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Con i suoi 3323 metri di altitudine l'Etna, che è il più grande vulcano attivo d'Europa, domina l'intera costa ionica siciliana ed è visibile da oltre 250 km di distanza. Le prime testimonianze della sua attività eruttiva risalgono ad alcuni secoli avanti Cristo e sono riferite dagli storici Tucidide e Diodoro Siculo e dal poeta Pindaro, ma si è certi che iniziò molto prima, circa mezzo milione di anni fa. Sul vulcano sono stati rilevati due centri principali di attività: uno corrisponde all'attuale asse eruttivo che è chiamato Mongibello (dall'arabo gebel che significa montagna), l'altro individuato con un più antico sistema di risalita detto Trifoglietto.

Le eruzioni

Attualmente le manifestazioni effusive prevalenti sono solo quelle laterali, dalle bocche avventizie (circa 270) che si addensano sui fianchi del vulcano e corrispondono ciascuna a un punto di emissione del magma, generalmente attivo in una sola eruzione. Tra le numerose eruzioni avvenute nel corso dei secoli (se ne possono ricordare circa 135), la più famosa e tragica fu quella del 1669 che, preceduta da tre giorni di terremoto, durò 122 giorni; i materiali eruttati formarono alcune colline che cambiarono la fisionomia del vulcano e la stessa Catania fu raggiunta e distrutta in parte da un gigantesco torrente di lava che poi si gettò in mare. Nel nostro secolo si sono verificate numerose eruzioni, la più recente delle quali è stata quella del 1991 che è arrivata alle porte di Zafferana Etnea.
Nonostante i danni che le colate laviche possono causare, bisogna tuttavia ricordare che esse arrecano anche particolari benefici: infatti la lava è un insieme di materiali fusi ad altissime temperature e, una volta raffreddata e in seguito disgregata dagli agenti atmosferici, col passare del tempo si trasforma in un terreno particolarmente fertile. L'Etna è quindi talvolta pericoloso, ma è estremamente benefico tanto che per proteggere le caratteristiche uniche e straordinarie di questo paesaggio nel 1987 è stato istituito il Parco dell'Etna.

Come si raggiunge: i punti più alti, raggiungibili con automezzo con servizi pubblici, sono tre: il primo sul versante Sud, a quota 1910, denominato "Piazzale del Rifugio Sapienza" o "Nicolosi Nord", il secondo sul versante Nord-Est, a quota 1816, denominato "Piano Provenzana" ed il terzo sullo stesso versante, a quota 1746 in corrispondenza del Rifugio Citelli. 

Si raggiungono rispettivamente: Il Rifugio Sapienza da Catania, attraversando come ultimi i paesi di Nicolosi o Pedara oppure dalle uscite autostradali di Giarre o Acireale, passando da Zafferana Etnea. A Piano Provenzana si perviene invece dal casello autostradale di Fiumefreddo, attraversando Linguaglossa, mentre infine, per portarsi al Rifugio Citelli, si esce dal casello di Giarre, superando gli abitati di S. Alfio e Fornazzo. 

 

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