Elevati livelli plasmatici di urato predicono la morte cardiaca dopo ictus
La misurazione dei
livelli plasmatici di urato dopo circa 1 anno da un ictus permette di
stratificare il rischio di morte cardiaca.
La ricerca č stata eseguita presso l'University of Dundee in Gran Bretagna.
I livelli plasmatici di urato sono stati misurati in 354 pazienti sopravvissuti
ad un ictus.
Nel corso di un periodo di osservazione di 2,8 anni, 47 pazienti sono morti e 19
per cause cardiache.
E' stato osservato che i livelli di urato superiori a 0,31 mmol/l erano
associati ad un aumento superiore di 3 volte del rischio relativo di morte per
cause cardiache.
Nei pazienti che non assumevano i diuretici un aumento dei livelli di urato ha
comportato un aumento di 12 volte del rischio relativo di morte cardiaca.
Secondo gli Autori l'urato puņ essere un marker per identificare i pazienti che
potrebbero essere ad alto rischio di morte cardiaca. ( Xagena_2002 )