Con il fumo, capelli bianchi e a rischio caduta

Di Vito Palumbo, Italiasalute.it

Le sigarette fanno male anche alla bellezza, in particolare quella dei capelli oltre che della pelle. A causa di mutazioni nel Dna delle cellule che producono i capelli e che si trovano nei follicoli dei capelli, non riescono pių a 'respirare' come dovuto. Inoltre i livelli di sostanze anti-ossidanti che sono in grado di mantenere giovani le cellule risultano pių bassi.
Da qui deriva l''imbiancamento' prematuro dei capelli e la loro maggiore debolezza rendendoli piu' a 'rischio di caduta'. La scoperta č stata fatta da ricercatori di Taiwan che, in uno studio pubblicato sulla rivista 'Environmental and Molecular Mutagenesis', hanno rilevato come il fumo di sigaretta muti il Dna dei mitocondri, che permettono la 'respirazione' cellulare dei follicoli piliferi.
Yau-Huei Wei, biochimico della National Yang-Ming University (Taipei), ha confrontato 22 fumatori, che avevano uno 'smoking index' superiore a 5, con 40 uomini non fumatori. Lo smoking index si calcola moltiplicando le sigarette fumate in un giorno per gli anni in cui si e' fumato e si divide per 20 (per chi fuma da 10 anni, lo 'smoking index' uguale a 5 indica che fuma 10 sigarette al giorno). Le analisi hanno rivelato, subito, che i livelli ematici di diverse sostanze anti-ossidanti che contrastano l'invecchiamento cellulare, come le vitamine C ed E, e gli enzimi glutatione S-transferasi (GST) e la glutatione perossidasi erano significativamente piu' bassi nei fumatori. Inoltre, l'analisi del Dna delle cellule follicolari mostrava che, nei fumatori, il Dna mitocondriale era spesso 'spezzettato' perche' si erano verificate delle mutazioni che avevano 'cancellato' interi pezzi di Dna.
Secondo i ricercatori, queste mutazioni dovute al fumo, impediscono alle cellule dei follicoli di respirare e produrre energia. Di conseguenza, i capelli si indeboliscono, tendendo a 'scolorire' e a cadere piu' facilmente. Tuttavia, suggeriscono che se si riuscisse ad aumentare l'attivita' della GST si riuscirebbe a proteggere il Dna mitocondriale e, quindi, si eviterebbero danni ai capelli, senza bisogno di abbandonare 'le bionde'.