I nostri commenti

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28/2/2000: Come era prevedibile il nostro articolo della scorsa settimana ha suscitato svariate reazioni tra gli addetti ai lavori. Abbiamo infatti ricevuto alcune e-mail (quella della Chico Rossano la trovate pubblicata nella sezione LE VOSTRE OPINIONI) da parte di alcune squadre, mentre i rappresentanti di un altro paio, a voce o al telefono, ci hanno confermato il loro malcontento sulle direzioni arbitrali avute quest'anno. Era comunque prevedibile: tutte le squadre avevano infatti ricevuto ad inizio campionato la lettera da parte della FIP calabrese che condannava l'operato dei dirigenti arbitrali, incapaci, a loro dire, di creare un discreto movimento di fischietti nell'ambito della regione. Dovevamo dunque aspettarci che l'esiguo numero di fischietti disponibili (molti di loro alla prima esperienza nella serie) andasse a discapito della qualità degli stessi. Dovevamo aspettarcelo ed è avvenuto. Dobbiamo però evitare che avvenga di nuovo, non è giusto che dirigenti e giocatori che fanno tanti sacrifici, al termine della stagione si possano sentire defraudati. Non vogliamo in questa sede colpevolizzare gli arbitri, tutti sbagliamo ed è più che naturale che sbaglino anche loro, ma è necessario, per l'anno prossimo, riuscire a creare una base dalla quale attingere i migliori, creare nuovi stimoli in loro, creare della concorrenza che li aiuti a crescere. Speriamo che ciò avvenga e che i nuovi corsi siano più frequentati, ma una volta avvenuto ciò, consigliamo ai dirigenti arbitrali di tenere tutti  maggiormente sotto osservazione: valutateli, giudicateli, consigliateli solo così potranno crescere, sentendosi controllati in continuazione avranno paura di sbagliare, ma superato l'impatto psicologico, quelli veramente buoni riusciranno ad emergere ed a far carriera.

Una considerazione a margine spetta all'arbitro oggetto del nostro articolo della scorsa settimana, è stato designato per la nostra partita anche questa settimana. La cosa non ci è dispiaciuta (sapete come intendiamo lo sport) e dobbiamo ammettere che ci ha fatto veramente piacere quando, a fine partita, si è presentato nel nostro spogliatoio per commentare quanto accaduto la domenica precedente. Non staremo a raccontarvi cosa ci siamo detti, ma ha tenuto a puntualizzare che il suo rientro immediato negli spogliatoi era motivato dal clima incandescente che aveva caratterizzato gli ultimi minuti della gara, con il pubblico (totalmente ospite) che aveva fatto oggetto lui ed il suo collega di sputi ed invettive di ogni genere. Aveva dunque voluto evitare il contatto con lo stesso una volta che, data la vittoria del campionato, aveva cominciato ad invadere il terreno di gioco. Prendiamo atto della motivazione. Qua la mano ed all'anno prossimo.

21/2/2000: Questa settimana non parleremo in questa rubrica delle partite di quest'ultima giornata perché contano solo per la definizione delle posizioni dal 2° al 7° posto e quindi per posizioni che non contano nulla. Vogliamo invece soffermarci su alcuni problemi che puntualmente ogni anno si ripetono.

Chi ci conosce (siamo al settimo anno consecutivo in serie D) sa che siamo una squadra di over 30 (molti di noi si avvicinano ai 40) che scende in campo solo per il grande amore che ci lega a questo sport che ci ha aiutato a crescere, a maturare e che pratichiamo da più di 20 anni. Per giocare e divertirci ci sacrifichiamo autotassandoci (circa 300-350 mila lire all'anno a testa), per impegni di lavoro e per risparmiare non ci alleniamo (sabato prossimo faremo l'ultima partita dell'anno e fisseremo il prossimo appuntamento per la prima partita (novembre !!) della prossima stagione, facendola precedere solo da un "ritiro" in qualche ristorante per definire la squadra); nonostante ciò riusciamo lo stesso a prenderci le nostre piccole soddisfazioni e la cosa che ci fa più piacere è che siamo conosciuti nell'ambiente per la nostra sportività: certo durante la partita protestiamo, ci arrabbiamo,  a volte ci affidiamo all'esperienza per compensare alcune normali carenze fisiche, ma al termine dell'incontro siamo i primi a congratularci con gli arbitri e con gli avversari sia se abbiamo perso di trenta punti sia se abbiamo vinto di venti; al termine della gara basta una stretta di mano e tutto si dimentica e secondo noi questa è la filosofia giusta, questo è il bello di fare sport.

Ieri però è successo un fatto che ci ha veramente mortificato, alcuni di noi sotto la doccia hanno candidamente confessato di avere, per un attimo, avuto la voglia di andare a dare quattro ceffoni all'arbitro di S. Demetrio. E' stato solo un attimo perché subito dopo tutti abbiamo pensato che volevamo divertirci anche l'anno prossimo e che non ne valeva la pena di smettere di giocare per colpa sua. Inoltre il nostro protagonista, avendo capito di averla fatta grossa, al suono della sirena è letteralmente corso negli spogliatoi non andando né al tavolo né aspettando il collega e quindi avremmo anche dovuto inseguirlo. Non ne valeva la pena, abbiamo preferito assistere ai festeggiamenti dei nostri avversari, congratularci con loro, assistere alla loro festa. Molto meglio così. Preferiremmo non soffermarci sui singoli episodi che hanno visto l'arbitro protagonista negli ultimi quattro minuti, ma come possiamo dimenticare le due rimesse laterali nettamente a nostro favore date agli avversari, i due falli in difesa a noi fischiati pur avvenuti non in area di sua competenza, dopo che per tutta la partita, alle nostre proteste, ci aveva detto che i falli da noi subiti li aveva visti, ma non fischiati, perché di competenza dell'altro arbitro, come non ricordare il  tecnico fischiato al nostro miglior giocatore per una parola mai detta ed un gesto mai fatto (qui gli è andata male... era solo il quarto fallo), per non parlare della trattenuta da football americano davanti ai suoi occhi ad un nostro difensore (lo ha definito blocco) che ha consentito il pareggio agli avversari a 40'' dalla fine.

Detto questo non abbiamo nient'altro da dire, non faremo lettere di protesta come sappiamo hanno fatto altre squadre (abbiamo assistito personalmente ad un altro show dello stesso arbitro in N.C. Rende - Chico), anche perché sappiamo che non portano a niente: lo scorso anno ne abbiamo scritta una relativa ad una coppia di arbitri di Catanzaro e per tutta risposta abbiamo avuto la fortuna di non averli più come arbitri dal momento che li hanno promossi in C2 (non a caso leggendo il commento della Gazzetta del Sud di oggi relativa alla partita Azzurrina - Crotone troverete la coppia da noi contestata: le testuali parole usate dal cronista sono: "l'unico punto negativo è stato caratterizzato dalla giornata non certo positiva della coppia arbitrale").

Non ci interessa sapere se il protagonista della nostra partita abbia fatto tutto ciò per totale incompetenza o per malafede; non ci interessa se per vincere la prossima partita quando ci arbitrerà lui ci dovranno essere trenta punti di differenza (dieci ieri non sono bastati) altrimenti, soprattutto dopo aver letto queste righe, la sconfitta sarà assicurata; non ci interessa sapere se verrà promosso in C2 (ormai ci vanno tutti) o meno (noi lo speriamo comunque, così non lo vedremo più !). Abbiamo già tutte le risposte: sappiamo già che non potrà mai far carriera e che non si divertirà mai arbitrando, questo ci basta: quando un arbitro scappa nello spogliatoio senza che nessuno lo minacci, che non assiste alla festa di una squadra che ha appena conquistato una sudata promozione, che non stringe nessuna mano né a vincitori né a vinti e che se ne sta da solo dentro uno spogliatoio mentre le due squadre, l'altro arbitro e l'ufficiale di campo rimangono in campo per congratularsi per la bella partita, la risposta è una sola: questa persona non farà mai parte del nostro mondo, il mondo di chi ama lo sport.

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14/2/2000: A due giornate dal termine del campionato solo la matematica lascia ancora delle residue speranze alla Chico di contrastare la quasi sicura promozione della Murialdo. A quest'ultima basta infatti solo una vittoria nelle prossime due partite (trasferta contro di noi e N.C. Rende in casa) per poter festeggiare e siamo sicuri che i ragazzi di Ciccone non si faranno sfuggire questa opportunità.

Nella giornata appena trascorsa non ci sono state sorprese, la passeggiata della Murialdo sul retrocesso Tortora, la vittoria del B. Rende (terza di fila) sulla Milano Catanzaro che nel girone di ritorno non ha ancora vinto e la nostra vittoria (sesta consecutiva) su un Vibo che con la sconfitta di domenica scorsa aveva perso tutte le residue speranze di promozione, erano infatti nelle previsioni. Il campionato si sta ormai trascinando stancamente verso la fine ed, emessi tutti i verdetti, si continua a giocare per puro spirito agonistico. Rimane accesa la lotta per la seconda piazza tra Vibo, Chico e noi, mentre il B. Rende con questo rush finale sta cercando di recuperare qualche posizione ai danni della N.C. Rende e della Milano che, dopo un girone d'andata ottimo, sono in crisi nera.

Il calendario della prossima settimana prevede lo scontro tra le due squadre più in forma del momento, la nostra e la Murialdo (giunta all'ottava vittoria consecutiva), mentre il B. Rende si reca a Vibo alla ricerca di un risultato importante, la N.C. Rende tenterà di tornare alla vittoria contro il Tortora e la Milano cercherà di interrompere la serie nera affrontando la Chico che a sua volta dovrà vincere per mantenere il secondo posto.

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7/2/2000: Contrariamente a quanto ipotizzato la scorsa settimana, il campionato, a tre giornate dal termine ha ormai emesso i suoi verdetti: Murialdo in C2, Tortora in Promozione. 

La Murialdo pur non avendo ancora la certezza matematica è ormai virtualmente irraggiungibile: non è infatti ipotizzabile che una squadra che in 11 giornate ha perso solo due volte possa perdere due delle tre partite rimaste, la prima delle quali in casa contro il fanalino di coda Tortora. Onore dunque alla Murialdo che ha dimostrato di essere la squadra più costante (è in serie positiva da sette partite) ed anche la più brava (le vittorie esterne a Vibo, Catanzaro, due volte Rende e Tortora la dicono lunga). Inoltre ha avuto dalla sua anche quel pizzico di fortuna che non guasta (nelle partite contro di lei la Chico ha lamentato l'assenza di 2/5 del quintetto base, il Vibo l'assenza dei due carabinieri anima della squadra, noi li abbiamo affrontati senza i due nostri cecchini). Queste considerazioni sono comunque molto relative e l'unico fatto concreto è questa promozione assolutamente meritata per quanto dimostrato in tutto l'arco del campionato. 

Per quanto riguarda la retrocessione, la vittoria del B. Rende ha reso impossibile una eventuale rimonta del Tortora che, solo se ripescato, potrà farci compagnia nel campionato dell'anno prossimo.

Da segnalare infine la quinta vittoria consecutiva da parte nostra che aumenta il rammarico di ciò che poteva essere e non è stato a causa dei noti infortuni che ci hanno colpito, mentre è da evidenziare la doppia serie negativa di due squadre che solo poche giornate fa erano in piena lotta per la promozione: terza sconfitta consecutiva per la N.C. Rende e quarta per la Milano Catanzaro. 

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31/1/2000: A quattro giornate dal termine del campionato è ancora impresa ardua pronosticare la vincitrice del torneo. Nonostante i due punti di vantaggio sul Vibo ed i quattro sulla Chico, la Murialdo è infatti ancora attesa da due insidiose trasferte, la prima delle quali proprio a Vibo. A questo punto le ipotesi sono solo due: la Murialdo vince a Vibo, saluta tutti ed il prossimo torneo lo disputerà in C2. La seconda ipotesi (non ce ne voglia Ciccone, la più probabile), la Murialdo perde a Vibo, viene raggiunta dallo stesso e rimette in corsa anche la Chico che se non in disarmo, vince a Tortora. Non consideriamo tutte le altre squadre che pur vincendo tutte le partite arriverebbero al massimo a 18 punti e quindi fuori dal gioco. A tre giornate dalla fine la Murialdo dovrebbe battere tranquillamente il Tortora, la Chico, se non scoraggiata dal derby, battere la N.C. Rende in casa, mentre il Vibo ha l'insidiosa trasferta contro di noi. Tralasciamo questo risultato come tralasciamo per il momento il risultato della Murialdo la settimana successiva contro di noi, nella quale il Vibo dovrebbe regolare in casa il B. Rende, mentre la Chico affronta la temibile trasferta di Catanzaro. Nell'ultima giornata la Murialdo dovrebbe regolare la N.C. Rende mentre è in programma lo scontro Chico-Vibo. Ricapitolando:

Murialdo ora a 16 punti, vittoria con Tortora e N.C. Rende in casa, sconfitta a Vibo, ? contro di noi. Totale 20 punti più 2 ipotetici.

Vibo ora a 14 punti, vittoria con Murialdo e B. Rende in casa, ? con Don Marano e Chico. Totale 18 punti più 4 ipotetici.

Chico ora a 12 punti deve vincerle tutte e quattro per arrivare a 20 ed avere qualche speranza. E' comunque possibile.

Da questo conteggio si deduce che noi decideremo le sorti del campionato. Chi riuscirà ad espugnare il nostro campo probabilmente vincerà il campionato.

Prima ipotesi: Sia Murialdo che Vibo ci battono. La Murialdo sarebbe irraggiungibile per la Chico ma non per il Vibo che vincendo proprio a Rossano l'ultima domenica l'agguanterebbe vincendo il campionato per gli scontri diretti.

Seconda ipotesi: Vince il Vibo e perde la Murialdo. Se la Chico le vince tutte (quindi anche con il Vibo) c'è un arrivo a tre che premierebbe la Chico stessa per la classifica avulsa. Altrimenti vince il Vibo.

Terza ipotesi: Vince la Murialdo e perde il Vibo. Murialdo in C2.

Quarta ipotesi: Perdono entrambe. Innanzitutto ci mangiamo le mani per un campionato buttato via per due infortuni, poi la vincente dello scontro Chico-Vibo dell'ultima giornata, (se la Chico vincesse le tre partite precedenti), vincerebbe il campionato arrivando a pari punti con la Murialdo ma con migliori scontri diretti. Ultima ipotesi una Chico sconfitta in una delle precedenti partite batte il Vibo per far salire i cugini ????.

Come vedete le ipotesi sono tante e tutte possibili, l'unica cosa certa è che saremo noi a decidere il campionato. Sicuramente non regaleremo niente a nessuno e cercheremo di raggiungere il nostro obiettivo che è quello di chiudere a 18 punti. E per una squadra falcidiata dagli infortuni, che scende in campo solo la domenica e che non si allena da nove anni, sarebbe una piccola soddisfazione. Alla prossima settimana.

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