MOBBING

Il Mobbing è una patologia sociale che si origina da uno strisciante processo distruttivo della persona che nasce da comunicazioni e anche da comportamenti ostili che possono essere palesi ed occulti. Avviene tra lavoratori sul posto di lavoro. I motivi possono essere noia, invidie, gelosie, disorganizzazione lavorative con carenze di regole e relativo carico di stress, e cosi’ via. Iniziano delle aggressioni per lo più di genere psicologico, da parte di colleghi e/o superiori gerarchici che hanno come bersaglio delle vittime designate.

Si può osservare più da vicino questo modello che evolve in quattro fasi. Origina dalla aggressività nel posto di lavoro  da parte di   superiori (dirigenti o capireparto) o colleghi o subordinati, tramite 5 comportamenti aggressivi di tipo mobizzante.

Nella pratica tutto può essere più flessibile. Ad esempio questo processo di sviluppo del Mobbing può passare direttamente dalla prima alla terza fase saltando la seconda.

-Prima fase: Avvengono conflitti, attacchi, meschinerie ed anche scherzi feroci.

-Seconda fase: Se dai quindici ai diciotto mesi le aggressioni proseguono si può notare molto spesso, un avviamento verso uno stato cronico di ansietà.

-Terza fase: Negazione dei diritti della vittima tollerati o decisi dalla direzione del Personale.

-Quarta fase: Dequalificazione delle mansioni. Successione trasferimenti da un posto all'altro. Periodo malattia lunga durata. Esclusione dal mondo del lavoro.

Questo processo distruttivo della persona, quindi se non viene riconosciuto e bloccato per tempo dal suo insorgere, si sviluppa nelle descritte micidiali fasi.

1 - Le persone , chiedendo aiuto  a persone specializzate in questo settore d’intervento, diverrebbero maggiormente e più lucidamente coscienti della loro situazione e potrebbero senz’altro adottare migliori strategie difensive contro gli aggressori, combattere il loro malessere e allentare se non bloccare il Mobbing.

2 – Le Aziende poi, potrebbero risparmiarsi onerosi costi di un personale così problematico (scarso rendimento, esaurimenti nervosi) con un loro aggiornamento culturale che le porrebbe in grado di affrontare o prevenire situazioni di Mobbing mediante esperti consulenti che addestrino i dirigenti alla gestione del personale ed ai relativi conflitti.

3 - La Mutua non dovrebbe caricarsi degli onerosi costi per terapie mediche e/o addirittura ricoveri nei casi più gravi.

4 - Lo stato eviterebbe gravosi oneri sociali collettivi con premature pensioni di invalidità derivanti da somatizzazioni corporee e alterazioni della personalità derivanti da anni di terrorismo sul posto di lavoro.

Adesso che questo pericoloso processo distruttivo della persona comincia ad essere conosciuto anche in Italia, è ora che i lavoratori e le forze sociali, opportunamente formati ed informati, intervengano tra la eventuale vittima e i colleghi, ed il diretto superiore.

Ancora, se si è nella prima o all’inizio della seconda fase, prima che si installi definitivamente il Mobbing, potranno informare le parti di ciò che accade e bloccare questo processo di vittimizzazione per mezzo della riconciliazione dei conflitti, o pattuendo altre soluzioni assieme al personale e alla vittima qualora localmente la situazione sia compromessa.

Nei casi più gravi che nascono nella seconda fase e si completano nella terza fase, consiglio  al più presto un aiuto psicologico e una idonea assistenza che tuteli la psiche e la dignità del lavoratore dall’altrui aggressività sul posto di lavoro.