Un progetto ambizioso, un set blindato, un regista da Oscar e un'attrice stupenda: in uno dei film, benedetti da Hollywood, piů attesi dell'anno. Tornatore gira nella sua amata Sicilia, a Siracusa, la storia di un amore impossibile tra un ragazzino di 14 anni ed una donna molto piů grande di lui, l'affascinante Malčna (Monica Bellucci). Renato (Giuseppe Sulfaro) si scopre attratto visceralmente dalla sensuale e misteriosa Malčna e in solitudine alimenta il suo desiderio irrealizzabile. Siamo nel 1940: la storia comincia nel giorno della dichiarazione di guerra, il 10 giugno, e termina con l'arrivo degli americani, nel 1943. Renato vive in funzione di Malčna, spiandola, pedinandola, diventando cosě testimone dell'esistenza della donna. Da ragazzo, Renato diventa un adulto; da moglie devota ma chiacchieratissima, Malčna sarŕ vedova, poi prostituta per i tedeschi, arrivando infine all'ultima tappa. Che Tornatore, in un' intervista esclusiva al mensile "Ciak", non rivela: "Niente, il finale non lo svelo. Dirň solo che mi piace molto, č uno dei miei piů belli". Ironico, erotico, drammatico, a tratti visionario, l'ultimo film di Tornatore s'avvale della bellezza ieratica della Bellucci, qui candidata ad entrare nell'olimpo delle brave attrici. La bella Monica č stata scelta dal regista, che ha dovuto lottare contro le perplessitŕ dei produttori Bob e Harvey Weinstein, boss della Miramax. Racconta Tornatore: "All'inizio i produttori volevano un'attrice di maggiore richiamo internazionale. Quando hanno visto il primo materiale girato, mi hanno dato ragione. Monica sarŕ una sorpresa".

Curiositŕ
Il set di "Malčna" č passato alle cronache per una serie di strani eventi: un attenato incendiario che distrugge la scenografia in Piazza Duomo, un computer manomesso e i file scomparsi, il furto degli abiti di scena, un'autorizzazione non concessa. Vittima del racket locale? Le indagini dei carabinieri sono tuttora in corso. Nel frattempo, la troupe si č trasferita in Marocco, dove sono state girate alcune scene ambientate in un borgo marinaro.

Al centro di "Malčna" di Giuseppe Tornatore non c'č tanto una figura straordinaria di donna, quanto la sua straordinaria proiezione nell'immaginario di un intero paese, che la odia o la desidera come un semplice oggetto erotico, dalla pura valenza estetica e sensuale. Dopo la notevole parentesi de "La leggenda del pianista sull'oceano" il regista siciliano torna a rituffarsi nel passato della sua terra (ritratta attraverso una suggestiva fotografia) con una storia decisamente rappresentativa di certa mentalitŕ insulare: e non a caso il fulcro onirico ed iconico del film č la bellezza solare e torrida di Monica Bellucci, ideale pendant del paesaggio mediterraneo circostante. La prospettiva attraverso la quale Tornatore ci racconta la vicenda costituisce allo stesso tempo l'originalitŕ ed il punto debole del film. Impariamo infatti a conoscere la protagonista dal radicato voyeurismo di un adolescente, Renato, avvinto dalla straordinaria avvenenza di Malčna, pronto a pedinarla nei suoi spostamenti, a spiarla nell'intimitŕ della sua casa, ed a sfogare onanisticamente le sue pulsioni sessuali proiettandole su di lei: un punto di vista particolare, ma ripetitivo e grottesco nella riproposizione degli stessi moduli ad libitum.