Antonio Conte

Antonio Conte

 

 

   

 

 

 L'incontro con i quadri di Antonio Conte può essere definito come "un tuffo nella natura". Pittore di vasta cultura paesaggista, Conte unisce alla forma del segno una cromia armoniosa e materica: doti queste che gli consentono di dipingere racconti e atmosfere poetiche. La nativa spontaneità unita a una notevole esperienza, fanno di Conte un autentico pittore, il cui lavoro non vuole essere soltanto un omaggio alla natura ma anche, e soprattutto, un messaggio inteso a condurre lo spirito verso un lirismo poetico d'altri tempi.
Antonio Conte ha esposto in moltissime città italiane e straniere rappresentando sulle tele il fascino della terra aurunca ancora intatta; la descrizione di un mondo bucolico e sereno, permeato da una fantasmagoria di colori, dove al giallo intenso del grano maturo si affianca il verde cadmio dell'erba e il rosso di sterminate campiture disseminate di papaveri o l'azzurro ceruleo delle agavi pigmentate di bianco. La terra della "Campania Felix" è dipinta da Conte con una pienezza di mezzi espressivi e una maturità di colori solari che fanno rivivere, come per incanto, la nostra terra immersa in un contesto sereno che consente al visitatore un intimo colloquio col quadro. L'accordo tonale e il gioco di luci e di ombre garantiscono alle tele un risultato altamente poetico; frutto di un retaggio che, attraverso il tempo, si è definito e potenziato.
Come una vecchia pianta d'olivo, Conte è rimasto atavicamente legato alla sua terra natia: sempre pronto a cogliere lo spirito dei luoghi che rappresenta. La sicurezza della cromia, le scelte, così mirate, rendono la sua pittura limpida, toccante e pervasa di liricità. I paesaggi assumono un valore palpabile, fatto di emozioni cromatiche, di sentimenti e di silenzi. Conte aborrisce le evoluzioni avventate, precarie e l'adeguamento al modernismo effimero. Nei suoi quadri si avverte un desiderio incoercibile di fermare sulle tele, come un sogno, il tempo legato al ricordo della sua infanzia, permeato da una realtà fondata sull'amore per le campagne sconfinate della sua gioventù.
Copiosa è anche l'opera grafica che spazia dalle incisioni su lastre di zinco alle acqueforti-acquetinte. Le nature morte, i fiori e i paesaggi hanno un fascino particolare che soltanto una magistrale esperienza può permettere di far rivivere attraverso un'espressione che lascia trasparire una vita vissuta intensamente per l'arte. Tutte le incisioni e le acqueforti vengono dipinte a mano e senza indulgere al flusso stemperato, Antonio Conte cerca l'unità sostanziale della fusione che non viene mai tradita dalle approssimazioni delle fluidificazioni.
Dopo circa un quarantennio di pittura Conte si esprime non tanto attraverso i dati biografici del suo nutritissimo "curriculum vitae", ma con i quadri e solo il tempo sarà il vero giudice della valenza o meno di un pittore. Possono esserci mode, protezioni politiche, abilità di mercanti nel vendere, ma tutto questo avrà vita breve. L'Arte, quella con la "A" maiuscola, è l'unico elemento che rimane e gratifica, a lungo andare, chi come Antonio ha fatto dell'Arte motivo di vita.

Minturno, 12/01/99                                                                Mario Rizzi


                                                                   

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Ultimo aggiornamento: 18/05/02