"Io & Annie" di Woody Allen

Io e Annie , del 1977 , è considerata da alcuni la commedia più bella, più tenera, e nello stesso tempo crudele ,  di Woody Allen , che ottenne per  questa opera  ben 4 Oscar Film, regia , sceneggiatura, migliore attrice ( Diane Keaton ).

E’ il primo film in cui Allen abbandona le gag fine a se stesse , costruendo  una trama  molto ben strutturata , in cui , oltre a  battute diventate celebri, fa scorrere  anche una vena triste e nostalgica, proponendosi come autore completo e maturo, attento alle diverse sfaccettature linguistiche ed espressive del mezzo cinematografico .

Il confronto tra un uomo e una donna, l’inadeguatezza a  convivere , l’intero arco di un amore , sono resi magistralmente in un’opera geniale e gradevolissima , in cui si può rinvenire la summa di tutto il cinema alleniano , fatto di nevrosi, musica, ironia , e di una New York , esplorata come luogo mitico . La “ebraicità” di Allen  emerge in mille elementi , e l’umorismo yiddish si intreccia con lievità ai temi portanti di Allen : l’ossessione sessuale,il rapporto uomo-donna, la psicoanalisi e il senso della morte , evocato e, al tempo stesso ,  esorcizzato costantemente.  E comunque lo sguardo corrosivo sui pregiudizi e le convenzioni  sociali illumina , in modo sempre folgorante , questo racconto filmico raffinato, a volte esilarante , a volte delicatamente amaro,  intriso di profondità .

 

Le soluzioni registiche sono spesso originali (e per alcuni versi hanno fatto scuola) e la fotografia di Gordon Willis produce una variazione di suggestioni, passando dal  grigiastro degli esterni di New York , all’assolata California, per portare a sfumature dorate nelle reminiscenze dell’infanzia.

Io ed  Annie è anche un film colto , con rimandi discreti  a Bergman, Fellini e Truffaut , e vi si affacciano per la prima volta  attori che diventeranno celebri : Christopher Walken, Sigurney Weaver ,Jeff Goldblum .

 

Nella linea di approfondimento che si cerca di sviluppare sempre più , ad introdurre il ciclo , fin  da questo film , sarà presente Giuseppe Panella , docente di Filosofia alla Normale di Pisa e di Storia del Film , all’’Anna Magnani’ di Prato.