Poesie dal Web

L'Alba e lo sposo

Un ampio strumento, a me avo, invidioso della notte,
invoca, le prime ore di luce. Quando il mondo non lavora,
il nostro rapporto, dunque, nel cuore per le ore corte,
si dissocia. La marina tromba, con il suo canto, ci sfiora.

I due amanti, mi rubano : istanti e attimi, loro, comunicano,
a distanza. Per come si toccano, dovrebbero, per la mia invidia, morire.
Sono fragile, sfido il peccato e la gelosia, che non mi abbandonano mai. Sono,
sincero e mi fido solo all'Alba, quando, gli amanti, ritornano a soffrire.

Non è un caso, che, quando mi sono separato,
ho folleggiato. Ogni volta, durante le loro notti, ho sempre perso l'equilibrio,
ma è attenta, oggi, la mia anima, con il suo sottile udito,
ascolta il dolore, e combatte la paranoia. Il mio cuore pulsa, d'amore serio.