Antologia Meridiana


Il “tempo reale”: un regalo straordinario dell’era digitale o una nuova sofisticata forma di alienazione?

Tutto. In tempo reale. Luca è esaltato. Di fronte a un monitor ultrapiatto. Non ha bisogno di clic col mouse: gli bastano comandi vocali. Eccolo in un paradiso tropicale. Eccolo nel tempio dell’arte: il Louvre. Eccolo negli abissi spaziali. Qui ed ora! Non ci sono più distanze: lo spazio è letteralmente bruciato. Tramite la madre di tutte le reti, le webcam collegate alla stessa rete, le attrezzature per le video-conferenze, i telescopi spaziali;;; qualsiasi muro è abbattuto. Il contatto è diretto. E’ tutto qui: davanti.

Luca ha la netta sensazione che l’uomo abbia raggiunto un potere straordinario. Da vertigini. Un potere che considera una tappa fondamentale nella lunga marcia dell’uomo verso la sua indiazione. Si ha la percezione che ormai il traguardo sia vicino. L’orizzonte del sapere si è dilatato a dismisura. L’uomo è prossimo a vedere il mondo come lo vede Dio stesso: nella sua interezza e... in tempo reale. Luca non ha dubbi che Hegel abbia colto il senso autentico della storia: un lungo e tortuoso cammino verso Dio, la teofania. Ha solo sbagliato secolo - pensa: è solo ora che Dio sta iniziando a manifestarsi. Grazie all’era digitale. E’ solo ora che l’uomo comincia a cogliere l’Intero. L’intero scibile. E comincia a coglierlo come un Tutto Strutturato.

Arriva Stefano. Anche lui dimostra stupore di fronte alla workstation dell’ultima generazione che Luca sta provando. I due amici si scambiano subito i rispettivi punti di vista. E subito si scoprono su due sponde opposte. Stefano non crede ad una parola del discorso di Luca. Gli sembra del tutto campato per aria. Che c’entra Dio? Gli pare fuorviante parlare di Dio. Lui sente solo puzza di bruciato: vede solo il Capitale, il Business. L’uomo, un dio in fieri agli albori del terzo millennio? Macché! Ha la sensazione che mai l’alienazione umana abbia toccato i livelli di oggi. L’uomo che inizia a vedere il mondo come lo vede Dio? In Internet lui vede solo tanta spazzatura. E tanta porcheria. E vede letteralmente un’inondazione di banner pubblicitari. Un tutto strutturato in cui ogni parte è collegata al Tutto? Lui vede solo una giungla in cui è facile perdersi e perdere...denaro.

Luca, ho l’impressione che tu sia un idealista. No?

Macché idealista! Non c’è bisogno di scomodare alcun guru del pensiero per dire che non è possibile capire il vero senso dell’attuale rivoluzione digitale se non vedendola come una tappa di un cammino storico. E’ almeno dalla rivoluzione scientifica che l’uomo ha iniziato ad accrescere - in misura che ha dell’incredibile - il suo sapere ed il suo potere. Chi è Dio? (come almeno è stato concepito dall’immaginario storico dell’umanità). E’ onnisciente, onnipotente. E’ ovunque. E coglie tutto all’istante. Non puoi negare che oggi - grazie alla rivoluzione Internet - l’uomo ha fatto passi da gigante in tale direzione!

Luca, i passi da gigante sono lì sotto gli occhi di tutti. Ma... verso che cosa? Cosa ha costruito l’uomo? Una bomba che può esplodere da un momento all’altro: pensa ai terroristi digitali che sparano protetti dalla giungla. Colpiscono dai luoghi più remoti della Terra. E colpiscono in tempo reale. Non siamo di fronte ad una minaccia permanente?

Stefano, ogni grande conquista scientifico-tecnologica può essere usata anche contro l’uomo. La storia è ricca di questi esempi. Ma questo non ci impedisce di vedere i progressi. La rete delle reti è, sì, minacciata dagli hackers, ma quello che ti offre nessuno mai nella storia te l’ha offerto: ti regala il tempo. Non hai bisogno di perdere giorni e soldi per un viaggio di lavoro: viaggi alla velocità della luce ed ad un costo prossimo allo zero. Non hai bisogno di sfidare il traffico per effettuare acquisti: basta un istante e l’ordine è già arrivato a destinazione.

Luca, mi sembri un ingenuo neofita. Il tempo te lo rubano, non te lo regalano! Te lo rubano distogliendoti dai rapporti umani concreti, dal sapore dei viaggi veri. Te lo rubano bombardandoti di spot pubblicitari. Ti regalano, è vero, il tempo reale, ma perché tu ceda ancor di più alla tentazione del consumismo. Ti rubano il tuo tempo prezioso per regalarti l’illusione dell’avere.

Stefano, se tutti fossero come te, la storia sarebbe ferma all’età della pietra. La furia luddista è tipica dei reazionari. Non ti sembra irrazionale colpire le nuove tecnologie? Tutto dipende dall’uso che se ne fa. Da sempre. E’ vero che, grazie alla Rete, il tempo te lo possono rubare. Ma... dipende da te. Come dipende da te essere schiavo della tv, della macchina... Il tempo che ti regala Internet, se lo sai usare bene, è qualcosa di straordinario. Non è vero che ti ruba il sapore dei viaggi veri. Al contrario: proprio perché i viaggi di lavoro li puoi effettuare in modo virtuale, avrai più tempo per assaporare i viaggi reali. Ed hai occasioni uniche per entrare - in tempo reale - nei templi della cultura e dell’arte di tutto il mondo. Internet, cioè, esalta il tuo essere. Altro che l’alienazione dell’avere! Tieni, poi, in considerazione il ruolo dei link. Il sapere è qualcosa di unitario. La verità - senza scomodare Hegel - non può che essere l’Intero. Le discipline sono semplici convenzioni che rispondono ad esigenze di comodità. Ora i link ti restituiscono il sapore vero. Che non è altro che una “rete”: l’astronomia richiama la fisica, la chimica, la biologia... La filosofia richiama la storia, le letterature... Internet ha tradotto in concreto il sapere come rete, un concetto che già Platone ed Hegel avevano intuito. Che poi è il sapere... divino.

Macché, Luca. I link non rispondono ad esigenze specifiche, ma a quelle del business.

Anche, Stefano. Ma anche in questo caso non abbiamo nulla di isolato proprio perché è la stessa realtà - pure quella economica - a presentare relazioni interne. Tu tendi a vedere solo il negativo, ma il positivo è di gran lunga superiore. Un positivo che è unico nell’intera storia dell’umanità. L’uomo - col mondo digitale - ha creato un universo... immateriale. E proprio grazie alla sua immaterialità che noi possiamo viaggiare alla velocità della luce, che noi possiamo essere presenti ovunque. So che tu mi sfotti, ma... non è questo qualcosa di simile al divino? L’immateriale non è uno dei tratti fondamentali di Dio quale è concepito dai mortali? E non proprio l’immaterialità che consente a Dio di vedere in diretta - in tempo reale - il Tutto?

Piero Carelli