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 Scauri

a cura di Mario Rizzi

Il nome del centro turistico, che d’estate sfiora le 70 mila presenze, trae origine da Marco Emilio Scauro, console nel 115 a.C. e Princeps Senatus, il quale possedeva nel porto di Pirae (questo il nome della località in precedenza) una sontuosa villa maritima.
Dell'antica città di origine ausone, che insieme a Minturnae faceva parte della “Pentapoli Aurunca”, si può ammirare oggi un tratto della cinta poligonale in blocchi di calcare (le “Mura Megalitiche”), con una porta ad ogiva tronca del V-IV secolo a.C., collegata ad un criptoportico coperto con volta a botte in opera cementizia, lungo oltre 20 metri. Nel centro storico, ricompresi in proprietà private, vi sono inoltre i resti della dimora del console Scauro, tra cui una porta a doppio arco annessa ad un criptoportico, decorato con pitture parietali; sette arcate cieche in opera incerta del II sec. a.C e rovine di una piscina. Durante le ricognizioni condotte in passato dagli esperti sono stati individuati un mosaico pavimentale, colonne di marmo, anfore, monete, mattonelle di terracotta, una statua maschile ed un blocco di calcare con iscrizione incompleta. Nella zona insiste anche la "Torre dei Molini", eretta nel XIV secolo a difesa delle macine mosse dal rio Capodacqua. Rilevante è, inoltre, la quantità di materiale rinvenuto nel rione Sant’Albina a partire dagli anni ’30. Pezzi di mosaico, statue e capitelli corinzi (oggi custoditi presso l’Antiquarium di Minturnae) fanno pensare ad una villa romana (frequentata tra il I sec. a.C. ed il III sec. d.C.), probabilmente collegata al vicino sito archeologico di via Fusco. Di estremo interesse si rivela pure la "Torre Quadrata" o "Dei Cavallari", costruita sul Monte d’Oro verso la metà del XVI secolo, forse riconvertendo una preesistente struttura. Venne eretta a difesa del litorale scaurese dalle invasioni dei turchi, tra le quali è ben nota quella del corsaro Dragut che il 21 luglio 1552 sbarcò, con la sua flotta composta da 200 galee, sul lido di Scauri per depredare ed incendiare l’abitato di Traetto. I duecento cittadini fatti prigionieri dai pirati riuscirono a mettersi in salvo, dopo aver invocato, durante una tempesta, l’aiuto della Madonna. All’episodio si ricollega la "festa del mare" con: “Arrivederci a Scauri”, in programma ogni anno nel penultimo week-end di agosto. L’appuntamento è scandito dal corteo di barche aux flambeaux nella baia di Monte d’Oro, quale omaggio dei pescatori e dei diportisti alla "Madonnina del Mare", posta sugli scogli a protezione della rada.  La manifestazione rende poi un tributo ai turisti veterani attraverso la consegna del Premio “Marco Emilio Scauro”, intitolato al primo utente-villeggiante del litorale. Tutti i menzionati monumenti e l’area archeologica di Pirae sono inseriti nell’area del "Parco regionale suburbano Gianola-Monte di Scauri", istituito nel 1987 e gestito in consorzio dai comuni di Formia e di Minturno.
Il filone religioso si raccorda a due spunti: il primo è legato a Sant'Albina che, nel 250, sotto l'Imperatore Decio, subì il martirio sul lido di Scauri; il secondo è ispirato dal passaggio del Papa Pio IX, nell’aprile 1850, sulla via Appia, dopo l'esilio di Gaeta. Nella "Cappella Ducale" della famiglia Caracciolo-Carafa (dal 1931 Parrocchia dell'Immacolata), fin da quel momento, si diffuse il culto mariano, culminante nella festività patronale dell'8 settembre. Nel 1954, in occasione del Centenario di proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione, venne realizzata un’artistica statua della Vergine, scolpita dall’ebanista altoatesino Giuseppe Obletter e benedetta in Vaticano dal Pontefice Pio XII. Nel 1958 fu creata un'altra Parrocchia, dedicata alla martire Albina alla quale era intitolata una chiesa menzionata nel Codex Diplomaticus Caietanus sin dal 981 ed in una bolla di Papa Adriano IV del 1158. Al Principe degli Apostoli, San Pietro, era invece dedicato un tempio, situato in Porto Scauritano e citato nel Codex a partire dal 993. Fin dall'antichità questo centro basò la propria economia sull'agricoltura, sulla pesca e sul turismo. Con l'avvento dell'era industriale, sorsero fabbriche di laterizi, ceramiche ed una cartiera, menzionata dal poeta tedesco Wolfgang Goethe nell'opera "La biografia di Hackert" (1811).
Oggi Scauri, riprendendo i fasti dell'epoca romana che l'avevano consacrata quale centro di villeggiatura dei patrizi, è una località turistica e commerciale. La ricettività è affidata ad alberghi, pensioni ed a migliaia di alloggi privati, disponibili anche in bassa stagione. Fiori all'occhiello della cittadina sono la spiaggia, lunga circa 4 chilometri, ed il nuovo Lungomare, realizzato dalla Regione e dalla Provincia nel 1995.

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Mario RIZZI via Monte Ducale, 20
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Ultimo aggiornamento: 03/11/01