"Zelig" di Woody Allen
2°
film del ciclo su Allen ,
Zelig ( 1983 ) è un'altra opera imprescindibile dell’autore newyorkese
, anche perché è diventato il modello testuale per tutti i cineasti che
, a vario titolo, si sono in seguito misurati sul meta-cinema ( Zemeckis
di Forrest Gump , ma anche Stone e Spielberg tra gli altri ) .I
reperti di cineteca , la pellicola invecchiata con vari accorgimenti, il
fotomontaggio del personaggio inserito in avvenimenti
e con personaggi della storia contemporanea , hanno fatto scuola , ma Zelig
è inarrivabile perché su tutto questa operazione di verosimiglianza ,
Allen vi ha intrecciato un registro
verbale surreale e l’uso di colonne sonore che sembrano vecchie, e che in
realtà , con vari arrangiamenti, sono state inventate per il film.
La storia di quest’autentico camaleonte umano , creato dalla genialità di Allen, è come “un ragionamento quintessenziale del Novecento” per immagini : l’omino ebreo che si identifica volta a volta con le personalità ( e i personaggi) più svariati, fino ad assumerne le sembianze e i comportamenti ( passando da un rabbino ebraico a un gerarca nazista a un luminare della medicina ,etc.) diventa così la metafora universale della personalità frantumata dell’uomo contemporaneo dell’Occidente , la cui identità viene sempre più messa in crisi : in fondo chi più chi meno, tendiamo in vari tratti della nostra vita , ad essere tutti , chi più chi meno degli “Zelig”: l’incertezza dei riferimenti, la difficoltà di integrazione, la forte spinta al conformismo fanno parte del vissuto dell’uomo d’oggi nella società delle megalopoli spersonalizzanti.
E quello che avvince nel film , non è solo la perfezione tecnica dei “siparietti storici” rappresentati, ma è la storia in sé ad essere emozionante e sorprendente. Il lento aumentare della nostra conoscenza sulla personalità di Leonard Zelig è talmente intrigante, così ben studiato , che rimaniamo incollati allo scorrere delle immagini per scoprire qualcosa di più di lui : i risultati sono esilaranti e contemporaneamente lasciano una forte inquietudine.
La rilevanza del film si dispiega pertanto su vari livelli , costruendo un paradigma nuovo sul rapporto tra realtà e finzione, sul piano narrativo, del linguaggio del cinema , su quello filosofico e storico-culturale.