Intervista

Intervista

Gabriele Cavagna presenta “Poesie indecenti”, con la lettura dell’attrice Fidalma Fanciulli. Dice l’autore: “Con la proposta di poesie  indecenti, che  vanno contro la cosiddetta  morale comune, intendo porre al  pubblico  il  quesito  se debba  esistere una qualsiasi morale nell’arte poetica e nell’arte in generale . E’ inutile  dire  che  da parte  mia ho già risolto il  problema, schierandomi con quei pochi che vedono nell’arte  un mezzo mai censurabile e libero a discapito della bellezza dell’equilibrio, fattori tanto cari e ricercati dalla maggior parte  dei cultori  dell’arte  in generale e della poesia in particolare . Con la loro imposizione , a mio parere  soffocano il linguaggio poetico e artistico fino all’asfissia. Poesia libera e anarchica, quindi, senza  vincoli  di  nessun  genere  e senza  maestri, con immagini sgombre da ogni impedimento, qualunque esso sia, e necessariamente forti perché, come ha detto Salvatore Quasimodo, le immagini poetiche hanno la possibilità di battere  nel cuore  dell’uomo più della filosofia e della stessa storia”.