Il taglio di manzo che va
preferito per questa preparazione è la pezza. Dividete le fettine in strisce regolari,
larghe un po' più di due dita e lunghe 6/8 cm., battetele leggermente per renderle
sottili e sopra ognuna mettete una fettina di prosciutto grasso e magro, una foglia di
salvia e un nonnulla di pepe, arrotolando poi ogni fettina su se stessa in modo da avere
dei piccoli salsicciotti.
Preparate tante piccole fette di pane per quanti sono gli involucri e un numero
doppio di sottili fettine di lardo.
Prendete uno spiedo, infilzate una fetta di pane, un pezzetto di lardo, un
involtino, un altro pezzettino di lardo, una fetta di pane e via di seguito, procedendo
sempre con lo stesso ordine.
Quando avrete infilzato ogni cosa, mettete a liquefare a calore leggerissimo, in un
tegamino, qualche cucchiaiata di burro e con un pennello ungete generosamente così la
carne come il pane; spolverizzate con un po' di sale e un po' di pepe, e mettete ad
arrostire sopra un fuoco piuttosto gaio.
Il sistema più semplice per chi non possiede un girarrosto è quello di disporre
delle palettate di carbone bene acceso in fondo al camino, al di là dei fornelli.
Il carbone va disposto sopra un piccolo strato di cenere e diviso in due linee
parallele con un piccolo spazio in mezzo, affinchè il grasso scolando non produca
soverchio fumo.
Lo spiedo va messo sopra due ferri da stiro posati verticalmente, e girato di
quando in quando con la mano.
Siccome il fuoco tende facilmente ad indebolirsi, è bene tenerlo desto con qualche
colpo di ventola, come pure è opportuno ungere di quando in quando l'arrosto, il quale
per cuocere avrà bisogno di mezz'ora di tempo.
Disponete gli involtini, coi loro crostini croccanti, bene allineati in un piatto e
mandateli in tavola, così, o dopo aver sgocciolato su essi poco burro fuso.
Questo è il sistema di cottura migliore, ma un buon risultato si otterrà
ugualmente infilzando i salsicciotti in piccoli spiedi, ungendoli e cuocendoli, poi, in
forno vivace. |