Meridiana di memoria
a
volte la poesia viene dalla stanza
di
quell'infanzia trascurata
e si
dilata bocca a divorarti
come
un gatto gettato a morte
per
non averlo in dono
a
volte le parole salgono alle labbra
da
quel tempo lungo dove vive
la
paura che schiaccia come aragosta
nella
pentola bollente della vita
ritmato
il calcolo dei denti
a volte
ti chiedono chi sei
quasi
sia un gioco facile l'incontro
previsto
scambio di segnali
e tu
diventi lastra ferma di granito
nel
giorno che ha pił ombre della notte
allora
scavi con le unghie il cerchio
tra
la pelle e il mondo
cerchi
sillabe come pietra al sole
una
parola nuda che ti salva
esatta
meridiana di memoria
Gabriela Fantato
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