limone.jpg (26680 byte)

   
         

LE VERITÀ NASCOSTE

"Tutto nel film è stato pensato su due livelli. A seconda di come si guarda una cosa, essa può rivelarsi molto bella o uno strumento di terrore". Anche il regista Robert Zemeckis, una vera e propria istituzione del fantasy, valga per tutti la saga di "Ritorno al futuro", o "Contact", oltre ad un premio Oscar per "Forrest Gump", si è voluto cimentare in una storia mozzafiato. Un film di impianto classico, hitchcockiano, tutto giocato sulla suspence. Un terrore mascherato da elementi paranormali, ma vestito rigorosamente di giallo: nessuna concessione all'horror movie. L'incipit? Scoprire cosa si nasconda dietro un matrimonio all'apparenza invulnerabile. New England, Stati Uniti (il luogo tranquillo e fantasmatico della 'paura' yankee). E' già trascorso un anno da quando il dottor Norman Spencer (Harrison Ford) ha tradito l'incantevole moglie Claire (Michelle Pfeiffer) che non sospetta di nulla. Il loro matrimonio fila nel migliore dei modi ma prima o poi i nodi vengono al pettine. Claire confida alla sua poco dolce metà di sentire delle voci misteriose e di vedere l'immagine spettrale di una giovane donna. Norman, da 'buon' marito, ridimensiona la cosa, pensando che il terrore crescente della moglie sia solo frutto di paranoie. Claire stessa comincia a dubitare della propria sanità mentale. Tuttavia risulta evidente che non si può più far finta di nulla: l'apparizione sussiste e, guarda caso, è lì proprio per loro. Impossibile rivelare altri particolari, sarebbe un autentico delitto. La sceneggiatura del film è del 'mametiano' Clark Gregg e si rifà a un racconto scritto insieme a Sarah Kernochan. Le musiche sono di Alan Silvestri, uno dei più prolifici compositori per il cinema. Autore, tra le altre, della memorabile colonna sonora di "Forrest Gump". Dietro gli effetti visivi, che pure ci sono e contano molto nel film, c'è la mano felice di Rob Legato già premio oscar per "Titanic" e supevisore del più raffinato, ma solo candidato, "Apollo 13".

Mistero: "Solitamente mi lascio prendere dal personaggio e dal suo dilemma: in questo caso sono stato attratto dall'idea stessa del film. Era così immediato e attuale... ". Non si sbottona l'ex Indiana Jones, per non svelare nulla sulla trama? Non può, o forse sono le caratteristiche non proprio cristalline del suo personaggio a imbarazzare l'eroe domestico più famoso di Hollywood? Intorno al film aleggia un clima di mistero e anche la sua, per la prima volta, compagna di set Michelle non è da meno: " Non posso rivelare molto su Claire, è una musicista (...) è la moglie di uno scienziato che di certo non crede ai fantasmi". Complicità. " Bob è un incredibile cesellatore di film e un narratore pieno di talento. E' così bravo che penso sia capace di cimentarsi in generi cinematografici diversi dai suoi soliti". Harrison Ford su Zemeckis.

Zemeckis su Harrison Ford: "Harrison conferisce al film una solidità pari a quella della 'roccia di Gibilterra'. A mio giudizio è l'immagine vivente di celebrità assoluta". Fanciullini. "Fin da quando ero una bambina - rivela la bella Michelle- mi sono piaciuti i film di suspence (...), Bob possiede quella specie di entusiasmo fanciullesco, riguardo al fare cinema, che è veramente contagioso".

Luoghi e colori
Clark Gregg aveva sottolineato la necessità che le riprese venissero fatte in New England: "avevo sempre pensato agli Spencer come cittadini ideali delle bellissime cittadine del Vermont". Risolto il problema degli esterni mancava però un elemento essenziale della storia: la casa. Gli scenografi e il regista hanno ideato la grande casa in legno stile Nantucket, eretta dalle fondamenta sulla riva del lago. Non solo, hanno tirato su anche quella dei vicini e il pontile di legno. Una volta completata la "vera" casa nel Vermont, gli interni sono stati ricostruiti negli studios di Los Angeles.

La rovina della casa degli Spencer
Inizialmente è una casa perfetta, per una coppia perfetta! Man mano che la storia si evolve le mura, gli oggetti si trasformano in possibili pericoli. Gli scenografi hanno valorizzato una serie di dettagli eloquenti in tal senso: i colori della pareti che da un celestino luminoso e rassicurante sfumano verso fredde tinte notturne. Anche la scelta dei costumi segue questa sorta di accanimento simbolico: Claire passa dal bianco iniziale al grigio e infine al nero. Altro elemento fondamentale sono gli specchi. Ce ne sono moltissimi nella casa quasi ad ogni angolo. "Comunque - assicurano gli scenografi, rivelando anche qualcosa del film - bisogna preoccuparsi degli specchi solo quando riflettono qualcosa di sbagliato".


 

@MAIL: CIVITANOVAWEB@TISCALINET.IT