Bologna, trapiantato su una donna fegato artificiale umano

 

BOLOGNA - Un fegato artificiale contenente cellule umane trapiantato su una donna di 28 anni che aveva contratto un'epatite fulminante: è accaduto a Bologna venerdì 8, nel Policlinico Sant' Orsola. E' stato usato come  soluzione ponte in attesa di un organo; nella tarda serata, il trapianto del fegato.  Secondo quanto hanno comunicato i responsabili del centro regionale trapianti dell'Emilia-Romagna, è la prima volta che si usano cellule umane in un dispositivo del genere; prima fino ad ora venivano usate cellule di maiale.

Il dispositivo ha funzionato fino alle 20, depurando il sangue della paziente. Successivamente è cominciato l' intervento di trapianto - eseguito dal prof. Bruno Nardo e dalla sua equipe. Alle 5.30, concluso l'intervento,  la paziente è stata trasportata nel reparto di Rianimazione per il decorso postoperatorio. Il fegato è stato donato da una anziana di Faenza.

 "La signora comincia a svegliarsi e sta dando segnali molto positivi", ha comunicato la dottoressa Lorenza Ridolfi, responsabile del centro trapianti. Soddisfazione anche per la velocità con cui è stato trovato l' organo da trapiantare sulla paziente, affetta da "una malattia gravissima che non dà scampo". La donna - una dentista dell' Estonia, viaggiava insieme al marito ed era arrivata in coma all' ospedale bolognese giovedì sera. Probabilmente aveva contratto l' epatite in ambito professionale.

 Il fegato artificiale con cellule di fegato umane è stato ottenuto grazie all' attività della banca degli epatociti di Ferrara che conserva cellule tratte da organi non utilizzati. Si tratta di un dispositivo che dura alcune ore e che può essere riutilizzato anche se non a lungo.
 "Con l' importante risultato raggiunto dal centro trapianti di Bologna - ha concluso l' assessore regionale alla Sanità, Giovanni Bissoni - l' Emilia-Romagna, già capofila italiana per numero di donazioni e qualità dei trapianti eseguiti, vede arricchire la propria rete regionale di un ulteriore programma innovativo. Questo risultato è il frutto degli investimenti finalizzati degli ultimi tre anni, della grande attenzione che é stata dedicata alla qualità dei centri e dei trapianti, e ai proficui rapporti di collaborazione che - ha concluso Bissoni - sono da tempo avviati tra i diversi centri specializzati dell' Emilia-Romagna".