L E   C O M P A G N E   DI  A D A M O


 Avendo deciso di dare  ad Adamo una compagna perché non si sentisse al
mondo,  l'Altissimo  lo fece cadere in un profondo sonno, rimosse una delle
sue costole, formò con questa una donna e rinchiuse la ferita . Questo
concetto è riportato nella Genesi, cap.  4. Infatti Adamo si destò e disse:
"Costei sarà chiamata donna  perché è stata tratta da un uomo. Un uomo e la
donna saranno la stessa carne".  Le impose il nome EVA , Madre  di tutti i
viventi". (Genesi  II v. 18-25 e III, v.20).
La tradizione che stabilisce  come i primi rapporti sessuali dell'uomo siano
stati con animali, non con donne, può derivare dalla bestiale abitudine dei
mandriani del medio oriente che è ritenuta ancor oggi in uso. Ma  nel
Pentateuco o Torah/Legge  appare chiaro come esso sia un peccato capitale.
Interessante è ricordare  come nell'epica  accadiana, nel poema di Gilganesh
e il Salice, si trova descritto un uomo  di natura ENKIDU che viveva con
gazzelle e si accoppiava con animali feroci  presso gli abbeveratoi, finché
si unì alla sacerdotessa di Aruru.  Dopo aver goduto di lei per 7 giorni e 7
notti, VOLLE  RITORNARE  alle bestie, ma con sua sorpresa, esse fuggirono
spaventate davanti a lui. ENKIDU allora comprese  che aveva trovato la via
giusta e la Sacerdotessa  gli disse: "Sei saggio, ENKIDU, come un Dio !"
Alcuni  asseriscono  che nel VI  giorno Dio creò  uomo e donna  dando loro l
'incarico di vegliare il mondo.
Dio aveva detto ad Adamo di  dare un nome ad ogni animale, uccello ed essere
vivente.  Quando costoro gli passarono dinnanzi a coppie, maschio e femmina,
Adamo, che era già un giovane di 20 anni, si sentì invidioso del loro amore,
e benchè cercasse di accoppiarsi, a turno con ogni femmina, non ne ebbe
alcuna soddisfazione. Quindi eslamò: ogni creatura ha la sua compagna, ma io
non la ho" e pregò Dio di rimediare a quella ingiustizia  Genesi Rab. 17,4).
Gli uomini primitivi erano considerati dai Babilonesi come androgini,
secondo il poema di Gilgamesh e il Salice che attribuisce a ENKIDU sembianza
androgine: "i capelli erano simili a  quelli di una donna, con ricci folti
come quelli  di Nisaba, la dea del grano".  La tradizione ebraica
evidentemente deriva da fonti greche, poiché entrami i termini usati nel
midrash  tannaitico per descrivere Adamo,  come bisessuale sono vocaboli
greci che: androgjnos = uomo-donna  e disproposon =  amiguo aspetto.  Filone
di Alessandria, il filosofo ellenico e commentatore della Bibbia,
contemporaneo  di Gesù, sostenne che i primi uomini  erano bisessuali. Così
pure gli gnostici. Tale opinione è chiaramente derivata da Platone. Eppure
il mito dei due corpi congiunti dorso a dorso potrebbero anche  trarre
origine dal fenomeno dei fratelli siamesi, che sono spesso in tal modo uniti
per il dorso. L'Adamo  dai  2 volti, invece potrebbe avere un nesso con le
monete e con le  statue di Giano, dio romano dell'anno nuovo.

Sussistono divergenze sulla Creazione fra la prima e la seconda  Genesi, nei
quali Lilith  appare come la prima compagna di Adamo, risultano da un
confuso intrecciarsi di primitivi concetti giudaici con tradizioni
sacerdotali più recenti. La versione più antica accenna all'episodio della
costola.  Lilith è la tipica adoratrice di  Anath, come le donne cananee
alle quali erano consentite promiscuità  pre-nunziali. Molte volte i profeti
accusavano le donne israelite di eseguire gli usi cananei; e, a  quando
pare, in principio, con l'approvazione dei Sacerdoti, finchè l'abitudine di
dedicare a Dio i guadagni tratti da quel commercio venne assolutamente
proibita  come si legge nel Deuteronomio cap. 23,v.18.
La fuga della Lilith verso il mar  Rosso richiama l'antica credenza ebraica
sull'acqua che attrae i demoni. (come l'acqua attrae i fulmini - energia-
chiamati "tortuosi  e ribelli demoni") trovarono rifugio e salvezza in
Egitto. Così Asmodeo, che aveva strangolato il primo marito di Sarah,  fuggì
"nella parte più lontana dell'Egitto " (Tobia VIII, V. 3), Quando Tobia
brucuò il cuore e il fegato di un pesce nella  sua notte nunziale .
 Allora Dio formò la LILITH  , la prima donna, così come aveva formato
Adamo, ma usando soltanto sedimenti e sudiciume ansichè polvere pura
(polvere dei 4 colori: bianco, rosso, giallo e nero corrispondenti ai colori
delle 4 razze).
         Dall' unione di Adamo con questa demone e con un 'altra chiamata
Namah, sorella di Tubail Cain, nacquero Asmodeo  e innumerevoli demoni che
ancora piagano l'umanità: molte generazioni più tardi, LILITH e  NAAMAH
giunsero al trono del giudizio di Salomone, travestite da prostitute di
Gerusalemme.
Il patto fra LILITH  con gli angeli ha la corrispondenza  in un rito
apotropaico, un tempo seguito da molte comunità ebraiche. Per proteggere  un
neonato da  LILITH (e, specialmente se era un maschio e fino alla
salvaguardia della  circoncisione) veniva disegnato con il carbone  sul muro
della stanza del parto,  un cerchio con su scritto: " Adamo e Eva, via
Lilith !!!"
Anche i nomi Senoy, Sansenoy e Semangelof (di significato incerto) erano
vaganti sulla porta. Se nondimeno Lilith riusciva ad avvicinare il neonato,
e lo accarezzava,  il piccino rideva nel sonno. Per evitare altro male si
riteneva saggia cosa picchiare sulle labra  il bambino con un dito  e LILITH
svaniva.
 Adamo e lilith non ebbero mai pace insieme poiché quando egli voleva
giacere con lei, la donna si offendeva per la posizione impostale:"Perché
mai debbo stendermi sotto di te ?"  Chiese. "Anche io sono stata fatta di
polvere  e quindi sono tua euguale". Poiché Adamo voleva ottenere la sua
obbedienza, con la forza, Lilith irata mormorò il sacro nome di Dio, si
librò nell'aria e  lo abbandonò.
Fu a questo punto che Adamo si adirò con il Signore:" La mia compagna mi ha
abbandonato" Dio mandò subito gli angeli Senoy, Sansenoy e Semangelof a
rintracciare LILITH. La trovarono vicino al mar Rosso, in un posto dove
abbondavano lascivi i demoni con i quali essa concepiva più di 100 LILIM al
giorno.
"Ritorna da Adamo immediatamente !" Dissero gli Angeli, altrimenti ti
annegheremo" LILITH chiese:"Come posso ritornare da Adamo e vivere come una
moglie onesta dopo questo mio soggiorno presso il mar Rosso ?" E di rimando:
"Sarebbe la morte per te se rifiutassi" insistettero  gli angeli.
Rispose  di nuovo LILITH: "Come potrei morire se Dio stesso mi ha
incaricata di occuparmi di tutti  i neonati maschi fino all'ottavo giorno di
vita, la data della loro circoncisione e delle femmine sino a 20 anni ? Se
io vedrò i vostri tre nomi o le sembianze sopra un neonato come amuleto,
prometto di risparmialo" A queste parole, gli angeli acconsentirono, ma Dio
punì Lilith facendo morire ogni giorno  100 dei suoi LILIM appena nati.
LILITH deriva dal nome assiro-babilonese LILITUH,  "un demone femminile o
"Spirito del vento" appartenente alla TRIADE   della quale parlano le
formule magiche  babilonesi. Ma poi, nel 2000 aC. , si tramutò in LILLAKE,
come da una tavoletta sumerica di Ur che narra la storia di Gigamesh e il
Salice. Qui la LILITH si trasformò in un abitante nel tronco di un salice di
cui aveva cura la dea INANNA (ANATH), sulle rive dell'Eufrate. L'Etimologia
popolare ebraica sembra  faccia derivare LILITH da  LAJAL  (la notte): essa
appare spesso simile ad un' mostro notturno peloso, come del resto accade
anche nel folclore   arabo.
Salomone sospetta che  la Regina di SHEBA (SABA)  sia LILITH perché aveva i
piedi pelosi.  Il suo giudizio sulle due prostitute è ricordato in I Re
caap. 3, v. 16 e ss. Secondo Isaia, cap.  34, v. 14-15,  LILITH abita fra le
desolate rovine del  deserto edomita, dove satiri, (se'ir), Reem, pellicani,
civette e sciacalli struzzi, serpenti  e nibbi  gli tengono compagnia.  E'
interessante che il termine LILITH  non è presente in alcuna bibbia se non
in quella di Gerusalemme, ma redatta  in francese. Infatti nella nostra
bibbia italiana viene tradotta (forse per scaramanzia o superstizione) con
la parola Lamia oppure Sirena.
 Anche se la LILTH non poteva distruggere un neonato umano,  a causa dell'
amuleto angelico,  poteva sempre infierire  sui propri nati. I figli di
LILITH  sono chiamati LILIM e nel Targum JERUSHALMI la benedizione
sacerdotale dei Numeri VI  26 così inizia: "Il Signore ti benedica in ogni
tuo atto e ti guardi dai LILIM!"
S. Gerolamo, commentatore del quarto secolo d. C., identificava LILITH, con
la greca LAMIA, una regina libica abbandonata da Zeus, la quale rubbò i
figli di Era, moglie di Zeus. Era si vendicò rubando quelle di altre donne.
Alcuni asseriscono che LILITH regnò come una regina a Zmargad e poi a Sheba
(Saba), e che la demone fu distrutta  dai figli di Giacobbe .  Ricordare che
le LAMIE  che seducevano gli uomini nel sonno, succhiavano il loro sangue e
mangiavano la loro carne, come la LILITH  e altre demoni conosciute col nome
di EMPUSE ("che  si introducono per forza creando "incubi orrendi". Esse
sono descritte come "figlie di Ecate". Un bassorilievo ellenico mostra una
LAMIA nuda  a cavalcioni di un viandante addormentato supino. Ricordiamo che
è una caratteristica di quelle civiltà  che le donne fossero trattate come
meretrici, e prendessero quella posizione rifiutata da  LILITH durante gli
accoppiamenti.  Le streghe greche, che adoravano  ECATE, preferivano la
posizione al di sopra e lo sappiamo da Apuleio; ciò si trova anche nelle
antiche  rappresentazioni sumere di atti sessuali, sebbene non in quelle
HITTITE. Malinowski scrive  che le ragazze  melanesiane derivano la
posizione detta "DEI MISSIONARI"  poiché denota passività e acquiescenza.
 Interessante è sapere che La LILITH, sfuggì alla maledizione mortale  che
colpì  Adamo, poiché si era separata da lui molto tempo prima della caduta.
LILITH e NAAMAH , non solo strangolavano i bambini,  ma seducevano  gli
uomini immersi nel sonno, e chiunque tra loro dormiva solo, diventava loro
vittima. Infatti, NAAMAH significa ("Seducente")  "la dea che canta
piacevoli canzoni agli  idoli" ZMARGAD significa SMARAGDOS, cioè la
"semiopreziosa acquamarina; e quindi si giustifica l'abitacolo in fondo al
mare. Un demone chiamato SMARAGDOS si ritrova anche negli Epigrammi omerici.
Tornado a quanto volle fare l'ALTISSIMO, dopo  la scontetezza  generata
dalla fallita speranza di dare ad Adamo  una degna compagna, provò un'altra
volta a crearla.
Tale  Creazione permise ad ADAMO di osservare mentre creava l'anatomia di
una donna: mise insieme  ossa, tessuti, muscoli, sangue e secrezioni
gliandolari, poi coperse il tutto con la pelle,  ponendo ciuffi di capelli
nei posti prescelti. Tale  vista causò un tale disgusto ad "Primo Uomo" che,
quando la EVA  gli stette dinanzi  in tutto il suo splendore, egli provò una
invincibile ripugnanza. Dio si accorse di aver sbagliato un'altra volta e si
riportò via la prima EVA. Dove la avesse  portata nessuno lo seppe mai. La
creazione di EVA da una costola di Adamo (un mito che stabilisce la
supremazia del maschio e che attesta l'origine divina di EVA),  manca di
paralleli nei miti mediterranei  e nei primi miti del medio Oriente. La
storia deriva forse, iconotropicamente da un antico bassorilievo  o pittura
che raffigura la dea Anath ignuda e sospesa a mezz'aria, mentre osserva il
suo amante  Mot  che uccide il suo gemello Aliyan. Mot , (confuso fu  dai
mitografi con YAHWEH) .  Questi  trafiggendo ALIYAN con il pugnale  e
conficcando l'arma nella V^ costola di lui senza danneggiare la sesta. Il
noto racconto parla con un misterioso  gioco di parole , di TSLA, in ebraico
" costola": EVA, per quanto designata come compagna di Adamo,  risultava
essere una TSLA (un "errore", oppure una "sfortuna")  La formazione di EVA
dalla coda di Adamo è un mito di ancor più difficile interpretazione; forse
è suggerito dalla nascita di un bimbo con vestigia di coda, invece del
coccige, cosa abbastanza frequente.
Un'altra versione è che Dio abbia creato EVA , non da una costola di Adamo,
ma da una coda terminante in spina che faceva parte del suo corpo. Dio la
tagliò via e il moncherino (ora l'inutile coccige) fu portato per sempre dai
discendenti di Adamo.
Altri ancora  dicono che Dio aveva originariamente creato due esseri umani
(maschio e femmina) , ma poi ad uno di essi diete il viso da uomo, volto in
avanti e all'altro un viso di donna, volto all'indietro. Cambiò ancora idea
e fece sì che lo sguardo di Adamo si volgesse all'indietro e ne creò un
corpo femminile.
Dalla ricerca effettuata si capisce come la mitologia è molto vasta e
antitetica portandoci a riflettere  su ogni forma di mitologia ebraica,
greca, siriaca e non .
E per alcuni potrebbe mettere in discussione varie teorie o dogmi.

Ricerca di   Alessandro D'Angelo

 

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