Anna Maria Graziano

Un quadro può essere letto come un libro: esso svela lo sguardo che l'artista posa sul mondo, la particolare sensibilità con cui egli interpreta e, talvolta, ricrea quel mondo. Leggendo, attraverso i suoi quadri, il percorso pittorico di Anna Graziano, ancorato saldamente alla tradizione, si può immediatamente cogliere la serena, fiduciosa adesione al moto della vita che li anima: si tratti di paesaggi o di figure umane o di nature morte, ovunque è dato di cogliere questa fedeltà a un' idea positiva, solare dell'esistenza intesa come compenetrazione, come fusione fra tutti gli esseri viventi, come pure tra luce, forme, colori che, in assenza di urti e tensioni drammatiche, vengono scelti tra quelli più intensi o brillanti.
Si segnalano in modo particolare, per la fresca vitalità che ne affiora e per il nitore della pennellata che ne costituisce l'immagine, la serie delle "Pacchiane" e quella delle " Marine" che, insieme con gli scorci minturnesi, vengono a definire l'amato paesaggio in termini di luminosa e intima armonia. Un discorso a parte meritano infine le nature morte: il "Cesto di limoni sul tavolo" (pastello) o il "Vaso smaltato con uva" (olio) evidenziano che la lezione di grandi maestri del passato è stata intelligentemente assimilata e originalmente rivissuta.

                                                                                             Cinzia Monti