"Chiedi la Luna" di Giuseppe Piccioni
Chiedi
la luna |
Chiedi la luna è
un film costruito su dei paradossi, è un film di viaggio ma anche un film da
camera. Volevo descrivere un itinerario sentimentale restando vicino ai
protagonisti, senza cadere nella prevedibilità del film di viaggio o, peggio,
della sociologia". Giuseppe Piccioni, dopo Il grande Blek (1987,
un'opera prima amara e nostalgica), torna a guardare in faccia sentimenti e
contraddizioni della sua generazione, puntando su una sceneggiatura costruita
con grande cura come "un movimento di depistaggi, incontri casuali e
inattesi, deviazioni e falsi finali" (la firmano con lui Franco Bernini ed
Enzo Monteleone) e valorizzata dalla presenza di Margherita Buy, attrice-simbolo
di un cinema giovane, fresco e accattivante.
La storia parte da Verona con Marco (Giulio Scarpati) che si mette alla ricerca
di Giacomo, suo fratello maggiore, che ha lasciato l'agenzia di autonoleggio di
famiglia portandosi via la macchina più bella e gli incassi della settimana. A
Perugia Marco incontra Elena (Margherita Buy), la fidanzata di Giacomo, la quale
da tempo non ha più sue notizie ma che forse sa dove poterlo rintracciare...
Nel nuovo "viaggio a due" sbiadisce ben presto l'obiettivo iniziale,
Giacomo diventa un pretesto per incontrare nuovi personaggi (Daniela Giordano,
Roberto Citran, Sergio Rubini), per mettere a confronto due personalità così
diverse (Marco pacato, moderatamente borghese, Elena estroversa, figlia
dell'improvvisazione e del disordine), per ricondurre ogni dissertazione
paesaggistica ad una più configurata istantanea delle emozioni e dei
sentimenti.
Piacevolmente in bilico tra roadmovie e commedia romantica, Chiedi la luna fa
tappa tra le incertezze e le compensazioni psicologiche dei suoi personaggi
(quella borsa continuamente svuotata e riempita!) e ricuce con grazia il filone
minimalista del cinema italiano secondo canoni di lievi suggestioni, verso una
delicata rivincita interiore sul paesaggio autunnale delle utopie.