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 L'archeologia - Le tracce della Storia 

 Il territorio comunale conserva importantissime testimonianze di età preistorica e protostorica. I nuraghi sono numerosissimi, se ne contano oltre una cinquantina di cui i più importanti sono "Oratiddo, Nuraghe Maggiore, Baragiones, Mannigos, Frommigas e Uglieras".
  Le domus de janas sono sparse su tutto il territorio: Fanne Massa con sette grotticelle a forno, Pittudi, Sa grutta de Serruggiu e in particolare Sa spelunca de nonna, con atrio, cella semicircolare con volta a raggiera, due alcove così come le tombe dei Giganti: per esempio Oragiana, caratteristica per la facciata con cornice e dentelli, Oratanda il cui territorio circostante è ricoperto da pietre tagliate obliquamente ed i Betili per esempio presso Oragiana e la chiesa di Santa Caterina di Pittinuri.

  Sono stati individuati reperti di età punica in località Furrighesos, Fanne Massa e Mussori.
  La zona è stata intensamente romanizzata: la moderna cittadina di Cuglieri pare essere stata costruita sulle rovine di Gurulis Nova, un centro ricordato da Tolomeo nel II secolo d.C., che aveva sicuramente un qualche rapporto con Gurulis Vetus, l'attuale Padria.
Sono state individuate diverse tombe romane in località S. Larentu, Rocca Freari, Furrighesos, Corchinas, Furrigheddas, Santa Caterina, Utturu 'e su clericu, Filigarzu, S'Angrone, Su Puttu, Su Laccheddu 'e Telaezza.
  In esse sono state rinvenute numerose iscrizioni di cui una greca, diverse monete e statue oltre vari altri interessanti reperti.
  L'intera area tra le borgate di Santa Caterina e S'Archittu era occupata dalla città punico-romana di Cornus , la cui Acropoli sorgeva sul colle di Corchinas, protetta da una cinta muraria solo in parte conservata.
  Cornus fu la protagonista della lotta decisiva che si svolse nel 215 a.C. tra i sardo-punici guidati da Ampsicora e dal figlio Josto contro il generale romano Tito Manlio Torquato; la conquista della città segnò la fine dell'indipendenza dell'isola che passò sotto l'impero di Roma.
  Posta sulla strada a Tibula Sulcos, Cornus distava 18 miglia da Bosa e da Tharros; per quest'ultimo tratto una pietra miliare ricorda i lavori di restauro sotto Filippo l'Arabo nel 244-246 d.C.
  Sull'altopiano di Campu 'e Corra dovevano sorgere gli edifici più importanti: il nucleo urbano più recente sarebbe invece da individuarsi nelle tre colline di Sisiddu, Mont'Albu e Columbaris; quest'ultima sede di un importante complesso paleocristiano: qui è stata riportata alla luce un'arca cimiteriale cristiana con due basiliche.
  Cornus avrebbe goduto del rango di colonia montana mentre importanti personaggi di origine cornense sono ricordati nelle iscrizioni oggi conservate nel Museo Cagliaritano.
  I popoli degli Euthiciani e degli Uddadhas Numisiarum, che dovevano occupare rispettivamente le sedi verso S. Caterina e Cuglieri, sono ricordati da alcuni cipi terminali datati al I sec. a.C., a sud del Rio Mannu che li divideva dai Cittilitani stanziati a nord di Foghe presso l'attuale Tresnuraghes.

  La zona subì pesantemente le conseguenze delle invasioni barbariche e Cornus,all'inizio del Medio Evo, dovette essere abbandonata.
Gli ultimi reperti infatti sul colle di Corchinas risalgono all'età bizantina, mentre gli abitanti dovettero ritirarsi verso Cuglieri e verso il Campidano.
Su questo periodo le notizie si fanno rare anche per Cuglieri.
  La città è nominata nel condaghe di S. Nicola di Trullas (1113 - 1120) nel documento n° 289, che tratta di una donazione fatta al convento di S. Nicola.
  Nel 1160 circa Ottocorre, fratello di Barisone di Torres, costruì Casteddu ezzu - Rovine del castello del Montiferruil castello di Montiferru, l'attuale "Casteddu Etzu", i cui ruderi sono ancora visibili a poca distanza da Cuglieri, sull'omonimo colle.
  Il castello passò al Giudicato di Arborea, e nel 1354 Mariano d'Arborea lo cedette a Pietro d'Aragona causando una guerra. Successivamente passò a Guglielmo di Montagnana, che nel 1426 lo vendette a Raimondo Zatrillas.
  In quel periodo a Cuglieri esistevano due importanti Conventi: quello dei Servi di Maria, pare fondato nel 1645 da Lucia Zatrillas, e quello appartenente ai Cappuccini eretto nel 1610.

Approfondimenti

L'antica città di Cornus