Al tempo
Fiumana dolorosa,
scia d’inganni,
meravigliosa
iniquità e ferita
alle
stazioni soffermata, ai blocchi
che
uomini chini spostano, sapendo
poco
ed a tratti dell’agra fatica -
astioso
tempo, ripari nei taccuini,
confondi
dentro i vuoti delle agende
poche
note incomplete, e il resto tocchi
nascondendo
la mano, e tieni il sasso
predisposto
al voltare di altri anni -
e non
ne abbiamo scampo, se tacendo
e altro
pensando rallentiamo il passo.
Come
i nomadi tu abiti le tende,
le
grotte come i pallidi assassini.
Annamaria
De Pietro
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