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L'età dei giudicati
Nel 1160 Ottocorre, fratello del giudice Barisone di Torres, fece costruire il Castello del Montiferru (oggi Casteddu
Ezzu) a scopo di difesa contro il giudicato di Arborea.
Questo entrò poi in possesso dei giudici di Arborea. Nel 1354 col passaggio della Sardegna sotto il dominio
aragonese, il castello perse la sua funzione difensiva e subì diversi passaggi di proprietà.
La fama del castello è legata alle vicende della famiglia
Zatrillas, specialmente di donna Francesca, moglie di Agostino di Castelvì, marchesa di
Laconi, che nel 1668 vi trovò rifugio, per sfuggire alla giustizia, essendo sospettata di aver provocato l'uccisione del marito e di aver preso parte al complotto per l'assassinio del vicerè
Camarassa. Avuta notizia dell'arrivo ad Oristano di un gruppo di cavalieri, con a capo un commissario, che doveva perseguirla, di notte fuggì nella montagna, rifugiandosi nella chiesa campestre di S. Lorenzo (distrutta e riedificata pochi anni fa per iniziativa e col lavoro volontario di un gruppo di giovani
cuglieritani). Poi avventurosamente giunse alla cala di Foghe, da dove si imbarcò alla volta di
Livorno.
Il feudo fu quindi recuperato dalla Corona, ma il castello, dal 1670, fu abbandonato.
Fra il 1200 e il 1400 sorsero le principali chiese di Cuglieri (S. Giovanni, S. Croce, S.Maria delle
Grazie, S.Maria della Neve).
Nel 1648, per la generosità della beata Lucia Zatrillas, fu costruito anche il convento dei Servi di
Maria, annesso alla Chiesa delle Grazie . Nel 1670 fu costruito il convento dei Cappuccini con la Chiesa dedicata ai santi Antonio ed Edoardo.
Al '600 risale anche l'impianto degli oliveti, ancor oggi una delle principali risorse economiche del paese.
Nel 1720 la Sardegna passò sotto il dominio dei Savoia e nel 1807 Cuglieri divenne capoluogo di una delle 15 provincie sarde, e comprendeva i Comuni di
Sennariolo, Scano Montiferro, Tresnuraghes, Flussio, Tinnura,
Magomadas, Sagama, Modolo, Bosa, Montresta, Sindia, Suni,
Bortigali, Birori, Borore, Dualchi, Lei, Macomer, Mulargia,
Noragugume, Silanus, S.Lussurgiu, Bonarcado e Seneghe.
Nell'Archivio Comunale sono conservati interessanti documenti di questo periodo. |
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