Poesie dal Web |
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Naufraga del tempo Non ci sono che io qui ad invocare la clemenza di un minuto un minuscolo insignificante, inerme attimo che infranga questo muro di voci senza voce che allontani da me l'insopprimibile meta Prima che anche l'ultimo granello di sabbia scivoli tra le mie dita e come naufraga del tempo superstite di un pianeta ormai estinto possa io errare dall'aurora al crepuscolo immemore di ciò che è stato E sarò solo Me stessa, oltre ogni sentire creatura effimera assetata di conoscere Essenza intrinseca a Madre Natura zolla friabile che si sgretola fra le dita zampillo d'acqua, e cristallo di neve notte insonne e oscuro risveglio e fiamme, e fuoco: l'ardente mio giaciglio E come naufraga dello spazio afferrerò la forza dell'ovattato silenzio supplicherò il canto degli angeli dimenticherò il mio involucro mortale e prima che il supremo attimo rapisca ogni farfalla dal mio pensare abbraccerò l'universo che continuerà ad esistere.
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