APOCALISSE DI PIETRO |
1.
Recensione etiopica Cristo
e l'anticristo [1]
Seconda venuta di Cristo e risurrezione dei morti deceduti a motivo dei
loro peccati giacché non hanno osservato i precetti del Signore loro
creatore. Ciò che egli manifestò a Pietro. Pietro
meditava come avrebbe potuto conoscere il mistero del Figlio del Signore
misericordioso e amico della misericordia; e mentre questi era seduto sul
monte degli Ulivi, i suoi gli si avvicinarono: l'adorammo e ognuno di noi
l'interrogò, dicendo: "Manifestaci i segni della tua venuta e della
fine del mondo, affinché possiamo conoscere e comprendere l'epoca della
tua venuta, e istruire poi quanti verranno dopo di noi, coloro cioè ai
quali predicheremo la parola del tuo Vangelo e che porremo a capo della
tua Chiesa: di modo che anch'essi, dopo averla udita, s'impegnino a
comprendere l'epoca della tua venuta". Nostro
Signore ci rispose e disse: "Badate di non diventare soggetti al
dubbio e di non rendere culto ad altri dèi. Molti verranno nel mio nome,
dicendo: "Io sono il Cristo". Non fidatevi di costoro, non
appressatevi ad essi. La venuta del Figlio del Signore è, infatti,
sconosciuta. Ma come il fulmine che appare dall'Oriente all'Occidente, così
io verrò nella mia gloria sulle nubi del cielo con un grande esercito, e
mi precederà la mia croce. Verrò nella mia gloria, sette volte più
splendente del sole. Verrò nella mia gloria con tutti i miei santi e i
miei angeli: il mio Padre mi porrà una corona sul capo, affinché io
giudichi i vivi e i morti, e rimuneri ognuno secondo le sue azioni. Parabola
del fico [2]
Comprenderete con l'ausilio della parabola del fico. Quando saranno
spuntati i germogli e i rami saranno verdi, allora, verrà la fine del
mondo". Io,
Pietro, ripresi a dirgli: "A proposito del fico, spiegami come
dobbiamo comprendere questo, poiché il fico germoglia quotidianamente e
ogni anno porta frutti ai suoi padroni. Che significa la parabola del
fico? Non lo sappiamo". Il Maestro mi rispose dicendo: "Non sai
che l'albero del fico è la casa di Israele? Un uomo piantò un fico nel
suo orto, ma esso non diede frutto; per molti anni ne cercò i frutti, ma
non trovandoli disse al suo ortolano: "Sradica questo fico affinché
la nostra terra non resti per noi sterile". L'ortolano rispose al
Maestro: "Noi, tuoi servi, zapperemo la terra che lo circonda,
sradicheremo le erbacce e l'irrigheremo; se poi non darà frutti,
allontaneremo dall'orto le sue radici e al suo posto ne pianteremo un
altro". Non comprendi che il fico è la casa di Israele? Ti assicuro
che quando i suoi rami saranno verdeggianti, negli ultimi giorni, verranno
certamente falsi messia. Nelle loro promesse, diranno: "Io sono il
Cristo venuto nel mondo!". Quando essi (Israele) vedranno la malvagità
delle sue azioni andranno dietro di loro rinnegando il primo Cristo, colui
che fu crocifisso, colui che fu lodato dai nostri padri, commettendo così
un grande peccato. Questo
impostore non è il Cristo. Quanti gli si opporranno, egli li ucciderà
con la spada, e vi saranno molti martiri. Allora i rami del fico, cioè la
casa di Israele, germoglieranno: molti diverranno martiri di sua propria
mano. Moriranno in molti e diverranno martiri Saranno
inviati Enoc ed Elia per insegnare agli uomini che quello è l'impostore
che ha da venire nel mondo a fare miracoli e prodigi per ingannare. Perciò
quanti morranno per mano di lui, diverranno martiri, saranno annoverati
tra i martiri buoni e giusti, che durante la loro vita piacquero al
Signore".
Alla
destra e alla sinistra [3]
Alla sua destra mi fece vedere le anime di tutti gli uomini e alla sua
sinistra l'immagine di quanto si compirà nell'ultimo giorno. Mi fece
vedere come giusti e peccatori saranno divisi, come saranno gli uomini
retti di cuore e come gli iniqui saranno estirpati per tutta l'eternità. Abbiamo
visto i peccatori piangere con tale prostrazione e dolore che tutti coloro
che li vedevano con i propri occhi piangevano, sia i giusti sia gli angeli
e perfino lui. Io
l'interrogai e gli dissi: "Mio Signore, permettimi di ripetere le tue
parole a proposito dei peccatori: "Meglio per loro se non fossero
stati creati!"". Il
Salvatore mi rispose: "Pietro, perché affermi che sarebbe stato
meglio per loro se non fossero stati creati? Tu ti contrapponi a Dio. Tu
non vorrai avere più compassione di lui per la sua immagine! E lui che li
ha creati e li ha tratti, dal nulla, all'esistenza. Vedendo il travaglio
che colpirà i peccatori negli ultimi giorni, il tuo cuore si è
rattristato; ma ti farò vedere le azioni con le quali peccarono contro
l'Altissimo. Il
giorno del Signore [4]
Ecco ora quanto capiterà loro negli ultimi giorni, allorché verrà il
giorno del Signore, il giorno della condanna, il giorno del giudizio del
Signore. Dall'Oriente all'Occidente tutti i figli degli uomini saranno
radunati davanti al Padre mio, che vive in eterno. Egli ordinerà alla
Geenna di aprire le sue sbarre d'acciaio e di consegnare tutti gli esseri
che in essa si trovano. Alle bestie e agli uccelli ordinerà di restituire
la carne da essi divorata, essendo suo volere che gli uomini ricompaiano:
davanti a Dio, infatti, nulla perisce, non v'è nulla di impossibile per
lui, giacché tutte le cose sono sue. Tutto
accadrà nel giorno della condanna, nel giorno del giudizio, alla parola
del Signore. Come nel giorno in cui il Signore creò tutte le cose di
questo mondo egli ordinò ogni cosa che si trova in esso ed essa fu fatta,
così sarà negli ultimi giorni: giacché a Dio ogni cosa è possibile.
Perciò nella Scrittura egli dice: "Figlio dell'uomo, profetizza su
ognuna di queste ossa e dì a esse: Ogni osso si congiunga con le altre
ossa, si formino giunture, muscoli, nervi, carne, pelle con sopra i peli. Al
comando di Dio, il grande Uriel infonderà loro l'anima e lo spirito: è
lui, infatti, che fu preposto da Dio per la risurrezione dei morti, nel
giorno del giudizio. Guardate
e meditate sui chicchi di frumento che vengono seminati nella terra. Gli
uomini li seminano nella terra secchi e senz'anima, ma essi rivivono e
fruttificano e la terra li restituisce, come un deposito a lei affidato.
Colui che muore è come un chicco di grano seminato nella terra: l'uomo
vivrà, sarà restituito alla vita. Tanto
più, nel giorno del giudizio, Dio farà risorgere coloro che credono nel
Signore, che furono scelti da lui e per i quali egli fece il mondo. Nel
giorno del giudizio, la terra restituirà ogni cosa, giacché anch'essa ha
da essere giudicata con tutto il resto; anche il cielo sarà giudicato con
essa. Il
fuoco [5]
A coloro che abbandonarono la fede nel Signore e a coloro che peccarono,
nel giorno del giudizio accadrà questo: saranno scatenate ondate di
fuoco, sopraggiungeranno tenebre e oscurità che copriranno e veleranno
tutto il mondo; le acque saranno mutate e trasformate in carboni
infuocati, tutto il loro contenuto sarà arso, il mare diverrà di fuoco;
sotto il cielo vi sarà un fuoco crudele inestinguibile, che si estenderà
per compiere il giudizio dell'ira. Le stelle saranno fuse da fiamme
ardenti e di esse sarà come se non fossero state create; le potenze del
cielo periranno per mancanza di acqua e diverranno come se non fossero
state create. Il cielo sarà trasformato in fulmine, i suoi fulmini
atterriranno il mondo. Gli spiriti dei morti diverranno simili a essi, per
ordine di Dio saranno trasformati in fuoco. Allora
tutte le creature saranno liquefatte: gli uomini che sono in Oriente
fuggiranno verso l'Occidente, quelli che sono in Occidente fuggiranno
verso l'Oriente, quelli che sono nel Meridione fuggiranno verso
Settentrione, quelli che sono nel Settentrione fuggiranno verso Meridione:
ovunque li raggiungerà la collera dello spaventoso fuoco. Le fiamme
inestinguibili, mentre danno loro la caccia, li faranno venire al giudizio
della collera, in un fiume di fuoco che scorrerà fiammeggiante e i suoi
flutti si divideranno, divampanti, gli uni dagli altri: tra gli uomini vi
sarà un terribile stridore di denti. Il
giudice e la condanna [6]
Allora tutti mi vedranno arrivare su di una nube eternamente luminosa. Gli
angeli del Signore che si troveranno con me, saranno assisi sul trono
della mia gloria, alla destra del mio Padre, celeste; egli porrà, una
corona sul mio capo. A questa vista, i popoli piangeranno, ognuno per
conto suo. Egli
allora ordinerà loro di passare attraverso il fiume di fuoco: ciascuno
avrà davanti a sé le proprie opere; (ad ognuno sarà dato) secondo le
sue opere. Gli
eletti che hanno compiuto il bene, verranno verso di me: nessuno di essi
vedrà né la morte né il fuoco divoratore. Ma gli iniqui, i peccatori e
gli ipocriti staranno in mezzo agli abissi delle tenebre che non
passeranno mai: il loro supplizio sarà il fuoco inestinguibile; angeli
faranno venire i loro peccati e prepareranno loro un luogo ove saranno
puniti per sempre, ognuno secondo i suoi peccati. L'angelo
del Signore, Uriel, farà venire le anime dei peccatori che perirono con
il diluvio, tutte quelle che abitano negli idoli di ogni genere, nelle
statue fuse, nei simboli lascivi, nelle pitture, le anime di quanti
dimorano sulle colline, in pietre e lungo le strade, che gli uomini
chiamano dèi: saranno bruciate con essi nel fuoco eterno. Quando tutti
costoro saranno distrutti con le loro abitazioni, inizierà la punizione
eterna. Le
condanne e i supplizi [7]
Allora uomini e donne andranno nel luogo che corrisponde a loro. Saranno
appesi per la lingua con la quale hanno maledetto la via della giustizia;
saranno sotto sorveglianza affinché non sfuggano mai all'inestinguibile
(fuoco). Ecco
un altro luogo. Là vi sarà una fossa, grande e piena, nella quale si
trovano coloro che hanno rinnegato la giustizia. Gli angeli del supplizio
vi faranno la guardia: saranno là nella fossa e attizzeranno il fuoco del
supplizio. Ecco
ancora due donne: saranno afferrate per il collo e per i capelli, e
saranno gettate nella fossa. Queste hanno abbellito le loro trecce, ma non
per il bene, bensì per volgersi alla fornicazione prendendo nella
trappola le anime degli uomini e così perderle. Gli
uomini che giacquero con esse nella fornicazione, saranno appesi per le
cosce in questo luogo ardente. Tra di loro diranno: "Non sapevamo di
dover venire a questo supplizio eterno!". Gli
omicidi e quanti ad essi si sono aggregati saranno gettati nel fuoco, in
un luogo pieno di bestie velenose. Saranno puniti senza tregua, sotto il
peso di sofferenze atroci: i vermi saranno numerosi come le nubi delle
tenebre. L'angelo
Ezrael farà venire le anime di coloro che furono uccisi, e vedranno i
supplizi di quelli che li uccisero e tra loro diranno: "Il giudizio
del Signore è giusto e retto! Ne avevamo sentito parlare, ma non avevamo
creduto che saremmo venuti in questo luogo di eterno supplizio". [8]
Presso queste fiamme vi sarà una fossa molto grande e profonda dove è
convogliata ogni cosa, da qualsiasi parte provenga: vi saranno supplizi,
tormenti e gemiti. Donne
saranno divorate dalle fiamme fino al collo, e punite da atroci tormenti.
Sono quelle che causarono l'aborto dei loro figli, distruggendo l'opera
del Signore che li aveva formati. Di
fronte a esse vi sarà un altro luogo ove dimoreranno i loro figli; due di
essi saranno vivi e grideranno al Signore, mentre un lampo si sprigionerà
dal luogo ove sono i figli e trafiggerà gli occhi di quelle che li
distrussero a causa della loro fornicazione. Altri
uomini e donne staranno nudi al di sopra di questo luogo, mentre i loro
figli saranno di fronte al loro sguardo in un luogo di lamenti e grida,
ove gemeranno e grideranno verso il Signore a proposito dei loro genitori: "Sono
essi che dimenticarono, maledissero e trasgredirono i tuoi precetti e ci
hanno uccisi; hanno maledetto l'angelo che ci aveva formati; ci hanno
impiccati, e ci hanno privati della luce che tu hai stabilito per ogni
creatura. Alle loro madri tu avevi dato il latte: esso fluiva dalle loro
mammelle; si coagulerà e diverrà putrido, e da esso sorgeranno bestie
carnivore che si allontaneranno e poi ritorneranno punendo per sempre
mogli e mariti che tralasciarono i comandamenti del Signore e uccisero i
loro figli". Questi saranno affidati all'angelo Temlakos. E quelli
che li uccisero saranno puniti in eterno, perché l'esige il Signore. [9]
Ezrael, angelo della collera, farà venire uomini e donne: la metà dei
loro corpi sarà consumata dal fuoco, e li caccerà in un luogo tenebroso,
nella Geenna degli uomini; uno spirito di collera li castigherà con ogni
genere di tormenti, e un verme che non ha riposo divorerà i loro
intestini. Questi sono i persecutori e i traditori dei miei giusti. Presso
coloro che sono là, si troveranno altri uomini e altre donne che
rosicchieranno la loro lingua; saranno torturati con un ferro
incandescente e bruciati i loro occhi. Questi sono coloro che maledicono e
dubitano della mia giustizia. Altri
uomini e donne, le cui azioni furono compiute con astuzie, avranno le
labbra tagliate, il fuoco penetrerà nella loro bocca e nelle loro
viscere. Questi sono coloro che fecero morire i martiri per mezzo delle
loro menzogne. Presso
coloro che si trovano in questo luogo vi sarà, su di un sasso, una
colonna di fuoco più tagliente di una spada; quivi saranno uomini e donne
vestiti di stracci e cenci sporchi: saranno gettati in questo luogo
affinché siano puniti severamente con tormenti senza fine. Questi sono
coloro che posero la loro fiducia nelle ricchezze, disprezzarono le
vedove, la madre e l'orfano, peccando verso Dio. [10]
In un altro luogo, vicino a questo, e pieno di rifiuti, saranno gettati
uomini e donne, e torturati fino alle ginocchia: sono coloro che
prestarono con usura. Altri
uomini e donne si getteranno da un'altura e vi saranno fatti salire
nuovamente da demoni che li tormenteranno. Sono gli idolatri. Saranno
posti sull'orlo dell'altura e poi si precipiteranno. Faranno sempre così,
essendo puniti eternamente. Sono quelli che hanno diviso il corpo dei
nostri apostoli, degli uomini e delle donne che erano con essi. In
questo luogo vi saranno gli uomini che si macchiarono peccando tra di loro
contro natura. Presso
di loro vi sarà una fornace... Sotto di essi l'angelo Ezrael preparerà
un luogo pieno di fuoco. Quivi saranno tutti gli idoli di oro e d'argento,
tutti gli idoli che sono opera delle mani dell'uomo e le immagini di
gatti, di leoni, di rettili e di bestie, immagini che a loro
rassomigliano. Gli uomini e le donne che fabbricarono queste immagini
saranno caricati di catene infuocate e puniti, a motivo del loro
smarrimento, davanti a questi idoli. Questa sarà la loro punizione per
sempre. A
lato di costoro si troveranno altri uomini e donne, che bruceranno nelle
fiamme del supplizio; la loro punizione sarà eterna. Sono quelli che
hanno abbandonato i precetti del Signore e hanno seguito le lusinghe dei
demoni. [11]
In un altro luogo molto profondo con una fornace e un braciere ardenti; il
fuoco che in esso brucia verrà da una estremità del braciere. Gli uomini
e le donne che faranno un passo falso cadranno e rotoleranno in questo
luogo spaventevole. Inoltre, mentre il fuoco, ben attizzato, divamperà,
essi monteranno e cadranno, e ricominceranno a rotolare giù: saranno
puniti così per sempre. Sono quelli che non onorarono il loro padre né
la loro madre, astenendosi volontariamente dal rispettarli; è per questo
che saranno puniti per sempre. Inoltre,
l'angelo Ezrael farà venire fanciulli e fanciulle, per mostrare loro
quelli che nei tormenti sono puniti e castigati con l'impiccagione, e con
le molteplici piaghe che faranno loro uccelli carnivori. Sono quelli che
ebbero fiducia nella loro empietà, non obbedirono ai loro genitori, non
seguirono gli insegnamenti del loro padre e non onorarono i più vecchi di
loro. Con
essi vi saranno delle fanciulle: vestite di tenebre, saranno severamente
punite e il loro corpo strappato a pezzi. Sono quelle che non mantennero
la verginità fino a quando furono date in matrimonio. Vi
saranno uomini e donne che morderanno senza posa la propria lingua, mentre
saranno puniti da un fuoco eterno. Sono i servi che non obbedirono ai loro
padroni; questa sarà la loro pena in perpetuo. [12]
Presso questo luogo di punizione vi saranno uomini e donne ciechi e sordi,
dagli abiti bianchi. Si accalcheranno l'un l'altro e cadranno su carboni
ardenti da un fuoco che non si spegnerà più. Sono quelli che facevano
l'elemosina dicendo: "Siamo giusti presso il Signore!", ma non
cercavano la giustizia. Ezrael, angelo del Signore, li farà uscire dalle
fiamme e stabilirà per essi un castigo e una punizione. Ecco la loro
punizione: un fiume di fuoco nel quale cadranno tutti quanti sono
giudicati. E' Uriel che li porrà là; e appresterà ruote di fuoco alle
quali uomini e donne resteranno appesi in forza del turbinio della
rotazione, mentre quanti saranno nella fossa bruceranno. Sono i maghi e le
streghe. Di tali ruote di fuoco ve ne sarà in ogni punizione per mezzo
del fuoco: saranno innumerevoli. Giusti
e dannati [13]
Allora gli angeli faranno venire i miei eletti, i miei giusti, che furono
perfetti in ogni genere di giustizia; li porteranno nelle loro mani,
dicendo: "Rivestiamoli con gli abiti della vita superna!".
Vedranno coloro che li odiarono mentre si troveranno tra i supplizi che li
vendicheranno in eterno, ognuno secondo le sue azioni. Quando
si troveranno tra i supplizi diranno a una sola voce: "Abbi pietà di
noi, che ora conosciamo il giudizio del Signore, quello che egli ci aveva
fatto conoscere prima e al quale noi non abbiamo creduto". Verrà
l'angelo Tatirikos e li punirà severamente con un supplizio, e dirà
loro: "Ora voi vi pentite, quando non è più il tempo del pentimento
e non avete più la vita?". Risponderanno tutti: "Il giudizio
del Signore è retto, giacché avevamo inteso e sappiamo che il giudizio
del Signore è giusto, e a noi è dato secondo le nostre azioni". I
campi Elisi [14]
Allora io darò ai miei eletti e ai miei giusti il Battesimo e la salvezza
che essi mi chiesero nel campo di Akrosia, detto Aneslasleja. I
giusti saranno allora ornati con fiori e io andrò a rallegrarmi con loro. Farò
entrare i popoli nel mio regno eterno e darò loro l'eterna felicità
promessa con il mio Padre celeste. Ti
ho parlato e ti ho ammaestrato, Pietro. Esci, va' nella Città
dell'Occidente, entra nella vigna ch'io ti indicherò. E'
con le sofferenze del mio Figlio senza peccato che può essere santificata
l'opera della corruzione. Ma tu sei eletto secondo la promessa che ti ho
fatto. Diffondi dunque nel mondo intero il mio vangelo in pace. Gli uomini
certamente gioiranno: le mie parole saranno fonte di speranza e di vita;
poi improvvisamente il mondo sarà tolto". Sul
monte santo [15]
Il mio Signore, nostro re, Gesù Cristo, mi disse: "Andiamo sul monte
santo". I suoi discepoli andarono con lui pregando. Ma ecco che sul
monte v'erano due uomini, e noi non potevamo guardare in faccia a nessuno
dei due giacché da essa emanava una luce più brillante di quella del
sole, e i loro abiti erano splendidi. Descrivere questo è impossibile,
non essendovi nel mondo nulla di simile, e non avendo la bocca bastante
dolcezza per esporre la bellezza delle loro forme. Il loro aspetto era
meraviglioso, prodigioso, ineffabilmente maestoso. Erano più brillanti
del cristallo; il colore del viso e del corpo era roseo; la loro testa era
meravigliosa e sulla loro fronte v'era una corona; sulle loro spalle
cadevano trecce profumate di nardo e ornate di fiori; la loro capigliatura
era come un arcobaleno durante la pioggia. La grazia del loro volto era
tale, ed erano così circondati da ogni genere di ornamenti che subito,
appena li vedemmo, ne restammo stupiti. [16]
Io mi avvicinai al Signore Gesù Cristo e gli domandai: "Signore, chi
sono?". Il Signore mi rispose: "Sono Mosè, Elia, Abramo,
Isacco, Giacobbe, e anche i padri giusti". Ci
fece poi vedere il grande paradiso aperto. C'era un albero fertile, i cui
frutti di benedizione erano colmi di profumi e di gradevolissimi odori,
che venivano verso di noi. In quest'albero meraviglioso vidi molti frutti. Il
mio Signore e mio Dio, Gesù Cristo, mi disse: "Hai visto la folla
dei padri? Questo è il loro riposo". Io me ne rallegrai, credetti e
ne trassi fiducia. "Questa è la gloria e l'onore di quanti seguirono
la mia giustizia". Compresi
queste parole scritte nel libro del mio Signore Gesù Cristo, e gli dissi:
"Signore, vuoi ch'io faccia qui tre tende, una per te, una per Mosè,
una per Elia?". Mi rispose con ira: "Satana
ti farà guerra, vedrà la tua intelligenza, ti sopraffar ranno i beni di
questo mondo. Siano dunque aperti i tuoi occhi, e aperte le tue orecchie.
Una sola è la tenda non confezionata da mano d'uomo, ma fatta dal mio
Padre celeste per i miei eletti". Noi la vedemmo e ce ne rallegrammo. [17]
Ed ecco che all'improvviso una voce dal cielo prese a dire: "Questo
è il mio Figlio diletto nel quale mi compiaccio. Egli osserva i miei
comandamenti". Sopraggiunse una nube grande e bianchissima, che si
stese sulle nostre teste e portò via nostro Signore, Mosè ed Elia. Io
tremai e fui spaventato. Guardammo. Il cielo si aprì e vedemmo uomini in
carne venuti incontro a nostro Signore, a Mosè e a Elia. Andarono in un
altro cielo e si adempì la parola della Scrittura: "Questa
generazione cercherà, cercherà il volto del Dio di Giacobbe". In
cielo ci fu spavento e timore grande: gli angeli si stringevano l'un
all'altro, e si compì la parola della Scrittura, che dice: "Aprite,
prìncipi, le vostre porte!". Allora si chiuse il cielo che s'era
aperto. Noi
iniziammo a discendere dal monte glorificando il Signore che aveva scritto
i nomi dei giusti sul libro della vita, che è in cielo. Il
creato e la gloria di Dio [18]
Pietro aprì la bocca e mi disse: "Ascolta, figlio mio Clemente.
Tutti gli esseri che Dio ha creato li ha creati per la sua gloria. E' per
la sua gloria che ha creato gli angeli, gli arcangeli, le dominazioni, le
potenze, i troni, le virtù, i principati, i cherubini, i serafini, a
migliaia, a decine di migliaia e miriadi di migliaia. Egli ha inoltre
disposto ogni popolo nella sua regione; ed in ogni regione ha posto re,
governatori, prìncipi, profeti e apostoli per ammaestrare e istruire
quanti ascoltano la parola del Signore. Quelli che non l'ascoltano saranno
puniti con un supplizio, ma quelli che l'ascoltano e la praticano saranno
ricompensati con la gioia e il gaudio nel regno dei cieli, ove
glorificheranno e ringrazieranno con gli angeli e con tutte le anime dei
giusti, ove ringrazieranno il Signore per sempre, dando onore e gloria a
colui che ha creato tutte le cose, ha creato i cieli, la terra, il mare, i
fiumi, gli animali e tutto ciò che è visibile. Infatti, tutti gli esseri
da lui creati lo glorificheranno e la sua gloria durerà in eterno. In
quelli che avranno fatto passi falsi e si saranno distolti dalla sua
gloria scemerà la volontà per la gloria del Signore. Ma coloro che
temono il Signore non taceranno mai la sua lode. Essi glorificheranno il
Signore. Il mare, i fiumi, le fonti, il fuoco, la rugiada, gli esseri
animati e gli esseri inanimati glorificheranno il Signore. Anche
il diavolo egli l'aveva creato per la sua gloria; ma essendosi dimostrato
negligente, lo fece decadere dalla sua gloria con tutti i suoi seguaci
che, a lui soggetti, lo elogiavano: costoro furono creati con lui e ora
sono chiamati demoni, perché prima il Signore li aveva creati, per la sua
gloria, nella famiglia degli angeli. Allorché il diavolo si ribellò, una
famiglia di angeli rimase con i suoi. [19]
Dopo di ciò fu creato Adamo, per la gloria del Signore. Il Signore gli
diede la terra, quella terra che aveva creato. Il Signore gliela diede con
tutto ciò che in essa si trova, affinché sulla terra egli lo
glorificasse con i suoi figli. Gli uomini, infatti, non furono creati
invano, ma per la gloria del Signore. Il
diavolo, lui sì che fu creato invano. Divenne nemico del Signore,
essendosi distolto dalla di lui gloria. Chiunque è figlio del Signore, lo
è per glorificare il suo santo nome; ma chi è negligente, decade dalla
gloria del Signore. Non
è piccola, la gloria del Signore; la santità della sua gloria riempie i
cieli e la terra, e nessuno è capace di misurarla. Non distoglietevi
dalla gloria del Signore, giacché è per la sua gloria ch'egli ha creato
le cose. Siate pronti, fiduciosi e allegri. Se non cesserete dal lodarlo e
glorificarlo, avrete una ricompensa senza fine. Ma se sarete negligenti
decadrete dalla vostra gloria. Non
è poca la gloria del Signore. La vostra gloria è per il Signore. Quanti
l'avranno servito, anche soltanto per un poco, avranno lunghi giorni.
Glorificate e cantate giorno e notte: la vostra gloria durerà e i vostri
giorni saranno lunghi".
Gloria
degli eletti Glorificate
e cantate senza fine colui che è venuto, poiché il Signore dice:
"Quelli che saranno fedeli verso di me erediteranno la terra, mentre
gli eletti erediteranno il monte del mio tempio; darò loro la gioia
eterna, in conformità della lode ch'io vedrò (innalzare) da loro allorché
il mio Figlio sarà assiso sul monte del mio tempio, quando mi offrirà
sacrifici nel timore che ha di me. Io sono colui che ha fondato la terra,
che ha dato un fondamento alla terra, posto sulla terra il paradiso, steso
il cielo e stabilito il sole, allargato il mare e create le bestie che in
esso si trovano, sono colui che ha soffiato i venti, attizzato il fuoco e
soffiato su di esso, colui che ha lavato il vecchio mondo per mezzo
dell'acqua del diluvio, colui che ha rinnovato il mondo e alla sua venuta
risusciterà i morti al suono della sua parola, farà risplendere i miei
giusti sette volte più del sole e farà brillare le loro corone come un
cristallo e come l'arcobaleno nella stagione delle piogge, corone
profumate di nardo, sulle quali è impossibile tenere fisso lo sguardo a
causa dei rubini, degli smeraldi dal fulgido splendore, dei topazi, delle
gemme, delle perle gialle, fulgenti come le stelle del cielo e come i
raggi scintillanti del sole sui quali è impossibile posare lo sguardo. [20]
Gli occhi degli uomini guarderanno tutto questo: i giusti, infatti,
glorificarono il loro creatore senza alcuna restrizione, perciò anch'egli
li glorificherà. Come lo lodarono tra le sofferenze, così lo loderanno
con inni. L'intelligenza dei mortali non può concepire la nobiltà della
gloria dei miei giusti, essa è celata dall'intelligenza dei mortali: sono
essi che glorificarono e onorarono il Signore durante la loro vita, e
perciò anch'egli li esalterà, li farà re. La gloria dei miei giusti
davanti al Signore sarà come la gloria del Padre. Il
viso degli angeli splende più del sole, le loro corone sono come
l'arcobaleno nella stagione delle piogge e sono profumate di nardo; i loro
occhi brillano come la stella del mattino; inesprimibile è la bellezza
della loro presenza. Le melodie dei loro inni sono come il suono di uno
strumento musicale: dolci i loro inni, gradevole e delizioso all'udito è
il loro conversare. La loro gioia è senza fine; i loro abiti non sono
tessuti, e sono candidi come quelli del "gualchieraio" come vidi
sul monte ove erano Mosè ed Elia". Nella
trasfigurazione, nostro Signore fece vedere a Pietro, a Giacomo e a
Giovanni, figlio di Zebedeo, gli abiti degli ultimi giorni, quando avrà
luogo la risurrezione, nel giorno del giudizio. Una nube luminosa distese
un'ombra e udimmo la voce del Padre che ci diceva: "Costui è il mio
Figlio diletto, in lui mi compiaccio. Ascoltatelo". Noi, spaventati,
dimenticammo allora ogni essere corporeo; non comprendevamo ciò che
dicevamo, a motivo del grande spavento di quel giorno e a motivo della
montagna sulla quale il Signore ci fece vedere la seconda venuta di Cristo
nel regno che non avrà mai fine. Via
larga e via stretta [21]
Il Padre affidò a Cristo tutt'intero il giudizio del cielo e della terra,
in conformità di quanto è detto: "Il Padre non giudicherà nessuno,
ma affiderà il giudizio a suo Figlio" affinché nel regno dei cieli
il Figlio dia la vita a tutti coloro che crederanno in lui: questa è la
ricompensa per i giusti che fuggirono il mondo, furono coraggiosi
nell'ascesi, divennero concittadini degli angeli mentre ancora camminavano
sulla terra, nel loro corpo, evitando la via larga sulla quale la gente
cammina, e cioè: il culto degli idoli, l'adulterio, l'omicidio, la falsa
testimonianza, l'odio del prossimo, la collera, l'indignazione, il furto,
l'amore delle ricchezze, l'iniquità, la rapina, le ingiurie, le querele,
le diatribe, la fornicazione, la menzogna; questa è la via larga. La
via stretta per la quale camminano i giusti, è: l'umiltà, la carità, la
mansuetudine, la misericordia, la pace, la purezza della carne, la
dolcezza, la consolazione del prossimo, la speranza, la fede; questa è la
strada per la quale camminano i giusti, mentre i peccatori non la possono
percorrere. Duplice
morte Non
mi dimenticare soprattutto a proposito dei peccatori, allorché avrai pietà
di loro nell'ultimo giudizio, quando alla tua bontà e alla grandezza
della tua maestà e della tua misericordia non vi saranno limiti.
Insegnami ciò su cui ti ho interrogato sul futuro dei peccatori. Allorché
furono creati per essi, infatti, sarebbe stato meglio che non fossero
stati creati; giacché subiranno due morti. [22]
La prima morte ha luogo per ogni creatura, per i giusti e per i peccatori,
per gli animali e per le bestie, è la morte prescritta per ogni creatura,
e si trova già insita nel coito per ogni essere corporeo; è insita nella
sofferenza e nella debolezza, è insita nel corpo tanto per i puri quanto
per gli impuri, tanto per i giusti quanto per i peccatori, tanto per i
buoni quanto per i malfattori. Tu, mio Signore, Messia e Figlio del
Signore, non hai forse avuto sofferenze nel tuo corpo sebbene tu non
conoscessi la morte, né la debolezza la tua divinità? Tu, infatti, sei
il Verbo del Padre, il Signore vivo. Tu fosti il creatore del cielo e
della terra, tu non hai né inizio né fine, con il tuo Spirito santo,
come mi hai spiegato allorché ti interrogai sulla tua natura e sul trono
della tua gloria, prima della creazione del mondo. Tu mi dicesti:
"Nessun luogo ci può contenere. Noi conteniamo ogni luogo in virtù
della potenza della nostra divinità". La
seconda morte è dei peccatori, e avrà luogo dopo la risurrezione delle
anime e dei corpi: i peccatori periranno nuovamente, per opera del fuoco.
Per loro sarebbe stato meglio se fossero nati per contemplare la gloria
del Signore. Ma posero il loro piacere negli ornamenti del cielo, nelle
creature, nella terra, nel sole, nella luna, nelle stelle, sui monti, sui
colli, nelle bestie, negli animali, e peccarono e morirono. Questa è la
prima morte. A causa dei loro peccati ricevettero la ricompensa; questo
giudizio e questa punizione sono giusti presso di te, Signore. Secondo il
tuo beneplacito tu compirai anche la risurrezione. Dopo avere rinnovato
ogni cosa, farai uscire gli uomini dalla terra. Tu sveglierai quelli che
dormono e giacciono nella polvere, coloro il cui corpo è consunto, le cui
ossa sono spezzate, e sono divenuti polvere. Dopo che li avrai risvegliati
dal sonno, quando i mortali saranno stati rinnovati nell'anima e nel
corpo, darai loro una seconda morte per mezzo della sentenza di un secondo
giudizio. E questa morte avrà luogo per i peccatori. [23]
Il mio cuore vien meno e sviene dallo spavento, parlando dei loro peccati
e della loro seconda morte. Questa seconda morte dei peccatori, peggiore
della prima, li colpirà dopo la risurrezione. Il
mistero e la spiegazione Il
mio Signore mi rispose: "La prima rivelazione che ti ho esposto ti è
chiara? Non va bene comunque farla conoscere ai peccatori, affinché non
accrescano i loro crimini e peccati. Non bisogna che tu esponga loro
questa rivelazione. Non bisogna che tu riveli agli altri quanto hai
conosciuto da me. Se gli uomini conoscessero questa rivelazione,
diverrebbero peccatori. Nessuno si pentirebbe dei suoi peccati e delle sue
colpe se udisse questa parola che tu mi domandi a proposito della seconda
morte dei peccatori". Io,
Pietro, tuo padre, caddi ai piedi del Signore, versai lacrime bagnando i
suoi piedi che asciugai con la mia lingua, implorando misericordia e
dicendo: "Abbi pietà di me, Signore, peccatore e povero! Io sono il
primo dei peccatori e degli insensati a motivo della mia prevaricazione,
giacché prima che il gallo cantasse giurai tre volte dicendo: "Io
non ti conosco!"". Poi, piansi, bagnai i suoi piedi con le mie
lacrime, li asciugai con la mia lingua e li baciai con la mia bocca
implorando, di tutto cuore, misericordia. Dopo che avevo pianto amaramente
per lunghe ore, il Cristo, amico del pentimento, si volse verso di me e mi
disse: "Non bisogna che tu mi faccia soffrire, giacché tu conosci e
comprendi le mie parole del Vangelo: "Il Padre mio fa sorgere il sole
per i giusti e per i peccatori, e fa scendere la pioggia sui buoni e sui
cattivi". Così è, infatti, la misericordia del Padre mio. Come il
sole sorge e la pioggia cade per tutti, così noi abbiamo pietà e
compassione di tutte le nostre creature, come dissi agli Ebrei a proposito
della misericordia del Signore verso i peccatori. [24]
Gli Ebrei mormorarono contro di me, allorché di sabato guarii dei malati;
allorché dissi a un paralitico: "Alzati, prendi il tuo letto. Ti
sono rimessi i tuoi peccati", mi dissero: "Quest'uomo bestemmia
contro il Signore e contro gli uomini. Chi, sulla terra, può rimettere i
peccati se non unicamente il Signore?". Io risposi: "Anche il
Padre mio concede, di sabato, agli uomini questa misericordia; ed io
compio l'opera del Padre mio. Se dunque voi non credete a me, credete alle
mie opere". Dissi pure loro che s'io non avessi compiuto per essi
opere che nessun altro aveva fatto, sarebbero stati liberi dei loro
peccati, mentre adesso non hanno più scusa alcuna. L'opera del mio Padre
è la misericordia. Tutto ciò che egli fa, lo faccio anch'io perché sono
nel Padre e il Padre è in me; così pure lo Spirito santo che procede dal
Padre mio, che riceve da me e mi glorifica, come spiegai altre
volte". Io
domandai al Signore: "Come posso conoscere, mio Signore, ciò che tu
mi hai esposto con parabole? Non mi hai ammaestrato chiaramente sicché
io, tuo servo, ne possa gioire, io peccatore e tutti quanti verranno dopo
di me. Tu mi hai detto: "Come il sole e la pioggia, così è la mia
clemenza". C'è chi vorrebbe ciò sulla terra; ma quando la pioggia
discenderà alcuni entreranno in grotte, altri entreranno in fosse
profonde, altri entreranno negli abissi del mare, altri saliranno al terzo
piano. Come potranno essere raggiunti dal sole e dalla pioggia, se entrano
nelle profondità? Ammaestrami chiaramente affinché io gioisca
chiaramente". [25]
Il Signore mi rispose e mi disse: "Siccome mi hai detto:
"Insegnami questo!", ti farò una rivelazione. Bisogna però che
tu non l'esponga ai peccatori, affinché non pecchino facendo assegnamento
sulla misericordia. Come il sole, al suo sorgere, non divide la sua luce,
ma illumina tutti gli esseri che sono sotto il cielo, allorché fa
splendere su di noi lo splendore del giorno (chi mai non desidera vedere
la luce del sole o chi è colui che odia la pioggia che discende dal
cielo?), così è della misericordia. L'ultimo
nemico Il
diavolo sarà distrutto, come dice Paolo, tuo fratello. L'ultimo nemico
che il Signore distruggerà sarà la morte, cioè il diavolo. Egli dice:
"Tutto si prostrerà ai suoi piedi. In quel giorno anche lo stesso
Figlio si prostrerà davanti a colui che gli ha assoggettato tutto,
affinché il Signore sia tutto in tutti". Ascolta: il mio esposto a
tuo fratello è profondo. Il mio Spirito, infatti, gli diede la
spiegazione di quest'ultimo mortale, di questo bugiardo, di questo figlio
della perdizione, che dirà: "Io sono il Cristo" per far
traviare tutti gli uomini. Quanti rifiuteranno di credere in lui, saranno
tutti da lui puniti di spada; vi saranno perciò molti martiri. Dopo
l'eccidio dei martiri, il Signore manderà sulla terra numerosi e perversi
spiriti di demoni, che non albergheranno soltanto nei corpi né
albergheranno soltanto nelle anime, ma mangeranno, gioiranno e porteranno
a compimento la perdita di tutte le creature che sulla terra sono dotate
di corpo. Il loro re si chiamerà Gag. Quelli che egli avrà imprigionato,
fino alla mia discesa, saranno posti sotto la mia volontà. Ma lui pure
sarà distrutto con la morte. La
parusia In
seguito verrò io nella mia gloria e nella mia regalità, con tutti i miei
santi. Alla mia parola, i morti risusciteranno. Al mio ordine, giusti e
peccatori saranno separati. I miei eletti saranno dotati di ali e portati
sul mio stesso carro. [26]
Io verrò e discenderò sulla terra. A Gerusalemme, mia città, il Padre
mio porrà una corona sul mio capo. Sion verrà nella mia città e si
manifesterà in tutta la sua dignità e il suo splendore. I miei eletti,
Mosè ed Elia, si manifesteranno come li avete visti sul monte Tabor,
quando si intrattenevano con me. Tutti
i giusti si porranno alla destra del Padre mio, tutti i miei eletti si
porranno alla destra del Padre mio. Il mio trono sarà in un fiume di
fuoco, che scorrerà davanti a me; mi avvolgeranno lampi infuocati; alla
sinistra della mia maestà, migliaia e miriadi di esseri viventi mi
circonderanno, all'esterno e all'interno di Gerusalemme, spingendosi l'un
l'altro a motivo della mia gloria e del terrore della mia maestà. In
un istante, i peccatori saranno trafitti; il loro cuore sarà spezzato:
frecce dolorose piene di fuoco cocente trafiggeranno il cuore dei
peccatori. Le loro grida saranno così angosciate da far tremare il cuore
degli angeli e dei giusti. Angeli splendenti tortureranno i peccatori
duramente e senza pietà. Sulla terra, infatti, i peccatori corruppero la
loro via allontanandosi da me. Quando saranno colpiti dal crudele
supplizio, grideranno da morire". Pietro
è consolato Gridando
e piangendo, risposi allora al mio Signore: "Signore mio, temo questa
seconda morte che colpirà i peccatori". Egli mi guardò e rispose:
"Ascolta e sii paziente fino a quando non avrai trovato il
significato di quanto ti ho esposto. Non sei tu che ammaestri i peccatori
meglio di me, giacché è appunto a causa dei peccatori che fui crocifisso
per intercedere per essi presso il Padre mio". Allora io tacqui. Se
tu non fossi triste... [27]_
"Ti esporrò quanto mi hai domandato. Presta attenzione all'argomento
dell'esposizione che mi hai domandato. Comprendilo da solo, meditalo,
scrutalo. Io non esposi nulla di simile ad altri, né agli angeli, né ai
giusti, né ai martiri, né ai profeti.
Nessuno conosce quest'esposizione, ad eccezione del Padre mio. Io, Pietro,
ti ho rivelato questo mistero, ma tu non rivelarlo ad altri uomini, ad
eccezione dei saggi e dei sapienti. Mettilo nascosto in una cassetta
affinché gli insensati non lo vedano e non dicano: "Nell'ultimo
giorno il Signore avrà pietà di noi". Peccheranno verso il prossimo
con omicidi, latrocini, fornicazioni, inganni, orgoglio, iattanza, collera
e insulti; peccheranno inoltre contro di me prestando culto agli idoli,
non osservando la domenica, non osservando i miei comandamenti,
spergiurando e trasgredendo la mia volontà. Se i peccatori fanno questo,
veglia su te stesso: non bisogna che tu riveli loro questo mistero,
acciocché gli insensati non pecchino, dicendo: "Il Signore avrà
pietà di noi". Il
Padre mio è veramente misericordiosissimo. Ma anch'io sono misericordioso
giacché quanto è di mio Padre è mio, e quanto è mio è di mio Padre. Quando
i peccatori, dopo avere creduto in me, supplicheranno il Padre mio,
anch'io supplicherò il Padre mio con essi, implorando per loro il mio
Padre, e dicendo: "Abbi pietà di loro giacché io mi sono rivestito
della loro carne. Essi hanno mangiato il mio corpo e bevuto il mio sangue.
Io ho portato le loro sofferenze e ho preso i loro malanni. Per essi sono
stato crocifisso, allo scopo di salvare i peccatori, che credono in
me". [28]
Allorché i peccatori vedranno ch'io intercedo per essi presso il Padre
mio, essi a loro volta supplicheranno me. Supplicherò per loro il Padre
mio. Essi non vedranno nessuno ad eccezione di me, che mi sono rivestito
della loro carne; ma io vedrò il Padre mio giacché sono con il Padre mio
nella divinità: io stesso, infatti, procedetti dalla sua natura e dal suo
amore, per sua volontà, per compiere il suo beneplacito. Per tale motivo
il mio Padre darà a tutti loro la vita, la gloria e il regno, che non
avranno mai fine. Il
suo tribunale non sarà diviso, la sua corona sarà meravigliosa e
splendente, la gloria della divinità sarà nobilmente stupenda. Io siederò
in tribunale preparando per te e per i tuoi fratelli dodici troni.
Giudicherete le dodici tribù d'Israele. Io sono venuto per coloro che
credettero in me; ed è ancora per coloro che credettero in me che, sulla
loro parola, avrò pietà degli uomini. Passerete subito nella gloria e
andrete immediatamente nella vita eterna, donde non si esce mai più. Il
segreto Ed
ora, non rivelare questo mistero a coloro che a esso non possono reggere,
affinché non pecchino contro il loro prossimo. Le loro azioni, infatti,
saranno cattive: si schiereranno l'un contro l'altro, e quando udranno
parlare delle fiamme di fuoco punitive si uccideranno l'un l'altro e si
faranno ingiustizie. Quando questi peccatori udranno ciò, sicuri di
trovare misericordia, dopo quei peccati nessun peccatore, che avrà udito
e compreso, praticherà il bene e si pentirà. E' per questo che ti ho
interdetto di parlarne e ti dissi che non bisogna che i peccatori lo
sappiano e vi pensino: affinché non pecchino contro il loro prossimo. Se
tu non avessi pianto e gridato, io non te ne avrei parlato; te l'ho
manifestato affinché non ti venga meno la speranza. Però inizia tu
stesso a offrire ai peccatori la penitenza. Esortali affinché il castigo
tra le fiamme susciti in essi paura, e compiano la giustizia, non si
facciano reciproche ingiustizie, peccando contro il prossimo affinché non
pratichino la violenza contro la vedova e l'orfano nella loro indigenza. Vaso
infranto e ricomposto [29]
A proposito della nostra misericordia ascolta quanto ti dirò e ne sarai
convinto. Una donna vuol pulire un vaso d'argilla, un vasaio vuol rifinire
un vaso che lui stesso ha fatto. Mentre lo rifinisce rivestendolo
d'argilla, il vasaio rompe il vaso. L'aveva destinato alla gloria,
intendeva farne un bel lavoro d'argilla; nella sua intenzione voleva che
fosse puro e immacolato, senza rotture e fessure; pensava e diceva che
sarebbe diventato un vaso per l'olio, un vaso per il vino o un vaso per il
miele. Aveva eseguito il rifinimento con l'intenzione di terminare la sua
opera. Ma quando lo rifinisce, quando si rompe o si incrina, non può,
forse, farlo ritornare in argilla? L'impasta, la frantuma e ricomincia a
plasmarla. David
e la misericordia divina Così
il Signore ha creato il tuo padre Adamo per la gloria della sua opera. Ma
dopo la prevaricazione, lo fece ritornare nuovamente nel fango. Dopo
averlo abbellito, il Signore l'annienterà per la seconda volta nella
morte? No, certo! Poiché grande è la misericordia del Signore verso gli
uomini, come disse David allorché conobbe la misericordia del suo Dio:
"La tua misericordia è grande nei cieli, la tua giustizia giunge
fino alle nubi". Vedi, osserva quanto questo detto sia nobile e
sublime! Considera le dimensioni e le proporzioni dell'altezza del cielo.
La sua giustizia s'innalza fino alle nubi: vuol dire che il giudizio del
Signore è giusto. Dice,
inoltre: "La destra del Signore ha compiuto cose grandiose, la destra
del Signore mi ha innalzato: non morirò, ma vivrò. Il Signore mi ha
castigato severamente, ma non mi ha consegnato alla morte". Non
intendere questo detto come se si riferisse a me; si riferisce a Adamo, in
quanto Adamo è nostro padre. Quando David ti dice: "Il Signore mi ha
castigato severamente" si riferisce alla scacciata di Adamo dal
paradiso, e all'uscita della sua anima dal suo corpo. [30]
Tutte le parole del profeta David sono piene di mistero. "Ma non mi
ha consegnato alla morte", cioè allo sheol. Quelli che discendono
nello sheol sono il diavolo e i suoi demoni, che non credono nel Figlio
del Signore. Mentre quelli che credono in lui non vedranno tutti i
castighi del fuoco. Hanno ricevuto il corpo e il sangue di Cristo e sono
divenuti suoi figli, suoi fratelli ed eredi del suo regno. Dice
ancora David: "Ti ringrazio, Signore, poiché mi hai protetto e non
hai fatto ridere su di me i miei nemici". Chi sono? I figli di Adamo?
Non sono, invece, il diavolo e i suoi demoni che vogliono far traviare
l'uomo per farlo desistere dalla sua fede? "Tu m'hai salvato da
coloro che discendono nella fossa". Non si tratta, forse, del diavolo
e dei suoi demoni? David,
inoltre, disse: "Cantate il Signore, voi giusti. Inchinatevi alla
memoria della sua santità, poiché il castigo viene dalla sua collera, ma
la vita dalla sua volontà". Il castigo è la morte e la tomba, ma la
vita è la risurrezione dalla tomba e la gioia per tutti i secoli.
Conoscenza
e silenzio Conosci,
Pietro, questo mistero per credere che il Signore è clemente verso quanti
avranno creduto. Coloro che avranno ricevuto il mio corpo e il mio sangue
non discenderanno una seconda volta nello sheol non avendo accondisceso al
diavolo e ai suoi demoni. Conosci questo mistero glorioso? Hai dei dubbi
in cuor tuo? Non credi a quanto ti ho esposto?". Risposi
al Signore e gli dissi: "Veramente mi hai esposto e interpretato
accuratamente le parole del profeta David, dalle quali si vede che la
misericordia del Signore è grande, tanto ch'io desidero interrogarti
ancora a proposito dei peccatori come me. Il
cuore, infatti, mi brucia in seno quando medito sul fatto che dopo la
risurrezione dei morti, vi sarà per i peccatori una seconda morte e la
discesa nello sheol. Spiegami dunque questa parola: crederò e non avrò
più dubbi". [31]
Il Signore mi rispose e disse: "Soprattutto non ti dimenticare di non
esporre queste parole a chiunque tu incontrerai. Restino invece celate,
affinché i peccatori non si facciano reciprocamente delle ingiustizie, e
non dicano: "Speriamo di essere salvati", e affinché non
facciano del male verso il loro prossimo dicendo che i loro peccati
saranno loro perdonati. Tu hai pianto e gridato, tu mi hai tormentato
parecchio allorché con le tue lacrime mi hai bagnato i piedi, mi hai
tormentato molto con le tue domande e con le tue suppliche. Con una
dimostrazione chiara ti ho esposto questo mistero. Non rivelarlo ad
alcuno, eccetto che a persone superiori, dotate di saggezza. Questa
esposizione è, infatti, un mistero nascosto. Credenti
e demoni Coloro
che avranno creduto in me erediteranno la vita eterna, ognuno secondo il
proprio grado: i patriarchi si siederanno sul trono dei cherubini, gli
arcivescovi sul trono dei serafini, i vescovi sul trono delle virtù, gli
arcipreti sul trono delle dominazioni, i preti sul trono delle potestà, i
lettori sul trono degli arcangeli, i re e i prìncipi sui troni di Enoc,
di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Ognuno sarà nel suo grado. Vi saranno
molte dimore. Il Signore costituirà un gregge di angeli e di uomini, che
glorificheranno il suo santo nome nell'assemblea degli spirituali. Al
cospetto degli angeli, Cristo verrà con la sua gloria. I morti
risusciteranno e, come dice la Scrittura, "Gli ultimi saranno i
primi". I primi saranno quelli che precederanno Cristo: saranno
rapiti sulle nubi fino all'etere, saranno portati sulle ali del vento. [32]
I cieli e la terra saranno incandescenti, non vi sarà più né sole né
luna, non vi sarà più né inverno né estate. Tutto sarà come era una
volta prima che gli esseri fossero creati. I
figli di Adamo che risorgeranno, andranno nella vita eterna: prenderanno
il posto e il trono del diavolo. Tutti i figli di Adamo diverranno
eserciti di angeli in luogo degli eserciti del diavolo. Il
Signore racchiuderà i demoni in una spaventosa Geenna, insieme al loro
capo, il diavolo, e tutti gli esseri della loro dimora, ognuno secondo la
sua tribù, saranno racchiusi nelle profondità dello sheol. I demoni
furono, infatti, i nemici di Adamo e vollero farlo discendere nella stessa
loro morte, nello sheol, per ridurre in cenere il gregge degli uomini.
Dopo che il gregge degli angeli cattivi sarà divenuto cenere, il Signore
sarà il solo Signore e il suo nome sarà l'unico nome. Egli regnerà per
i secoli dei secoli, e il suo regno non avrà fine". Pietro
a Clemente "Ma
ora ascolta, mio figlio Clemente. Tutto ciò che il Signore mi ha esposto,
io te l'ho rivelato. Non rivelarlo agli uomini insensati che non lo
possono reggere, che ne ignorano la spiegazione. Ed infatti, è un mistero
nascosto". Io
risposi: "Per coloro che comprenderanno questa esposizione, io
scriverò le tue parole sugli eventi del mondo, come tu le hai udite dal
Salvatore del mondo". Pietro riprese: "In secondo luogo, ti ho
istruito a proposito della divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito
santo. In terzo luogo, ti ho spiegato il pentimento di coloro che hanno
peccato, ma poi si pentirono e non vollero più peccare contro il loro
prossimo. In quarto luogo, ti ho insegnato come Cristo esaudì la mia
domanda, allorché lo pregai di aprire la mia intelligenza [33]
Noi, infatti, eravamo come bambini, che non conoscono il bene e il male,
prima che ci fosse mandato il Paraclito. Ma allorché il Paraclito, e cioè
lo Spirito santo, fu mandato nella cognizione delle nostre intelligenze,
abbiamo conosciuto tutto ciò che accadrà al cielo e alla terra, giacché
il Signore ci ha impartito lo Spirito della vita. Siamo divenuti figli del
Signore. Abbiamo imparato che il nostro Padre celeste ci ama enormemente,
ed è lui che ci ha impartito lo Spirito della vita e della vera
conoscenza, lo Spirito della conoscenza e dell'intelligenza del Signore.
Quanto al Verbo disceso dall'alto, noi abbiamo partecipato alla sua carne
e al suo sangue, per potere divenire suoi figli e fratelli. Quanta
sarà la gloria che ci sarà donata presso il Signore, se non respingiamo
la nostra salvezza, se conosciamo la nostra dimora e la nostra gloria! Non
dimenticheremo la speranza della ricompensa, e non siamo come un bimbo che
chiede al padre un uccellino: avutolo in mano, se ne rallegra, ma quando,
poco appresso, l'uccello gli sfugge dalla mano, si meraviglia di non
averlo potuto conservare. Noi
dunque seguiamo la giustizia senza abbandonarla, per ottenere la
ricompensa che ci è serbata nei cieli, per dimorare nell'assemblea dei
santi e degli esseri celesti che glorificano il Signore e si mantengono
fedeli ai suoi consigli per poter entrare nella sua città. Custodisci
questo mistero. Ponilo in un recipiente, in una scatola, affinché non
vedano gli uomini insensati e non possano dire: "Siccome questa è la
nostra speranza, facciamo il male per trovare il bene, poiché nell'ultimo
giorno il Signore ha serbato per noi la misericordia", affinché non
commettano iniquità contro il loro prossimo, non uccidano, non commettano
adulterio, non diventino testimoni falsi Altrimenti tutte le azioni
saranno cattive e cesseranno le opere buone. Ma
la misericordia del Signore verso gli uomini sarà grande. A proposito
dell'omicidio...". Festività
annuali Secondo
la legge della Chiesa, la festa della natività di Cristo sia celebrata
nel nono mese, in shuaiak, cioè il 25 tahshash, secondo il computo
ebraico, ma nel quarto mese, cioè il 29 tahshash, secondo il computo
egiziano. [34]
Secondo la legge della Chiesa celebrate la festa del Battesimo il decimo
mese, cioè il 7 tobi (ter), secondo il computo ebraico, ma il quinto
mese, cioè l'11 ter, secondo il computo egiziano. Secondo
la legge della Chiesa, sia in magabit, che in mijazja, celebrate la festa
dell'ascensione di Cristo verso il Padre, nella sua gloria. Secondo
la legge della Chiesa, al termine di cinquanta giorni celebrate la festa
della discesa dello Spirito santo sugli apostoli. Celebrate
una festa nel settimo giorno dopo la Pentecoste. Dopo, digiunate, figli
della Chiesa! Si
osservi il riposo nella circoncisione del Signore nostro, nel mese di
tobi, cioè di ter, il 7 del quinto mese, secondo il computo egiziano. Si
osservi il riposo nella festa di Simeone, l'11 dell'undicesimo mese
secondo il computo ebraico, ma il sesto mese, cioè il 28 di jakatit. Si
osservi il riposo nella ricorrenza dell'annunzio dell'angelo a Maria, il
29 del mese di magabit, cioè fimenot secondo il computo ebraico, ma il 29
del settimo mese, cioè di magabit, secondo il computo egiziano. Si
osservi il riposo nel venerdì, per la passione di nostro Signore. Si
mantenga la tristezza giacché nostro Signore fu crocifisso, ma anche la
gioia giacché nostro Signore è venuto a salvarci. Celebrate
una festa nel settimo giorno dopo la passione. Si
osservi il riposo il 7 del quinto mese, cioè nel mese di misher, secondo
il computo ebraico, ma il 13 di nahase, secondo il computo egiziano, a
ricordo del cambiamento del volto di Cristo sul monte Tabor. Si
osservi il riposo nelle feste dei martiri, dei discepoli e degli apostoli
di nostro Signore, in ogni ricorrenza della loro morte. Si
osservi il riposo nella festa di Stefano, il 15 del mese di maskaram. Si
osservi il riposo nella festa dei quaranta soldati, il 13 del mese di
magabit. Nel
primo di genbot, si osservi il riposo nella nascita di nostra signora
Maria. [35]
Si osservi il riposo il 21 del mese di sane. Si
osservi il riposo il 17 del mese di nahase. Si
osservi il riposo il 21 del mese di ter. Si
osservi il riposo il 12 del mese di hedar, nella festa di Michele, e il 12
del mese di sane. Si
osservi il riposo il 12 del mese di nahase. Si
osservi il riposo nella festa dei quattro animali, l'8 di hedar. Si
osservi il riposo nella festa dei sacerdoti celesti, il 24 di hedar. Si
osservi il riposo nella festa delle nove suppliche. Celebrate
i due giorni di sabato e domenica esattamente come fu istituito dai nostri
padri. L'hanno insegnato Pietro e Paolo e l'hanno ordinato a tutti i figli
della Chiesa: nella settimana vi siano due giorni di festa, il giorno del
sabato e il giorno di domenica. Non si faccia alcuna opera. Chiunque non
seguirà questa norma, morirà. Quando la violerà, sia perso. Abbiamo
ordinato queste prescrizioni per fare ascoltare le Scritture e per la
liturgia della Chiesa. Custodite quanto vi ho esposto. Conclusione "Questo
esposto sia celato a coloro che non intendono, affinché non diventino
peccatori e non siano deviati dalla speranza della misericordia di Dio.
Non rivelarlo se non ai patriarchi, ai preti, a coloro che hanno
intendimento e intelligenza, a coloro che scrutano le Scritture nascoste e
le palesi, le segrete e le velate. Non
esporre quanto tu hai trovato. Nascondilo, legalo in una scatola, affinché
gli uomini insensati non vedano ciò che ti ho esposto e non vedano ciò
su cui mi hai interrogato, e come io abbia risposto a quanto mi hai
domandato". Nostro
Signore Cristo ha parlato a Pietro, suo discepolo; Pietro l'ha rivelato al
suo discepolo Clemente. Gli ha insegnato l'esposizione del mistero,
raccomandandogli di non rivelarla, ma di intimorire i peccatori per opera
dei castighi delle fiamme di fuoco, affinché si pentano dei loro peccati. [36]
"Ascolta, mio figlio Clemente! Io ti ho detto la verità. Gloria
all'Amico degli uomini, per i secoli dei secoli! Così sia". 2.
Recensione greca del frammento di Akhmim [1]
Molti di loro saranno falsi profeti, e insegneranno diverse vie e dottrine
di perdizione. [2]
Ed essi diverranno figli di perdizione. [3]
Dopo, Dio verrà ai miei fedeli che hanno fame e sete, che sono afflitti e
temprano le loro anime in questa vita, e giudicherà i figli dell'iniquità. [4]
Il Signore aggiunge ancora: "Andiamo al monte a pregare!". [5]
Andando con lui, noi dodici discepoli gli domandammo di mostrarci uno dei
nostri fratelli giusti partiti da questo mondo, affinché potessimo vedere
qual era la loro forma umana, ne fossimo incoraggiati e potessimo così
dare coraggio a quanti ci avrebbero ascoltato. [6]
Mentre pregavamo, due uomini apparvero improvvisamente davanti al Signore,
ed eravamo incapaci di fissare gli occhi su di loro. [7]
Dal loro volto emanava come un raggio di sole, e il loro abbigliamento era
così splendente che occhio umano non vide mai l'eguale. Infatti non v'è
bocca capace a descrivere, né cuore a comprendere la gloria che li
rivestiva, e la bellezza del loro aspetto. [8]
Quando li vedemmo ne fummo stupiti poiché il loro corpo era più bianco
della neve e più rosso di qualsiasi rosa. [9]
Il loro rossore era misto al biancore: in una parola, io sono incapace di
descrivere la loro bellezza. [10]
La loro capigliatura era ricciuta e fiorente, si adattava elegantemente al
loro aspetto e alle loro spalle come una ghirlanda intrecciata con spighe
di nardo e varie qualità di fiori, o come un arcobaleno nel cielo: tale
era la loro grazia. [11]
Alla vista della loro bellezza restammo stupiti, giacché l'apparizione
era stata improvvisa. [12]
Io mi avvicinai al Signore e gli domandai: "Chi sono costoro?". [13]
Egli mi rispose: "Questi sono i nostri fratelli giusti dei quali
avete desiderato di vedere l'apparizione". [14]
Gli domandai: "E dove sono tutti i giusti? O come è il mondo ove si
trovano in possesso di questa gloria?". [15]
Il Signore mi mostrò una regione molto vasta, fuori di questo mondo, di
straordinario splendore e luminosità: l'aria di quel luogo era illuminata
dai raggi del sole, la terra produceva spontaneamente fiori che non
appassiscono mai, era ricca di spezie e di piante, con una splendida e
incorruttibile fioritura, cariche di un frutto benedetto. [16]
Il profumo dei fiori era così grande che l'odore giungeva fino a noi. [17]
Gli abitatori di quel luogo indossavano l'abito di angeli splendenti: il
loro abito era come il loro paese. [18]
Angeli correvano tutt'intorno a loro. [19]
La gloria di quanti abitavano là era uguale per tutti, e a una voce
lodavano il Signore Dio, pieni di gioia in quel luogo. [20]
Il Signore ci disse: "Questo è il luogo dei vostri capi, gli uomini
giusti". [21]
Vidi pure un altro luogo, molto squallido, al di là di quello: era un
luogo di punizione: i puniti e gli angeli che li punivano avevano l'abito
oscuro, conforme all'aria del luogo. [22]
Alcuni erano là appesi per la lingua: costoro erano quelli che avevano
bestemmiato la via della rettitudine; sotto di loro c'era un fuoco
fiammeggiante che li tormentava. [23]
C'era un lago grande pieno di fango fiammeggiante: qui v'erano uomini che
s'erano allontanati dalla rettitudine; erano sorvegliati dagli angeli
tormentatori. [24]
Altri Ä erano donne Ä stavano appesi per i capelli al di sopra di quel
fango ribollente: erano quelle che s'erano abbellite per l'adulterio. Gli
uomini che s'erano uniti a esse nella contaminazione dell'adulterio erano
appesi per i piedi, le loro teste erano immerse nel fango e dicevano:
"Non credevamo che saremmo giunti in questo luogo". [25]
Vidi gli assassini e i loro complici in un luogo angusto pieno di ogni
cattivo essere strisciante, morsi da queste bestie, e si torcevano in
questo tormento; su di loro c'erano vermi come nubi tenebrose. Le anime di
quelli che erano stati assassinati si trovavano là, guardavano il
tormento di questi assassini e dicevano: "Giusto è il tuo giudizio,
Dio!". [26]
Presso quel luogo, vidi un altro luogo angusto dove scorreva lo scarico e
il tanfo di quelli che erano nei tormenti, formando quasi un lago. Quivi
si trovavano donne immerse fino al collo in quel liquido; di fronte ad
esse v'erano molti fanciulli, nati fuori del tempo stabilito, e gridavano;
da essi partivano raggi di fuoco che colpivano gli occhi delle donne:
queste sono quelle che concepirono fuori dal matrimonio e praticarono
l'aborto. [27]
Altri uomini e donne erano arsi fino alla metà del corpo, gettati giù in
un luogo oscuro e flagellati da spiriti maligni, mentre le loro viscere
venivano divorate senza posa dai vermi: costoro sono quelli che
perseguitarono i giusti e li tradirono. [28]
Presso di loro v'erano donne e uomini che si mordevano le labbra, tra i
tormenti, e un ferro ardente sui loro occhi: costoro sono quelli che
bestemmiarono e parlarono male della via della rettitudine. [29]
Di fronte a questi c'erano ancora altri uomini e donne che si mordevano la
lingua e avevano fiamme ardenti nella loro bocca: costoro sono i falsi
testimoni. [30]
In un altro luogo v'erano selci infuocate, acute più delle spade e di
qualsiasi ferro acuminato; gli uomini e le donne erano vestiti di sporchi
cenci e si arrotolavano in essi tra i tormenti: costoro sono quelli che
furono ricchi, confidarono nelle loro ricchezze e non ebbero pietà degli
orfani e delle vedove, e trascurarono i comandamenti di Dio. [31]
In un altro grande luogo pieno di ogni sozzura, di sangue e di fango
bollente, v'erano uomini e donne immersi fino alle ginocchia: costoro sono
quelli che prestarono denaro e pretesero usura su usura. [32]
Altri uomini e donne venivano gettati da una grande roccia e cadevano in
fondo; poi erano, dai loro custodi, costretti a risalire sulla roccia
donde venivano gettati giù fino in fondo, e il loro tormento non aveva
requie: costoro sono quelli che macchiarono il loro corpo comportandosi
come donne, e le donne che erano con essi sono quelle che giacquero l'una
con l'altra come uomo e donna. [33]
Vicino a quella roccia v'era un luogo pieno di abbondante fuoco; là si
trovavano gli uomini che con le proprie mani si fecero immagini in luogo
di Dio: avevano bastoni di fuoco e si percuotevano reciprocamente senza
arrestare questo genere di tormenti... [34]
E presso di loro c'erano ancora uomini e donne che bruciavano, si
arrotolavano ed erano arrostiti come in una padella: costoro sono quelli
che abbandonarono la via di Dio. 3.
Oracoli sibillini cristiani * (libro
III, 187Ä338) [187]
Allora il Tesbite discenderà dal cielo in terra, montando sul carro
celeste e darà tre segni agli uomini, che abitano sulla terra, i segni
della vita che sta per finire. [190] Guai a tutte quelle che in quel
giorno saranno incinte, guai alle madri che avranno al seno bambini
lattanti, guai anche a quelle che viaggiano verso il lago sulle onde del
mare! Guai agli infelici, guai a quelli che vedranno quel triste giorno! Una
densa caligine, infatti, avvolgerà l'infinito orbe terrestre, [195]
dall'Oriente all'Occidente, dal Meridione al Settentrione. Un fiume di
fuoco impetuoso scorrerà giù dal cielo distruggendo il magnifico creato:
la terra arida e il mare, il grande oceano e il tetro mare, i laghi, i
fiumi, le sorgenti, l'implacabile ade [200] e la volta celeste. La luna e
il sole splendente si infrangeranno insieme e tutto sarà deserto e
solitudine: le stelle, infatti, cadranno dal cielo nell'oceano. Gli uomini
viventi strideranno i denti, senza eccezione, bruciando nel fiume pieno di
zolfo, dalla violenza del fuoco [205] nell'ardente pianura: e le ceneri
copriranno ogni cosa. Ogni elemento del mondo sarà distrutto, aria,
terra, mare, luce, cielo, giorno e notte. L'aria non sarà solcata da
volatili senza numero d'ogni specie, non guizzeranno più tra i flutti le
schiere dei pesci. [210] Nessuna nave da carico dondolerà più sulle
onde, più non areranno la terra i buoi che tiran dritto l'aratro. Cesserà
il fruscio degli alberi agitati dai venti. Ma egli fonderà tutte le cose
in una sola purificandole. Quando
gli immortali messaggeri del Dio eterno, [215]
Barachiel, Ramiel, Uriel, Samiel, e Azael, che
conoscono bene tutte le azioni cattive di ogni uomo, condurranno
fuori dell'oscurità nebbiosa tutte le anime per
il giudizio davanti al tribunale del grande eterno
Dio e Signore, l'unico che non tramonterà mai, [220]
egli, sovrano di tutto, egli, giudice degli uomini, allora
il Celeste, anima, alito e voce elargirà agli avvolti nella notte. Le
ossa saranno riunite con tutte le loro giunture, carne
e tendini tutti, vene e pelle, la
quale sarà ricoperta di capelli come prima. [225]
I corpi degli abitanti del sottoterra, in un unico giorno saranno
mossi e sorgeranno, uniti insieme. Inesorabili,
indivisibili e inflessibili sono
le mostruose chiusure dell'Ade, porte tutte di piombo. Ma
Uriel, inviato gagliardo, le spezza e apre [230]
e conduce al giudizio di Dio tutte le immagini piene di dolore, quelle
immagini ombratili dei Titani d'un tempo, dei
giganti e di quelli che furono sommersi dal diluvio, e
tutti coloro che le onde del mare annienteranno nelle acque o
furono sbranati dalle bestie, dai serpenti e dagli uccelli: [235]
convocherà tutti coloro davanti al trono del giudice divino; ed
ancora tutte le immagini che il fuoco, divoratore delle carni, aveva
bruciato, egli convocherà davanti al seggio di Dio. Vinto
il destino e risuscitati i morti sul
suo celeste trono si siederà, una grande colonna [240]
innalzerà Adonai Sabaot, l'alto tonante, poi
verrà sulle nubi, eterno verso l'Eterno, Cristo
stesso in tutto il suo splendore con tutti i suoi angeli santi: siederà
alla destra del Grande e dal trono giudicherà la
vita dei pii e la condotta degli empi. [245]
Apparirà Mosè, il grande, l'amico dell'Altissimo, vestito di carne; verrà
pure il grande Abramo, ed anche Isacco e Giacobbe, Elia, Giosuè, Daniele,
Giona e Abacuc, e quanti furono uccisi dagli Ebrei. Tutti gli Ebrei che
vennero dopo Geremia davanti al trono [250] egli annienterà, e così
riceveranno degna ricompensa del loro agire ed espieranno quanto fecero
nella loro vita mortale. Poi
tutti gli uomini attraverseranno il fiume di fuoco e
la fiamma inestinguibile: tutti i giusti saranno
salvi, mentre perduti per sempre, saranno [255]
tutti quanti vissero nei peccati, fecero del male e
compirono omicidi, e anche i loro complici, i bugiardi, i
ladri, gli impostori, i crudeli distruttori di case, i
detestabili, i parassiti, gli adulteri, i detrattori, i
pessimi insolenti, i senza legge e gli idolatri; [260]
tutti quanti apostatarono dal Dio grande e immortale; tutti
i bestemmiatori, quanti perseguitarono i pii, i
fedifraghi, quelli che attentarono alla vita dei giusti, quanti
con perfidia, astuzia e doppia faccia Ä
reverendi sacerdoti e diaconi - [265]
giudicarono ingiustamente tenendo conto delle persone e della loro
ricchezza, quanti
giudicarono ingiustamente con false lingue peggiori
dei lupi e dei leopardi quanti
ostentarono arroganza senza limiti, gli usurai che
raccolsero usura su usura di casa in casa, [270]
portando a rovina orfani e vedove; quanti
alle vedove e agli orfani diedero solo il frutto di ingiusti guadagni, e
quando diedero il frutto del loro onorato lavoro, aggiunsero
contumelie; quanti i loro genitori nella vecchiaia abbandonarono
senza dar nulla; quanti ai genitori [275]
non diedero neppure il necessario per vivere; quanti
non obbedirono, ed anzi proferirono parole dure contro i
genitori; quanti ricevettero pegni, e poi lo negarono; anche i servi che
insorsero contro i loro padroni; quanti contaminarono la loro carne con
lussuria; [280]
quanti sciolsero la cintura della verginità e di nascosto si
accoppiarono; e le donne che fecero abortire il frutto del loro
seno, o
contro ogni diritto gettarono via i loro figli; stregoni
e streghe con questi, l'ira
del Dio celeste e immortale [285]
porterà affianco alla colonna, che tutt'intorno ha
un'inestinguibile fiume di fuoco. Tutti
costoro gli angeli incorruttibili del Dio immortale ed eterno con
fruste infuocate e catene di fuoco, puniranno
terribilmente dall'alto, dopo
averli legati con catene che non si strappano. [290]
Poi, verranno gettati nel terribile buio notturno del
Tartaro tra molte terribili fiere, nella
Geenna ove regna un'impenetrabile oscurità. Dopo
che tutti avranno subìto molteplici pene, quelli
il cui cuore era radicalmente perverso, una ruota di fuoco, [295]
uscendo dall'impetuoso fiume, li avvolgerà e stringerà, giacché
ogni loro intento era rivolto ad azioni stolte. Ognuno
poi si lamenterà, uno da una parte e l'altro dall'altra, del
suo miserabile destino: padri e teneri bimbi, madri
e lattanti piangenti. [300]
Non si stancheranno di piangere, ma nessuno accoglierà
il pianto e la lamentazione, che si eleveranno qua e
là. Laggiù
nel vasto e oscuro Tartaro grideranno
tra i tormenti, in luoghi impuri sconteranno tre
volte ogni malvagità compiuta da loro con cattiveria [30s]
bruciando in un ardore eterno. Tutti strideranno i denti, afflitti
da una terribile sete divorante e da fame straziante. Invocheranno
una morte benevola, ma essa li fuggirà; poiché
né la morte né la notte darà loro sollievo. Invano
invocheranno spesso Dio, che sovrasta dall'alto: [310]
non v'è dubbio che egli allora distoglierà da loro il suo volto
misericordioso. E'
ormai trascorso sette volte il limite di sette anni che, per la
conversione e la penitenza, egli concesse agli erranti per intercessione
della Vergine pura. Ma
gli altri uomini che compirono azioni giuste e buone camminando nella
rettitudine con intenzioni buone, [3 r5] da angeli saranno estratti dal
fiume di fuoco e portati nella luce e nella vita senza pene, là dove si
trova il sentiero immortale del Dio possente, e zampilla una triplice
fonte di vino, di latte e di miele. La terra uguale per tutti, da mura e
da siepi [320] non divisa, produrrà allora abbondanti frutti
spontaneamente, vita e benessere saranno comuni e indivisi. Non vi sarà
più né povero né ricco, né tiranno né schiavo, non grande né
piccolo, né re né principe, tutti gli uomini saranno uguali davanti
all'Altissimo. [325] Non si dirà più: "E notte" né
"domani"; non si parlerà più di ieri, né si conterà la
quantità dei giorni, non ci si curerà più della primavera o
dell'autunno, dell'estate o
dell'inverno, né
del matrimonio o della morte, della compra o della vendita, del
mattino o della sera: ci sarà un giorno continuo. [330]
Il sovrano ed eterno Dio darà ancora qualcosa a quei pii, quando lo
chiederanno al Dio immortale: dal fuoco violento e dal perpetuo stridore
dei denti egli concederà la salvezza. Egli farà anche questo! Li
convocherà, infatti, di nuovo, fuori del fuoco perpetuo, [335]
li collocherà altrove, inviandoli, per amore del suo po polo,
verso un'altra vita eterna e immortale nella piana della beata Alisia
dove, senza posa, s'agitano le lunghe onde del lago Acherusio dall'eterna
e insondabile profondità. Alcuni
codici aggiungono qui alcune righe esprimenti il pensiero di qualche
lettore, di data incerta, a proposito della dottrina della apocatastasi,
così cara al grande Origene: "Tutto
falso! Poiché il fuoco non cesserà mai di tormentare i dannati. Certo,
anch'io posso pregare che sia così, avendo il corpo segnato da profonde
cicatrici, causate da trasgressioni, che hanno bisogno della più grande
bontà. Ma Origene si vergogni delle sue parole bugiarde con le quali
asserisce che i tormenti avranno un termine". |