Quando l’artista si mette a nudo, questo è il
sottotitolo dello
spettacolo
che Fabio Tiso ha costruito per poter mettere in scena i molteplici personaggi e
situazioni che tutti i giorni
incontriamo
sulla nostra strada.
Un
semplice sipario , alcuni oggetti , una parrucca o un cappello ed il gioco è
fatto.
Improvvisamente
i personaggi lasciano il posto ad un poeta,
Tino
intes, che con la sua metrica accademica e sontuosa sciorina volgarità
quotidiane, senza toccare mimimamente il pudore.
Tra
uomini che vivono in affitto in monolocali umidi e costretti ad imparare il
flamenco, tra ragazzi che hanno sempre un fratello che è più bravo di loro,
tra un uomo ed una donna che vorrebbero incontrarsi ma vengono assaliti
dalla
diffidenza, tra poeti francesi, suicidi nel giorno di Natale, uomini che
telefonano al proprio cane, ed amori analizzati con gli occhi della
macroeconomia, Fabio Tiso si
muove
leggero tra di loro come se li conoscesse da tempo, come se vivessero sotto
il suo stesso tetto.
Fabio
Tiso mette a nudo non solo se stesso ma tutti i paradossi che la vita ci offre,
senza ridere troppo, ma con un sorriso che colpisce con tenerezza.