Recensioni

Il Conte di Kevenhuller presentato dal Circolo Correnti

Lo spettacolo è strutturato come una lettura di poesia ed ha lo scopo di rendere fruibile il testo di Giorgio Caproni ad un pubblico diversificato. Non è dunque necessario conoscere a fondo il poeta per aver accesso alla sua poesia, mentre è indispensabile attivare nel migliore dei modi l’attenzione alle tematiche espresse. I personaggi in scena rappresentano i molteplici aspetti della personalità del poeta e si esprimono attraverso le voci di Fiorenza Monticelli, Mariangela Torrisi, Claudio Madoglio ed Alberto Mori. Giorgio Caproni amava molto dislocarsi in numerosi luoghi, tanti quanti i tranelli della Parola possono nascondere, richiamando a sé quella parte dell’io più vicina all’occasione. Ecco che allora, nel “Conte di Kevenhuller”, noi assistiamo alla creazione di un pericolo immanente (una bestia leonina che si aggira per la selva minacciando gli abitanti dei villaggi), e di un piccolo esercito di cacciatori decisi ad affrontare e ad uccidere il mostro. Le composizioni posseggono un comune motivo ritmico e di contenuto ma, allo stesso tempo, mantengono la loro unicità e autonomia. Il percorso appare ricco di situazioni che si rivelano attraverso un linguaggio poetico fatto di rime ed assonanze, punteggiate dagli interventi musicali di Stefano Donarini ai flauti e dalle percussioni di Paolo Simonetti.

(Ivan Ceruti)