nucleo più antico di pianta trapezoidale probabilmente munito di torri quadre agli spigoli, delle quali l'unica sopravvissuta sarebbe la torre detta "torrione maestro". Il primo normanno a governare sul "Castellum Cupersanen" fu Umfredo, poi dal 1057 gli successe Roberto il Guiscardo. Né l'uno né l'altro assunsero il titolo di Conte di Conversano che invece fu assunto più tardi da Goffredo, nipote di entrambi da parte materna, nel 1068, iniziando la serie dei Conti di Casa Altavilla e Bassavilla. Dopo il dominio normanno, compreso tra il 1054 e il 1187, Conversano, durante il periodo svevo, divenne parte del Regio Demanio; quindi dopo un avvicendarsi delle famiglie dei Brienne, dei d'Enghien e Lussemburgo, nel 1546 la contea di Conversano, quale dote di Caterina Orsino del Balzo, passò agli Acquaviva che restarono suoi conti fino al 2 agosto 1806, data in cui Giuseppe Bonaparte decretò la fine del feudalesimo nell'Italia meridionale. Il castello di Conversano venne dai suoi vari padroni ingrandito. La già ricordata torre dodecagonale, mirabile oltre tutto per costruzione in quanto incorpora una cisterna prensile intorno a cui gira un sotterraneo con feritoie, trabocchetti e altri ingegnosi artifizi di difesa, dovrebbe essere stata costruita nel secolo quindicesimo dagli Acquaviva, probabilmente nel 1460, se può ritenersi una datazione lo stemma della famiglia apposto da Giulio Antonio, l'eroe caduto nella difesa di Otranto, attaccato dai Turchi nel 1481. Tra il 1440 ed il 1481, il castello di Conversano si trasformò da fortezza in ricca dimora signorile. Tra gli altri che abitarono il castello va ricordato il Conte Gian Girolamo, detto il "Guercio di Puglia", abile condottiero ben noto per la leggendaria atrocità. Chiaramente ottocentesche sono inoltre le finestre ed i balconi della facciata che dà sulla Piazza Castello.

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