Renato Filippelli

 

Renato Filippelli

 

 

 

 

 

  Renato FILIPPELLI, nato a Cascano di Sessa Aurunca (CE), docente di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea nell'Istituto Universitario "Suor Orsola Benincasa" di Napoli, oltre a numerosi saggi critici e ad una Storia della letteratura italiana, diffusa nelle Scuole superiori e nelle Universitā, ha al suo attivo per la poesia i seguenti titoli: 

  • "Vent'anni"- Milano, 1956;
  • "Il cinto della Veronica", prefazione di Edoardo Gennarini -Varese, 1964;
  • "Ombre dal Sud", prefazione di Emerico Giachery - Napoli, 1971;
  • "Ritratto da nascondere", prefazione di Fernando Figurelli - Napoli, 1979;
  • "Requiem per il padre", prefazione di Rosario Assunto - Foggia, 1983;
  • "Plenilunio nella palude"- Napoli, 1997.

Ha vinto i seguenti premi: 

  • Premio "Porto Sant'Elpidio";
  • Premio "Casa Hirta";
  • Premio "Alfonso Gatto";
  • Premio "Ischia";
  • Premio "Penisola Sorrentina".

E' stato finalista ai premi "Sebeto", "Carducci", "Pisa", "David"
E' presente in molte rassegne della poesia italiana e internazionale. 
La critica ufficiale si č ampiamente occupata della sua produzione poetica. 

Testimonianze: 

  • (...)bisogna riconoscere a Filippelli il dono del verso, oggi raro, ma anche la duttilitā dell'invenzione fantastica, la forza e la veritā dei sentimenti. Queste poesie religiose, serrate in unitā poematica, hanno un indubbio potere di coinvolgimento e di fascinazione.(...)
                                                                               Mario Petrucciani
  • (...)Io sono, per vocazione e formazione, un laico, ma la poesia religiosa di Renato Filippelli, qui espressa nella forma di un infinito colloquio con il Cristo, la leggo amorosamente e con sempre viva partecipazione.(...)
                                                                               Fernando Figurelli
  • (...)Filippelli si dā per quello che č: senza infingimenti nč forzature. Il suo universo religioso lascia trasparire, nella cristallina limpidezza delle forme e dei toni, una ricerca, un'ansia, una tensione cosė autentica e sofferta, che anche un lettore come me, non naturalmente disposto alle suggestioni di questo genere di poesia, ne resta preso. La vivezza delle immagini (bibliche davvero, alcune), il vigore di certe strutture epigrammatiche, e persino il 'Largo' oblivioso di certe invenzioni musicali possono legittimare un accostamento della poesia di Filippelli a quella dell'ultimo Rebora: alla sua prepotente passione.(...)
                                                                                   Silvio Guarnieri

                                                                                        
 
 

Per comunicazioni:

Mario RIZZI via Monte Ducale, 20
04026-MINTURNO (LT)
Tel: +39 (0) 771-65348 

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Sito redatto ed a cura di Miniello Gianpaolo

Ultimo aggiornamento: 19/05/02