Mestieri artigiani ed apprendisti: Attivitą passate

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In passato il mestiere della filatrice era molto diffuso a Badolato. Le ragazze si mettevano sui ballatoi e d’ inverno al sole sotto le grondaie filavano lana rustica o gentile, la stoppa di lino mascolino, lino femminello che serviva per stame, il cotone. Esistevano inoltre, circa sette botteghe di falegnami che fabbricavano infissi, tavoli, armadi, letti e panche. A mano erano eseguite le cesellature, le modanature, le pomiciature e la patina. Circa quattro vinattieri  esercitavano la mescita e la vendita al minuto del forte vino rosso, del moscatello dolce, del malvasia e del gagliardo vino vergine. Verso il 1920 si contavano a Badolato 19 mulini ad acqua le cui costruzioni affiorano ancora dirute o in abbandono. L’attivitą dei mugnai consisteva nel macinare grano dietro un compenso in natura. I ricchi borghesi avevano anche gli olifici. A Badolato la produzione di olive nel 1908 si aggirava sulle 25.000 macine all’anno. Molto diffusa erano anche le botteghe di fabbri la cui maestria si rilevava soprattutto nella forgiatura di alcune inferriate ed ancora i piccoli laboratori forestali di carattere casalingo e specchio della genialitą della civiltą rurale. Infine le attivitą agricole e d’allevamento che hanno costituito soprattutto in passato la maggiore fonte di guadagno e di sopravvivenza per la popolazione Badolatese.