Parole
d'amore nel discorso analitico e nel discorso poetico
Nell’alternarsi
della Domanda e della Risposta, un silenzio denso di suoni e di visioni
tesse una trama d’amore dove le parole creano strutture in cui il
gioco con il silenzio (portatore dell’Amore dell’uno e dell’altro) possa
giocarsi con qualunque regola per non perdersi nel caos. Il silenzio scorre
così fra le parole che creano a un tempo Argini allo straripare delle
emozioni e a un tempo Ponti per incontri possibili. Nella mia personale
esperienza di analista e di poetessa, ho notato che quando parlo con
i miei Pazienti, sento che la relazione fra noi é analoga a
quella dei bimbi con le madri, degli artisti con il loro “urgente
” universo che vuol essere raccontato in una danza di segni, parole
, suoni, colori, forme, gesti, incontri di sguardi, trasparenze di
affetti...
Entrambi, il discorso analitico e il discorso poetico, sono interpuntati
di silenzi parlanti di parole allusive , dove il rimando ad Altro é
presente ubiquitariamente, non per una fuga ma per una ricerca, di Sé,
dell’Altro, del limite e dell’Infinito; c’è peraltro un uso poetico
arcaico del termine DISCORSO che vuol propriamente dire: tumultuoso
spostamento in direzioni diverse . Così fanno Poesia e Analisi! La
poesia, che in un breve scorrere passa da infiniti mondi possibili
e trapassa la realtà la liquefa per poi ricomporla riordinarla a suo
modo, come fosse una nuova alba del mondo, ogni volta...la Creazione
.
L’analisi, che in una seduta si sposta nel tempo e nello spazio
intorno che si presenta come infinitamente dimensionato, molto oltre
le tre dimensioni “reali”) facendo balzi giganteschi fra i secoli interni
e volando a toccare vette aguzze di montagne gelate o attraversando
boschi terrifici o ancora scendendo fra i mostri marini fino ad approdare,
finalmente, a limpide acque dove poter riposare il cuore, fino al prato
verde dove poter riposare le membra stanche e affaticate dall’attraversamento
del deserto, che sempre tende a invadere il mondo psichico, fino all’oasi!
Si può dire forse che in una buona seduta si gettano ponti sopra fiumi
impetuosi o strapiombi inaccessibili, per rendere possibile il fluire
della urgente comunicazione, la comunicazione del non-detto, della
ricerca spasmodica di quell’oltre che non si riesce a vedere né a sentire,
ma del cui desiderio si arde. Analogamente la poesia, quando riesce
non sempre, purtroppo, come non sempre l’analisi), dice cose che fanno
raggiungere le profondità della terra, il centro del labirinto dell’essere
umano, le abissali distanze del cielo, mondi di mondi, mondi in trasformazione
. Questo fanno, l’Analisi e la Poesia; disinnescano bombe , per trasformarle
da oggetti distruttivi in oggetti creativi. Per usare una metafora
a me cara, da una bomba un girasole, gonfio di semi, innamorato del
sole, bello, utile; una persona matura. Tra-s-formata.
L’Analisi e la Poesia tra-s-formano? Credo di si.
(Chicca
Canger)
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