L'infortunio sul lavoro...... questo sconosciuto! 

chi ci tutela? 

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(gli articoli evidenziati in rosso sono quelli che ci interessano)

 Legge 144/99

e

D.lgs.  23   febbraio 2000 n.38
(G.U. n.50 del 01.03.2000)

Riforma INAIL - Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’ art. 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144

D.lgs.  23   febbraio 2000 n.38
(G.U. n.50 del 01.03.2000)

 

La legislazione sulla sicurezza sul lavoro a cura di  Ambientediritto.it

 

ANCORA SULL'INFORTUNIO.......... 

 

 

 

Altre leggi che ci interessano:

Nazionali

Legge 1986-65

LEGGE 7 MARZO 1986, N 65 LEGGE QUADRO SULL'ORDINAMENTO DELLA POLIZIA MUNICIPALE

*****

Regolamento concernente l'armamento degli appartenenti alla polizia municipale ai quali è conferita la qualità di agenti di pubblica sicurezza 

D.M. 1987, n°145

*****

Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 - Testo unico sull'ordinamento degli enti locali (G.U. 28 settembre 2000, n. 227).

*****

Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.151 (in SO n. 93 alla GU 26 aprile 2001, n. 96) - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e di sostegno della maternità e della paternità
a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53

*****

Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città - Legge 8 marzo 2000, n. 53

******

Congedi parentali - Regolamento recante disposizioni di attuazione dell'art. 4 della legge 8 marzo 2000, n. 53, concernente congedi per eventi e cause particolari  

D.I. 21 luglio 2000 n. 278 (G.U. n. 238 dell'11/10/2000)

******

Sciopero - Modifiche ed integrazioni della legge 12 giugno 1990, n. 146, in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e di salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati.

Legge 11 aprile 2000 n. 83
(G.U. n.85 del 11.04.2000)

******

Code Contrattuali

 

Il testo della finanziaria 2002 (LEGGE 28 dicembre 2001, n.448)

 

 

Costituzione della  Repubblica italiana

 (Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 1947, n. 298)

 


Regione Sicilia

 

Legge 1/8/1990, n° 17

*******

Regolamento tipo per l'espletamento del servizio di Leva nella Polizia Municipale

Regolamento-tipo servizio leva


ASSUNZIONE DISABILI NELLA POLIZIA MUNICIPALE:

Legge 12 marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili


Legge 12 marzo 1999, n.68:  Polizia Municipale. Computo della quota di riserva


 

 

LO SAPEVATE CHE.....


Il danno da rumore e' danno esistenziale (www.Civile.it*)

 

  • Il danno da rumore è "danno esistenziale".

Con la sentenza 2444 del 6 dicembre 2001 la Corte di Appello di Milano ha sancito, su istanza di "MISSIONE RUMORE", l’associazione per la difesa dal rumore che da tempo si occupa dei problemi collegati ai disturbi recati dal fracasso, la qualificazione del danno da rumore come danno esistenziale.

La fattispecie dalla quale ha preso le mosse l’intera vicenda riguardava una piccola officina meccanica il cui titolare si era rifiutato, persino, di adempiere ad un’ordinanza del sindaco che imponeva di limitare i rumori al normale orario lavorativo.

I cittadini che abitavano le zone limitrofe l’officina in questione si sono rivolti al Tribunale di Milano che, con sentenza depositata il 21.10.1999, ha rilevato che la rumorosità era superiore di tre decibel al rumore di fondo rilevato dal consulente tecnico d’ufficio e, pertanto, ha imposto al titolare di spostare l’officina e di adottare le speciali precauzioni antirumore. Con la stessa pronuncia il Giudice unico di Milano liquidava il danno che i vicini lamentavano qualificandolo come "danno esistenziale" determinato dall’alterazione delle normali attività dell’individuo quali il riposo, il relax e l’attività lavorativa domiciliare.

Il titolare dell’officina ricorreva in appello sostenendo che gli attori nel giudizio di primo grado non avessero, tra l’altro, prodotto alcuna prova dei presunti squilibri "psico-fisici" subiti a causa del rumore.

La Corte di Appello di Milano ha respinto il ricorso evidenziando che non occorreva alcuna prova dei disturbi subiti dai resistenti in quanto "l’inquinamento acustico intollerabile comporta, di per sé, un danno esistenziale che, anche se non comporta l’insorgere di una malattia, tuttavia causa un’alterazione del benessere psico-fisico e del normale ritmo di vita (…) provocando uno stato di malessere psichico diffuso (…). Quindi il risarcimento del danno compete a chiunque subisce un turbamento della psiche che ostacola l’esplicazione del complesso delle funzioni naturali afferenti al soggetto nell’ambiente in cui vive: domestico, di lavoro, ricreativo".

Dott.ssa Elena Calice – Praticante Avvocato – Foro di Foggia

(Elena Calice)
Link: http://www.civile.it

 

Spogliatoi e armadi per il vestiario.

La fonte normativa che regola la materia è il DPR 19 marzo 1956, n. 303 che disciplina le "norme generali per l’igiene del lavoro, sostituito successivamente dal DECRETO LEGISLATIVO 19 SETTEMBRE 1994, N. 626 ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE 89/391CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE,
89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE E 90/679/CEE
RIGUARDANTI IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE
DEI LAVORATORI SUL LUOGO DI LAVORO, e dal Decreto legislativo 19 marzo 1996 n.242:Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994 n.626

11. L'art. 40 del decreto del presidente della repubblica 19 marzo 1956, n. 303, é sostituito dal seguente:

"art. 40 (spogliatoi e armadi per il vestiario). - 1. Locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione dei lavoratori quando questi devono indossare indumenti di lavoro specifici e quando per ragioni di salute o di decenza non si può loro chiedere di cambiarsi in altri locali.

2. Gli spogliatoi devono essere distinti fra i due sessi e convenientemente arredati.

3. I locali destinati a spogliatoio devono avere una capacità sufficiente, essere possibilmente vicini ai locali di lavoro aerati, illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili.

4. Gli spogliatoi devono essere dotati di attrezzature che consentono a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro.

5. Qualora i lavoratori svolgano attività insudicianti, polverose, con sviluppo di fumi o vapori contenenti in sospensione sostanze untuose od incrostanti, nonché in quelle dove si usano sostanze venefiche, corrosive od infettanti o comunque pericolose, gli armadi per gli indumenti da lavoro devono essere separati da quelli per gli indumenti privati.

6. Qualora non si applichi il comma 1 ciascun lavoratore deve poter disporre delle attrezzature di cui al comma 4 per poter riporre i propri indumenti.".

È evidente che l’obbligo dell’utilizzo dell’uniforme rientra certamente tra i casi previsti dalla norma, che impone al datore di lavoro di mettere a disposizione dei lavoratori dei locali idonei destinati a tale utilizzo.

 


 

                                              www.CIVILE.it


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