"La Rabbia Giovane" di Terrence Malick

LA  RABBIA GIOVANE (BADLANDS) di Terrence Malick 

per il ciclo: TERRENCE MALICK: UN CINEMA “PIU’ GRANDE DELLA VITA”

 

Terrence Malick è considerato, a  63 anni non ancora compiuti , un mito sia dai critici che da tutto il mondo cinematografico ( autori, registi , maestri della fotografia e star , che  lavorerebbero gratis per lui ) . La cosa incredibile è che Malick ha fatto in tutto 4 film (di cui l’ultimo , Il Nuovo Mondo, uscito a gennaio) , a 8 anni di distanza dal penultimo, La sottile linea rossa del 1998 .

Il suo cinema in effetti non assomiglia a quello di nessun altro ed ha un respiro diverso dal ritmo  sincopato che definisce quasi tutto il cinema americano. Nei film di Malick si viene subito affascinati  dall’intensità totale del racconto : uno splendore di immagini e un’eleganza delle inquadrature , si intrecciano a una “solennità” delle vicende rappresentate  , dove tutto diventa “epico”,  dalla fuga disperata on the road di due ragazzini assassini , al soldato , colmo  di pietas , gettato nell’orrore e nell’insensatezza della guerra . 

Con La Rabbia Giovane (Badlands) , il suo primo film – che proponiamo – del 1973, a soli trent’anni Malick è diventato una leggenda . Ancora oggi intervistati , i due attori protagonisti ( Martin Sheen e Sissy Spakes ) , parlano di un film che gli ha cambiato la vita  e che rimane per essi il più importante , malgrado i grandi film e celebri autori di cui è  costellata nei successivi trent’anni la loro prestigiosa carriera .

Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto , Badlands , va ben oltre le griglie di  un viaggio “maledetto” del ribellismo giovanile , e affascina per l’originalità del linguaggio filmico e per la profondità di sguardo interiore cui porta  lo spettatore , spiazzandolo costantemente dal punto di vista cui si stava abituando.

 

Nella linea di autentica formazione del linguaggio cinematografico che stiamo perseguendo – che va ben oltre l’intrattenimento , con proposte non circolanti  né in  tv , né presso i video-shores -  in sede di dibattito proporremo anche brani di  un notevole documentario su questo film , dove - accanto a preziosi dettagli sul modo “unico” e coinvolgente di utilizzare  la macchina da presa , gli attori e l’ambientazione  da parte di  Malick -  ci sono testimonianze illuminanti di Sissy Spakes, Martin Sheen, direttori della fotografia e scenografi  che hanno lavorato a questo film , e anche del grande Arthur Penn.