LA SFORTUNATA LICENZA DI NAPOLEONE
IN CORSICA (1792-1793)
I fatti d'arme del 22-25
febbraio 1793, resi memorabili dall'indomito valore dei maddalenini in difesa delle loro
isole, passarono altresì alla storia per la presenza di Napoleone tra gli aggressori. Nel
1792 Napoleone era capitano dell'artiglieria dell'esercito della Repubblica.
Repubblicano fin
dall'inizio della rivoluzione, fu però disgustato dagli eccessi rivoluzionari e
dall'anarchia imperante. Pare che l'episodio del 20 giugno, quando da una terrazza del
Tuileries vide "un uomo della bruzzaglia del popolo" (1) porre in capo a Luigi XVI un
berretto rosso della rivoluzione, lo abbia convinto a prendere le distanze ed a chiedere
una licenza dall'esercito, per tornarsene in famiglia ad Ajaccio.
Giunto in Corsica,
passata dalla Repubblica Genovese alla Francia nel 1768 e dove tuttora dominava la figura
di Pasquale Paoli, il veterano dell'indipendenza, fu nominato luogotenente - colonnello
della Guardia Nazionale Corsa. In tale sua nuova posizione militare si trovò pertanto
coinvolto nella sfortunata spedizione alla conquista delle isole intermedie.
Napoleone, ben prima di
Nelson, era consapevole dell'importanza strategica del possesso della Maddalena, tanto che
redasse un memoriale in proposito e compilò pure due progetti di operazioni militari per
conseguire tale scopo.
Purtroppo le operazioni
militari condotte da Colonna - Cesari, un uomo di Pasquale Paoli, ebbero l'esito che tutti
sappiamo, ed il repentino ordine di sospendere l'invasione pare dovuto non tanto alla
inattesa indomita reazione degli isolani quanto a segreti accordi tra Colonna - Cesari e
Pasquale Paoli per fini politici, legati ad oscure intese con gli inglesi.
Napoleone, che avrebbe
invece portato a termine l'operazione, sbarcato furente a Bonifacio si affrettò a
scrivere una vibrata relazione-protesta, firmata da tutti gli ufficiali del suo secondo
battaglione ed indirizzata al Ministero della Guerra.
Rientrato poi ad Ajaccio,
si trovò presto in urto col partito di Pasquale Paoli che voleva chiamare gli inglesi
sull'isola.
Napoleone non esitò a
dichiararsi contro i veterani dell'indipendenza corsa e si trovò quindi direttamente
coinvolto nelle lotte tra i patrioti (per la Francia) ed i Paolisti.
Fallito il suo tentativo
di diventare sindaco di Ajaccio, i suoi nemici saccheggiarono la casa della sua famiglia e
le diedero fuoco.
La madre Letizia ed i
figli furono costretti prima a trovare rifugio nella piccola tenuta di Millelire poi ad
abbandonare la Corsica.
L'11 giugno 1793 tutta la
famiglia si imbarcava per Tolone.
Questa la sfortunata
vicenda della "licenza" corsa di Napoleone, il quale per altro inizierà pochi
mesi dopo la sua (questa volta) brillante carriera militare all'assedio di Tolone, che il
tradimento aveva dato in mano agli inglesi.
E se non avesse chiesto
licenza?
Giusto
DAVOLI
(1) Storia di Napoleone P.M. de L'Ardeche nella traduzione di Antonio
Lissoni Torino, 1859.
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