Poesie dal Web

Simulacri

Odi di tanto in tanto,
delle onde il grido
s p a n d e r s i,
come sentivamo
crescere dentro
quando sedevamo
a riva fermi a goder dell' infinito

E del mesto trascinare
delle lampare a sera
del vento ai cespugli
hai più sentore?
O già rifuggi della nostra amata terra
anche il gemere al talamo d' amore?

Laggiù i nostri corpi dominati,
le carni schiuse ed al piacer promesse,
avvolti come spire inebriati,
fino al deliquio da baci e da carezze.

Ora prossimo ai vetri Io m' affliggo
e con gli occhi ai nembi a Te domando
Perchè mai più ragione al cuore lice
per tali simulacri il pianto.