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 Tra Romani e Cartaginesi  

 In epoca storica approdarono sulle coste i Fenici che, come testimoniano gli antichi scrittori (Tito Livio, Tolomeo), costituirono uno scalo commerciale, probabilmente davanti al colle di "Corchinas".
All'interno, nella zona denominata "Campu 'e corra", sorse la città di Cornus , dapprima colonia fenicia e, successivamente, importante presidio militare e scalo commerciale cartaginese.
 Battistero paleocristiano presso Cornus
Il contrasto tra Roma e Cartagine per la supremazia del Mediterraneo, che coinvolse la Sardegna, ebbe Cornus come protagonista della estrema difesa dei Sardo-Punici, guidati da Iosto, figlio del cornense Ampsicora, contro l'esercito romano, guidato dal proconsole Tito Manlio Torquato (215 a.C.). Iosto fu sconfitto e morì nel combattimento. Ampsicora, che si era recato nell'interno per chiedere aiuto ai Sardi Pelliti, saputo al suo ritorno della sconfitta e della morte del figlio, si uccise.

Cornus passò quindi sotto il dominio romano e continuò probabilmente ad essere un centro commerciale importante, in posizione centrale sulla strada litoranea che collegava Othoca, Tharros, Bosa, Garbia e Turris.

Nei secoli seguenti si verificò uno spostamento della popolazione probabilmente favorito dalla nascita di una sede episcopale in località "Columbaris". Nacque anche il nuovo centro di S. Caterina di Pittinuri, poi in gran parte abbandonato in seguito alle incursioni saracene.
Gli abitanti fondarono "Gurulis nova", oggi Cuglieri il cui nucleo originario è costituito dal rione "Crabola". Non è chiaro che rapporto ci sia stato fra Gurulis nova e Gurulis vetus , oggi Padria.
[A tal proposito il giornalista sardo Tonino Oppes ha riportato nel suo libro " Miti e Racconti della Sardegna " una leggenda sul legame esistente tra i due paesi: la travate  fra gli approfondimenti di questa pagina].

Approfondimenti

L'antico centro di Cornus

Gurulis Vetus e
Gurulis Nova