I N T E RA Z I O N E      L U N A      S O L E

 

Le tradizioni del giudaismo ortodosso e del cristianesimo hanno cercato di dare poca
 importanza alla luna come se questa  fosse la fonte di mancanza di fede nelle religioni stesse.

Interessante è riportare quanto  asseriva lo scrittore ecclesiastico Origene (185 – 254 d.C.) che, rispondendo al filosofo romano Celso,  celebre per la sua  polemica antiecclesiastica,  nel suo
testo: ”Contra Celsum” , afferma Che il Sole, la Luna e le Stelle sono: “gli  ARALDI di Dio”;
 dei  “MESSAGGERI CELESTI”.                            

Mentre lo scrittore Alessandro Neckam (1157-1217),  dalla sua maggiore opera  De Naturis
Rerum, (grande composizione scientifica in prosa dove trattano i problemi dell’universo,
dell’uomo e dei regni della natura), esprime anche lui spunti polemici e aneddoti storici
fra i quali asserisce che la “Luna” è  Dono dello Spirito Santo poiché porta  con sé
“Timor Dei” il “Timore di Dio”.

         Da quanto asserisce Sant’Ambrogio, vescovo di Milano dal 374 al 397, ci può veramente
 meravigliare leggendo la sua opera: “Exameron,VI, 8,32 dove il santo riporta:

“Sei  davvero benedetta tu, o Luna, che sei stata considerata degna di tanto onore poiché
 la Luna ci ha manifestato il mistero di Cristo”.

         Teofilo di Antochia, coltissimo, scrittore di tre volumi  “Ad Autolicum” (testo
 contenente un’apologia del cristianesimo riguardo alle questioni tanto dibattute sul
paganesimo) scrive: “Tali luci il Sole  e la Luna, realizzano e rivelano  molto mistero.

         Nella teologia ortodossa occidentale  è presente il  riconoscimento del “MISTERIUM
 LUNAE” come asserisce dai suoi scritti Hogo Rahner (  1          ) il quale nella penultima
 sezione del saggio…..chiarisce questo aspetto cercando di  mostrare la differenza
 fra le formulazioni pagane e quelle cristiane che potrebbero dare origine a psicologie
 alquanto diverse .

 

         La teologia ufficiale della Chiesa Cattolica in merito al simbolismo della Luna non
 ha ancora definito il suo reale parere. Comunque, la logica dello studio dei miti e
 degli archetipi si esprime chiaramente: Maria è la Luna.  Essa riflette la luce del Sole,
 che è il Cristo. Solo in questo modo la luce divina si diffonde sul nostro mondo.      
La mitezza e la calma della Madre costituiscono il “Tramite” . E’ attraverso questa mediazione
 fra il Sole e la Luna che si ha la possibilità di arrivare alla comprensione e al mistero
 del Cristo. Nei vangeli sinottici è riportata la frase: “quello che è legato in alto è legato
 in basso”  intendendo che ciò che si scioglie in basso, sarà scelto anche in alto.
 
Dall’interpretazione di questa frase, (non  condivisa da vari studiosi), è comprensibile
 un’analogia  con quanto scritto nelle Tavole Smeraldine di Ermete il Trismegistro.
 Dunque , la presenza delle influenze planetarie è  presente nei vangeli anche se
 
questi non sono nominati.

         Dal sermone n. 146 di San Crisologo Pietro (V sec. d. C.) è riportato: “Essendo
 passata attraverso il suo corso annuale,  il giorno della natività del Signore giunge e
 lo splendore  della nascita da Vergine Maria (Luna) si diffonde con ardente luminosità
 su tutta la terra (Sole)”.

A tale riguardo va ricordato quanto scrive il Profeta minore Malachia  nel suo libro,
 cap. 4, v.2 (dalla Bibbia Vulgata): “et orientur vobis timentibus nomen SOL iustitiae
 et  sanitas in pinnis eius et  salietis sicut vituli de armento”,  tradotto: “Invece per voi
 che temete il mio nome, allora spunterà il SOLE di Giustiziam, sotto le ali del quale sta
 la salute…”.

Il SOLE di GIUSTIZIA è  il CRISTO   che fu preannunciato dal Profeta già molti
 secoli prima.

Su una miniatura della Vergine nel periodo pregnostico leggiamo la seguente
 frase:” NEL SENO DELLA MADRE VIVE LA SAGGEZZA DEL PADRE.
La LUNA (donna) accarezza il SOLE  DAL QUALE ELLA STESSA PRENDE LA LUCE”.

         Da un brano latino del XIII secolo Analecta Hymnica, 20  (“In rosat  vernat lilium”)
è riportato: dalla LUNA risplende l’incandescenza del Sole, il raggio di Dio, i suoi costanti
movimenti indicano all’uomo la strada di lui.

         Quando il Sole e la Luna si uniscono, svanisce l’oscurità e tutto diventa più luminoso”

Il Cristo che si nasconde  nel grembo di Maria, come il Sole “si nasconde”  nel grembo
 di Maria, come il Sole” si nasconde nella Luna durante la Luna Nuova o un’eclisse  con
 il concetto che il Sole e la Luna   “si uniscano” viene reso  molto chiaro da
 Ssant’Anastasio:  “Oh, non svanire più nell’oscurità della Luna che si rinnova.
Sempre splendente Silene.

Illumina la nostra strada attraverso il divino significato nascosto dalle scritture. Oh,
non cessare, tu consorte e compagna di viaggio di Cristo, il Sole,  che come tuo uopoi,
ti riveste di luce. Oh, non cessare di mandare i tuoi raggi che da Lui hanno attinto
brillantezza.  Così che da fuori di Lui Medesimo, ma attraverso  Te,  Egli possa dare la luce alle stelle, ed incendiarle attraverso Te di Te stessa”.

         Nel libro dell’Apocalisse di Giovanni, al cap. 12, v.1 è così riportato (dal vangelo interconfessionale): ”Un segno grandioso apparve in cielo: una Donna  che sembrava
 vestita di Sole con una corona di 12 stelle in capo, e la Luna sotto i suoi piedi”.

         Questa immagine presente nell’apocalisse viene ripresa nella pittura carolingea
 del primo Medioevo rappresentando Maria sull Luna, gravida, circondata da raggi che
 scaturiscono non dalla testa aureolata, ma dal suo ventre,  (ricordare i dipinti di Herrad
 of Landsberg  1         …..). Mentre una delle tante immagini del Cristo Solare è presente
 nel dipinto di Gustave Moreau (1826 + 1898) dal titolo :”l’apparition , presente oggi
 nel museo di Louvre.

         Durante la messa nella chiesa cattolica si celebra il fatto che Maria,  come la Luna,
 esprime il fuoco divino potenzialmente vissuto come celato sotto l’acqua delle maree
 per esplodere poi come il fuoco dei più grandi vulcani.

Dai riti di alcuni riti cristiani appare e si evidenzia il fatto che Maria, come la Luna,
offre il “FUOCO DIVINO”. La ecclesia rappresenta colei che assicura il liquido della vita.
 A tale proposito, Macrobio,  (scrittore latino nato intorno al 400 d.C.) nella sua  vasta opera
 in 7 volumi, dedica al figlio di Eustacchio, cioè “I Saturnali” asserisce fra l’altro:”Vi è
qualche cosa nella luce della Luna che scorre da Lei e bagna ogni cosa con la rugiada
segreta”, mentre San Metodio di Filippi (vissuto durante l’epoca di Origene) , asserisce nel  “Simposio delle Dieci Vergini” che : “Selene, padrona di tutte le acque e di tutti gli uomini
e per questo principio vitale della vita è la ‘Causa Prima’ di tutta la creazione”. Il santo
prosegue: “La chiesa cattolica sta sopra la Luna. Con Selene, secondo me, la Sacra Scrittura
tende ad indicare per mezzo di un’immagine la fede di coloro che sono stati purificati dalla
forza del Battesimo. Poiché la luce di Selene ha una certa relazione con l’acqua, tutte le
sostanze che hanno carattere di umanità, dipendono da Selene”.

         Da quanto sopra assetrito, Maria esprime l’Humorum Mater”. Solo in Lei e da Lei
hanno origine sia il fuoco, sia l’acqua, parere questo espresso da Paracelso (…………………)  
in   De Pestililitate, III,95 quando scrive: la Luna  con la sua luce è l’acqusità  del fuocvo”  che
 Firmico Materno (……………………)usava per indicare  l’acqua battesimale nel suo libro “
de Errore Profananarum Religionum”.

Dalle immagini cristiane di Maria-Luna e di Cristo-Sole, sono impliciti  i problemi relativi
ai rapporti familiari; la Luna rappresenta la Madre di un Figlio che a sua volta, è la fonte
di quel fuoco che impregna la madre stessa. Da quanto asserito si rileva come il Cristo
diviene Padre di sé stesso.

         In altre parole accade che il  Figlio è proprio Colui si riconosce col Padre, Padre che
si manifesta quale figlio di sé stesso e dentro sé stesso portando con sé sia il Genitore che
la progenie, gli avi. Ognuna di queste entità  può veramente conoscersi  se rapportata l’una
all’altra.

Quanto Anastasio “sposo” , allude all’incesto. Maria delle sue immagini ci dimostra come
Ella  è sposa diletta del figlio.

 

 

Alessandro D’Angelo

 

 

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