Il cervello adulto è notoriamente poco capace di riparare se stesso, ma
un nuovo studio sembra suggerire che in realtà tutto quello di cui ha
bisogno è una spinta per far partire il processo.
Iniezioni di fattori di crescita in topi adulti che soffrivano di danni
simili a quelli provocati da un ictus hanno dimostrato infatti di poter
stimolare la formazione di nuove cellule cerebrali. La cura ha
ripristinato alcune funzioni intellettive: la speranza, come si riferisce
sulla rivista “Cell”,
è che le cellule del cervello possano essere stimolate a riparare i danni
anche negli esseri umani.
Il team di neurobiologi dell'Università
di Tokyo, guidato da Masato Nakafuku, ha simulato l'ictus
interrompendo brevemente il flusso nelle arterie nel collo dei topi. In
seguito, per vari giorni è stata iniettata una miscela di diversi fattori
di crescita direttamente nel cervello degli animali. L'iniezione non ha
potuto far nulla per salvare le cellule morenti, ma entro un mese i topi
avevano riguadagnato il 40 per cento dei neuroni che avevano perso, più
del doppio della rigenerazione che avviene in assenza di cura. E, cosa
ancora più importante, la cura porta a un miglioramento delle prestazioni
degli animali sottoposti a un test che consiste nel trovare una
piattaforma sommersa in un labirinto di acqua.
Le nuove cellule crescono a partire dalle loro progenitrici, cellule
simili a quelle staminali in grado di dividersi per produrre neuroni.
Molti scienziati ritengono che la miglior cura possibile per i danni
cerebrali consista proprio nella stimolazione delle cellule staminali
endogene o dei progenitori dei neuroni. In questo modo verrebbe aggirato
il rigetto, principale problema che si pone nel caso dell'iniezione di
cellule staminali nei pazienti.
Ricerca
di
Alessandro D’Angelo
dalla rivista
“Le Scienze”A.