Decoupage

Un po' di storia:

Il decoupage (dal francese découper: ritagliare) e' una tecnica che risale al XII-XII secolo. Ha poi una grande diffusione nella Venezia del XVII secolo, quando viane utilizzata  come tecnica di  imitazione delle lacche orientali e si diffonde poi  nel XVIII secolo in Francia e contemporaneamente in Inghilterra.

Solo in epoca vittoriana il decoupage si impone come hobby con l'uso di disegni floreali romantici, figurine e tessuti che caratterizzano tutte le opere di quel periodo che fu il momento di massimo splendore di questa tecnica.

 

Dopo un periodo di "decadimento" qualitativo, in questi ultimi anni e' ritornato di moda grazie alla sua grande versatilità e spinto da molte riviste che lo hanno riportato alla luce, rimodernato e applicato agli oggetti più diversi. 

 

Il decoupage passo passo:   Volete provare? Seguiteci.....

  Il  decoupage e' applicabile sui più svariati materiali e con moltissime tecniche diverse, ma noi nella maggior parte dei casi, finora, lo abbiamo sempre utilizzato sul legno e con l'effetto trompe-l'oeil, anche considerando l'ambiente di destinazione dell'oggetto per cui ci sembrava  maggiormente adatto. In realtà il decoupage e' realizzabile, con grande effetto anche in rilievo, oppure utilizzando, per invecchiare un oggetto o un mobile, il craquele', o anche su fondi preparati con la tecnica della spugnatura,  con pastelli ad olio, tempere o mordenti. 

Materiali:

Per prima cosa occorre l’oggetto da decorare, che puo’ essere   di varia natura, infatti il decoupage e’ adatto a qualsiasi materiale: legno, vetro, plastica, cartone, pergamena, pareti e persino stoffa. La tecnica e’ piu’ o meno la stessa per tutti, con qualche piccola accortezza.

Poi servono le illustrazioni che ci possiamo procurare in mille modi, infatti, oltre alla carta vera e propria da decoupage, possiamo utilizzare carte da regalo, foto, stampe, fotocopie…bisogna fare pero’ attenzione allo spessore perche’ se l’immagine e’ piu’ sottile sicuramente il risultato sara’ migliore.

Ci occorreranno poi, per ritagliare i nostri soggetti, forbici sia grandi che piccole, tipo quelle da ricamo, e un taglierino per rifinire i punti piu’ difficoltosi.

Avremo poi bisogno della colla che puo’ essere o quella vinilica per carta oppure la colla da parati (si proprio quella che si usa per attaccare i parati), che per certi versi e’ piu’ semplice da utilizzare perche’ consente di spostare il ritaglio anche piu’ volte sulla superficie senza difficolta’.

Per rifinire poi il tutto utilizzeremo il flatting, che impermeabilizza tutto il lavoro. Ne esistono sia a diluente (acqua ragia) che ad acqua, quest’ultimo non si puo’ utilizzare se vogliamo “invecchiare” il nostro lavoro con il craquele’ (che poi spiegheremo).

Naturalmente non dimentichiamo i pennelli, ne serviranno almeno tre uno per la colla, uno per il flatting e uno per la vernice del “craquele’ “ e alcuni altri piu’ piccoli per rifiniture.

 

Iniziamo:

Preparazione dell’oggetto:

Se si tratta di un oggetto con fondo impermeabile (vetro, ceramica, metalli, plastica e legni trattati) basta, il piu’ delle volte basta intervenire con un prodotto sgrassante come l’alcool o lavandolo con un detergente abrasivo in polvere, ad esempio. Nei casi in cui il fondo sia estremamente liscio e non vogliamo dipingerlo, occorrera' utilizzare sicuramente la colla vinilica diluita un po' meno del normale.

Tra i materiali con fondo poroso, invece, c’e’ il legno non trattato o di recupero. 

In caso di legno di recupero, questo va accuratamente sverniciato e ripulito (con carta vetrata o uno sverniciatore), poi si puo’ mantenere vergine (se di buon legno) oppure trattato con cementite e quindi colorato con colori acrilici.

Se invece l’oggetto e’ di legno naturale (non trattato) bastera’ carteggiarlo, spolverarlo e poi colorarlo con mordenti o colori acrilici.

Ritaglio dei soggetti:

Intanto bisogna scegliere le immagini piu’ adatte all’oggetto da noi scelto sia per dimensioni che per “soggetto”, perche’ la scelta di un’immagine invece di un’altra, cambiera’ totalmente il “carattere” del nostro lavoro.

Le immagini vanno tagliate con estrema precisione, in modo che il lavoro sia il piu’ realistico possibile.

Serviranno quindi prima le forbici piu’ grandi per ritagliare “ a grandi linee” il soggetto, poi con le forbicine e il taglierino andremo seguire la sagoma dell’immagine punto per punto

               

Incollaggio:

Prepariamo la colla:

La colla vinilica va preparata in una proporzione di 4/5 parti di colla e 1 di acqua (la quantita’ di colla aumenta all’aumentare della consistenza/porosita’ della carta).

La  colla da parati e’ in vendita, in genere, in polvere e va diluita come descritto sulle confezioni. Va preparata un po’ prima perche’ la polvere deve ben sciogliersi nell’acqua (preferibilmente calda) prima di poter essere utilizzata al meglio. (Questa colla, oltre alla qualita’ che dicevamo prima, ha anche quella di mantenersi a lungo in un barattolo ben chiuso)

Prima di procedere ad incollare i ritagli, occorrera’ posizionarli e comporli sull’oggetto da decorare (utilizzando magari la colla removibile) in modo da decidere le loro posizione “a tavolino”. Per facilitare il successivo passo, si puo’ contornare con la matita tutta la composizione. 

A  questo punto stacchiamo tutte le immagini e mettiamole sul tavolo nell’ordine di incollaggio.

Con un pennello passiamo la colla sul retro del ritaglio e posizioniamola al suo posto.

Rimuoviamo tutte le bolle d’aria o grinze, che si possono essere create, con il pennello o con le dita, facendo attenzione (specialmente per la colla vinilica ) a non strappare la carta che bagnata diventa molto fragile.

Anzi se si usa la colla vinilica sarebbe meglio far aderire il ritaglio utilizzando delle pezzette di cotone pulite.

Ripassare il pennello bagnato di colla su tutta la superficie dell’immagine facendo ben aderire i margini.

Incolliamo in questo modo tutti i ritagli.

Completato il tutto spennelliamo la colla su tutto l’oggetto per non creare disparita’ di “spessore” o “colore”

Lasciamo asciugare perfettamente.

 

Rifinitura classica:

A questo punto passiamo la prima mano di flatting, che va fatta asciugare “perfettamente” anche per 12 ore.

Si ripete l’operazione piu’ e piu’ volte finche’ l’immagine non risulta “annegata” nel flatting tanto da dare la sensazione che sia dipinta.

Sul vetro il flatting puo’ limitarsi al ritaglio (al massimo si puo’ utilizzare il fissatore spray) per le pareti si puo’ anche evitare questo passaggio.

Si puo’ anche utilizzare il flatting opaco, se non si vuole l’effetto lucido.

               

Rifinitura a craquele’:

  Questo tipo di rifinitura permette di dare all’oggetto un aspetto antico.

Per ottenerlo si parte dalla rifinitura classica e passiamo un’altra mano di flatting su tutto l’oggetto.

Appena il flatting sara’ asciutto al tatto, ma ancora appiccicoso se premiamo sulla superficie, stendiamo una mano di vernice screpolante, “tirandola” bene.

Questa vernice puo’ essere sostituita dalla gommalacca che invece di acqua ha come diluente l’alcool, ma il procedimento e’ un po’ piu’ complesso. Entrambi i prodotti si acquistano in scaglie (da diluire) oppure gia’ preparati (per esempio la maimeri ha il kit completo vernice invecchiante e screpolante).

Quando la vernice screpolante sara’ asciutta  e si saranno formate le crepe (che saranno piu’ grandi se il flatting era meno asciutto e piu’ sottili, al contrario, se piu’ asciutto) passeremo, con un panno morbido, un  po’ di colore ad olio (nel colore che piu’ ci sembra adatto: terra d’ombra, marrone o nero, oppure chiaro se la composizione ha una base scura) sulla superficie di tutto l’oggetto rimuovendo passo passo l’eccedenza.

In questo modo le crepe risulteranno impregnate di  questo colore e contrasteranno con il colore di base della composizione creando l’effetto di un oggetto “screpolato dal tempo”.

 

Ultimo passaggio:

A rifinire il tutto passiamo ancora una mano diflatting a protezione del nostro lavoro.

 

Il procedimento di Craquele’ non e’ sempre semplice, perche’ la sua riuscita dipende da molti fattori, l’umidita’ dell’aria, la temperatura (infatti per forzare le crepe si puo’ poggiare l’oggetto su un piano sovrastante il termosifone), lo spessore delle varie vernici….quindi il risultato non e’ mai garantito, ma e’ questo il bello di queste cose ….provare e riprovare per creare cose sempre nuove.

Esiste anche un’altra tecnica di screpolatura, che viene realizzata dipingendo l’oggetto con due colori acrilici contrastanti. Il procedimento e’ un po’ diverso, e anche piu’ difficoltoso in quanto e’ molto importante, in questo caso, “azzeccare” la densita’ della vernice in superficie.

La base di partenza, in questo caso,  sara’ un oggetto dipinto con un colore acrilico a nostra scelta.

Utilizziamo, per esempio un bel color panna per dipingere una prima mano sul  nostro oggetto seguendo sempre lo stesso verso.

Lasciamo asciugare perfettamente, poi passiamo una mano abbondante di vernice screpolante nello stesso verso del colore sottostante.

Dopo che anche  lo screpolante e’ ben asciutto passiamo una mano di vernice di colore contrastante (p.es. un verde scuro), dopo averla emulsionata con acqua fino a renderla di consistenza cremosa, ma abbastanza densa. L’accortezza, a questo punto, sara’ nel passare il colore con pennellate una  accanto all’altra, MAI sovrapponendole e con verso contrario a quelle sottostanti. Le crepe si dovrebbero formare quasi immediatamente, dando all’oggetto  l’aspetto “antico” di due mani di vernice sovrapposte e screpolate.

Ed ora, se volete vedere qualche esempio di oggetti decorati con il decoupage eccoli qui

Se poi volete altri chiarimenti o vi trovate in difficolta'.....scriveteci pure....

 

 

 

 

 

                                       HOME