"La sottile linea rossa" di Terrence Malick
LA SOTTILE LINEA ROSSA
3° film del ciclo: TERRENCE MALICK: UN CINEMA “PIU’ GRANDE DELLA VITA”
Considerato unanimemente uno dei capolavori assoluti del cinema degli ultimi decenni , La sottile linea rossa , conferma il mito di Terrence Malick, vent’anni dopo il suo precedente I giorni del cielo : basti pensare che alcuni dei più grandi divi americani , pur di partecipare al film, hanno accettato di lavorarvi alla paga minima sindacale : Nick Nolte, Sean Penn, George Clooney, John Cusack, Adrien Brody , Woody Harrelsson, John Travolta, John Savane .
Malick riesce a comporre un affresco grandioso e commovente dove sviluppa al massimo la sua poetica sulla dialettica tra natura e cultura , con una bellezza d’ immagini e un’intensità che portano lo spettatore quasi ad una sorta di sperdimento . L’inutile carneficina della famosa battaglia nel Pacifico di Guadalcanal è narrata nell’immensa culla di una natura lussureggiante, indifferente e comunque vibrante , dove il conflitto , prima di essere guerra qui diviene lotta dell’ anima e per la riaffermazione della sacralità misteriosa del senso della vita .
Si avverte uno spessore molto maggiore di opere come Salvate il soldato Ryan : questo è un film che riflette e fa riflettere , dove le voci fuori campo esprimono le voci interiori di più vissuti, e additano territori della materia e dello spirito che la macchina da presa dischiude magicamente , sorprendendoci continuamente . Storie individuali e Storia , lo sbocciare di un fiore e l’immensità degli spazi, tutto sembra , attraverso lo sguardo di Malick , scorrerci in un unico quadro palpitante : è come sentire in contemporanea l’odore e il respiro dei fili d’erba,dei pensieri fluttuanti,del sudore,del sangue . Splendido esempio di quando il cinema riesce ad essere , nella sua dimensione polifonica , “ più grande della vita” : “bigger than life”, come è stato definito quello di Malick.