Poesie dal Web

Da grande

Alzarsi all'improvviso
E scoprire che quanto
Proibito da piccolo
Era solo invidia di chi
Gioie e piaceri sepolti
Aveva nella triste liturgia.

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Ombra

Sono stato in paesi lontani
il sole mi seguiva giocando
con il mio corpo esausto
e disegnava i miei simili
sulla terra danzante sotto
i miei piedi.
Mi vedevo correre su e giu'
per gl'alberi: arrampicarmi per
poi scendere a calcare la polvere
a fondermi con essa disegnandomi
sfocato.
Ad occidente lo salutarono e
riconquistai così la mia sintesi.
Candido dopo un diluvio di luce.
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Deliri onirici

E' notte e guardo la sveglia
Sveglia!
Il sole mi illumina il volto
Meraviglia lo scintillio
Di luce tra le dieci e le undici.

Rimembro, assopito, che la testa
Era di vetro,chiara,cristallina
Vuota!
Cristallino il flusso di memorie
Accompagnava le ore più vuote

Buio è ciò che vedo in una campana di piombo
Vedo,non vedo,nessun suono mi allarma
Blu, rosso. Eccomi.Sono qui! Rispondo.
Un flash, un secondo, il mondo!
E ora il sole a tutto tondo.
E gira.
Strana figura che gira,fumosa.
Fuma la mente
Stralci di idee
Mentre l'acido sale
Dallo stomaco ottuso e chiuso.

E di altri mi nutro
Assimilo,imparo.
In disparte imparo
La dinamica
Di fanti, Re e Regine
Imperatori dell'onirico regno.
A voi, miei cari compagni,
che l'ilarità sui vostri sorrisi
si stagni!
Da solo guarderò il sole nascere
In una nuova alba, vivace,
di porpora e lillà.
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La scelta

Cogli una mela e
seguimi sul sentiero
languido di piacere
Assaggia l'estasi
profumata di rosa e
accarezza l'aria lucente
come un velo
d'impavida sposa
Accendi la luce e
riempiti gli occhi
all'ombrosa sorgente
dove sulle vermiglie fronde
vacilla solida la mente.
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Forza


Corri figlio del vento
Deserto nell'anima
Logorato dal tempo
Rincorri i tuoi sogni
Azzurri di lacrime negli
Attimi di lucida follia.

Esplodi o figlio del sole
Illumina il tuo cammino
E calpestalo con passo
Sicuro di chi ha provato
Il piacere di assaporare
Per un gelido istante
La dolce morte silente.
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Ammirazione

Gli occhi disegnano
Soavi gemme a chi
Con Divina semplicita'
Accoglie le gioie del
Lasciarsi trasportare
Nel fiume del tempo
Quando il sole tradisce
Chi alla notte si affida
Per porre a cullare le
Oniriche liriche.
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Giocavo con una serpe

Giocavo con una serpe
Il dì in cui il mondo mi
Disse: credi all'ignoto?
E la serpe sibilò ai miei
Piedi scotendo la polvere
Divorandomi il senno
E lasciandomi attonito
A meditare sull'orlo del
Plumbeo muro arroccato.

Come con un gelido amante
Sentii la terra scrosciare
E il vento suonare la dolce
Sinfonia dei legni agitati.
In un istante un sussulto
Leggero: sopra la mia testa
Le nuvole scalciavano
Intrepide un sole ormai stanco
E un bambino innocente
Recise con l'ascia il mio destino.
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Superbia

Sedersi sotto le stelle
E ascoltare il profumo
Della tiepida rugiada.
Assaporare la rara luce
Del candido abito di
Monaci permeati di sapere
Quando il cielo ci ricorda
La condizione del nostro
Esistere: note distorte
Nell'armonia celeste.
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Amnesia

Come uno stralcio di materia
Informe passeggiavo
Su un argenteo selciato
Strisciando come cancro nel
Deserto della memoria.
Come un ruscello di
Plastica giacevo inerme
Sul lungo fossato,
Appassito tra i germogli
Che un tempo alla vita
Chiedevano appoggio.
Gemeva muto il mio
Passato da eroe bendato!
Rifiutato dal piano perfetto
Che io stesso avevo eretto
Rinchiuso nel carcere là dove
L'acciaio freddò il mio feretro
D'opulenta saggezza.
Chi mi può sentire ora?
……………………….
Eco di ricordi in sterminata pianura.

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Utopia

Genio Genio delle mie brame
chi si e' accasciato sul reame?
un re dagli occhi rossi e
dalla coda piumata, forse?

Si parla di un dio griffato
mio sire Emblematico Disegno.

E' forse un virtuoso monetario
o un cinico spento poeta
il Dio di cui tu brami?

E' la sintesi delle cose mio
illustre Disegno, di tutte le
cose esso e' la sintesi: e'
griffato come l'angelica gerarchia,
sottile armonico come il moto astrale,
inevitabile solo come il saio nemico
puo' manifestarsi.
Oblio di conseguenze.
E' figlio estraneo alle vacue esperienze
di comunione proletaria e trascende
lo spirito perbenista dei tempi.

Genio Genio, rifletti questo dettaglio
nella mia accozzaglia d'immagine?

La vostra mano di creatore non
fu cosi' lesta a capire l'errore.
I capolavori sono completi mio Sire.
Che l'utopia avanzi solenne!
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Ribelli

Cosmi vaganti su
Ali d'ingenua allegria
Cantano il placido
Esistere in mari di
Serena armonia.
Seduti sull'eterno fiume
Gioiscono l'appassire
Dell'inverno e implacabile
Il cielo avanza sotto
I loro piedi dando
Alito al fluire della vita.

Serenate alcoliche
Placano la loro sete
E con i cuori in mano
Sognano il dominio
Sull'indomabile Crono.
E l'alba imita il tramonto
E in quest'area si perdono
Desideri, passioni, Uomini.

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Deserto

Come steppe magiare
Sono le mie ansie.
Stretti come fasci d'erba
Gli steli dei miei pensieri.

Chi conosce il senso
Delle parole sovrane
Conosce la falce che
Uccide i semi in questo
Vasto campo fecondo.

Chi beve nella notte
Conosce la fatica
Della mietitura : …
Quando si prega
Per un raccolto
Che possa sfamare
Dopo giornate al
Sole spettrale.