L’
armatura del Cristo è un’armatura senza spessore e senza limite. Solo
attraverso la Sua corazza, l’uomo, il vero uomo, può camminare fra i feroci
lupi senza che questi gli facciano leggermente male.
Per
mezzo di una sincera preghiera e un
comportamento il più possibile vicino alla Legge dell’Altissimo, si riesce a
rimanere serenamente forti sino a divenire intoccabili.
Tale
forza d’animo distrugge ogni negatività grazie alla fede ed a
un successivo coraggio presente nelle azioni provenienti sempre
dall’alto. Attraverso i suoi scritti, S.
Paolo ci ricorda che la vita del Cristiano si presenta come un combattimento dal
quale bisogna uscire vittoriosi. Infatti, così scrive il santo in Efesini
cap. 6, v. 10-17:”Fortificatevi nel
Signore e nella forza della sua possanza 11) Rivestitevi della completa
armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo;
12) poiché il combattimento nostro non è contro sangue, ma contro i
principati, contro le podestà, contro i dominatori delle tenebre, contro le
forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti £) Perciò
prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno,
e, dopo aver malvagio… San Paolo
di Tarso prosegue nel v. 14)State
dunque saldi: avendo preso la verità a cintura dei fianchi, essendovi rivestiti
della Corazza della Giustizia…”
E’
proprio così, il vero cristiano, quando è protetto da un giusto comportamento,
in quanto fortificato da una costante
preghiera può passare anche sui o tra i serpenti che vedrà bruciare
al suo cammino. A questo punto
ricordiamo il messaggio di Luca, cap. 10, v.19:”Ecco,
io vi ho dato il potere di
camminare sopra serpenti e
scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male”.
Si!
È vero, solo chi porta la fiamma dell’amore cristico, brucia ed allontana
ogni forma di male, senza alcun dolore, in quanto pretetto dalla corazza della
Giustizia e da una costante preghiera che lo avvicina alle positive forze
spirituali emanate dal sacro vangelo.
San
Paolo esprime il suo pensiero anche nella I^ lettera ai Tessalonicesi cap. 5,
v.8 dove riporta: “Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito
la corazza della fede e dell’amore e preso per elmo la speranza della
salvezza”.
Solo
coloro che vivono nella luce della Giustizia
e della Preghiera, perciò
corazzati dallo scudo cristico, possono seguire quanto scrive Matteo nel cap.
10, al v. 16:” “Ecco io vi
mando come pecore (corazzate) in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i
serpenti e semplici come le colombe”.
Alessandro
D’Angelo