LIQUERIZIA LIQUIRIZIA
(Glycyrrhiza
glaba - famiglia Leguminose/Papilionacee
L'etimologia
della parola
Glycyrrhiza proviene dal
greco dove signifa "dolce radice"
Nel
nome volgare (secondo le nazioni ) ha la denominazione di Argalizia, Regolisia,
Maurizia, Ruculizia, Reglisse,
Regoliz, Lakrycya, Igazi, ecc.
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Il suo
habitat spontaneo è nell'Europa Orientale (regione arabo-caspiana) (Alleppo,
Bagdad, Antiochia, Damasco) , sino allo Afganistan, subspontanea nei luoghi
argillosi, qua e là, nel litorale marittimo italiano e nella regione Padana.
La
pianta si presenta erbacea e perenne. E se ne distinguono molte varietà
considerate a volte come specie autonome:
spiccano
la G. Glandulifera presente in
Russia in Ungeria. Questa varietà ha un rizoma molto grosso, fibroso,
giallastro e meno zuccherino.
La
G: Violacea, presente in Iraq nella valle del Tigri e dell'Eufrate), e
Mesopotamia
La
G. Pallida Boiss presente in Assiria.
Principali
specie:
G.Asperima
L. (sinonimo di Pallidiflora Maxim. G. Aspera Seu Hispida, G. Uralensis e molte
altre
COMPONENTI
PRINCIPALI:
Triterpenodi
- 1) Acido glicirrizico è stato isolato per la prima volta
dalle radici della radici della Glycyrrhizia Glaba e fu denominata
Glicirrizina da cui poi il
nome di acido glicirrizico. Il termine Glicirrizina fu conservato per indicare
il sale di potassio e di sodio e magnesio che si presenta
nella droga.
Il
ciclo di formazione della glicirrizina, sostanza considerata quale materiale di
riserva della pianta, è notevolmente influenzato da vari fattori ecologici ,
specie dalla temperatura ambientale. Rilevanti
differenze si osservano nel contenuto di Glicirrizina nei vari stadi di
crescita della pianta: si verifica un massimo poco prima della fioritura , in
maggio- giugno; si ha quindi una diminuzione
e di nuovo un aumento del titolo a settembre. Nelle zone invernali dove la
temperatura presenta minori
variazioni, il titolo di glicirrizina nelle
radici di Liquirizia subisce minori dislivelli. Diverse sono le percentuali di
tale sostanza trovata nella Liquerizia, ma ciò è causato soprattutto da metodi
diversi di fare le analisi o le titolarizzazioni.
Fra
i flavonoidi emerge il Glucoside Flavanonico Liquiritina, mentre dalle radici
hanno estratto anche l'isoliquiritigenina, presente anche in forma
libera.
Un
altro flavonoide importante è ………………pag.845
La
Liquiritina in forma di cristalli grezzi è stata ricavata dalla liquerizia
russa e dalle radici di quella cinese.
Le
vitamine del gruppo B sono state trovate nelle radici
di Liquerizia : un fattore pantotenico-simile, un fattore
biotina-simile e lo stesso in forma di solfossido.
PROPRIETA'
FARMACOLOGICHE E IMPIEGO TERAPEUTICO:
Nota
nella medicina dell'antico Egitto e dell'antica India, la Liquerizia era ben
conosciuta anche nelle medicina grco-romana di Ippocrate, Teofrasto, Dioscoride,
Celso, Galeno, Plinio, Tralliano e altri la impiegarono nella medicazione delle
ferite, contro la tosse e come correttivo del sapore. Discoride
ci insegna che il succo di
liquerizie giova nei casi di raucedine. Esso è buon medicamento
nei bruciori di stomaco, nei dolori di petto e di fegato; bevuto con
vino dolce giova nei crampi viscerali e nei dolori renali.
Era quindi già note le
proprietà emolienti ed espettoranti per le quali la liquerizia ha sempre
trovato vasto impiego terapeutico.
Note erano anche le proprietà antiflogistiche, antisettiche, antispastiche e
antiulcera che i risultati di varie
ricerche cliniche hanno confermato.
A
prescindere dalle note azioni emoliente, espottorante e leggermente
diuretica e lassativa, la Liquerizia cominciò a destare nuovo interesse
dopo che alcuni autori comunicarono le loro osservazioni di questa droga
nella terapia dell'ulcera gastrica. I medici notarono come alcuni malati
affetti di ulcera gastrica, trassero giovamento nell'uso empirico di un
preparato a base di Liquerizia , volle controllare
l'azione su malati in cui l'esistenza dell'ulcera era stata radiologicamente
accertata. A questi malati venne somministrato tre volte al giorno prima dei
pasti, un cucchiaio da caffè di
una paste preparata con 4 parti di polvere di estratti di liquerizia e una parte
di acqua. Si osservò che nella maggior parte dei casi trattati, i sintomi
dolorosi scomparvero in pochi giorni e il successivo controllo radiografico
permise di constate la scomparsa completa o una notevole riduzione delle lesioni
ulcerative. In 4 casi in cui il
trattamento venne sospeso, la sintomatologia dolorosa ricomparve dopo breve
tempo.
L'effetto
antiulcera della liquerizia non sembra però manifestarsi in tutti i casi con
costanza e con analoga intensità.
Più
recente alcuni studiosi dopo aver constatato l'azione favorevole della
Liquerizia affermano, al
contrario, di aver osservato nel 90% nei
casi di ulcera gastrica un miglioramento controllabile anche radiologicamente.
Leffetto terapeutico però si manifesterebbe soltanto in forme recenti,
e, al contrario degli autori porecedenti, non hanno apportato nessun giovamento
alle gastriti. (pensiero scientifico analogo al mio attraverso una personale
esperienza) . Altri studiosi asseriscono che la liquerizia agirebbe
anche prevenendo anche l'evoluzione neoplastica dell'ulcera. Secondo
loro, l'azione dell'estatto di Liquerizia sarebbe dovuto ad un alto contenuto di
sostanze ad azione DOCAsimile.
Molti
ricercatori rivolsero la loro attenzione a queste particolarità della
Liquerizia, il cui meccanismo d'azione venne poi indagato nei suoi diversi
aspetti.
Si
notò un'azione sedativa della liquerizia sulla peristalsi intestinale e si trovò
che un estratto di liquirizia preparato dalla farmacopea olandese, induce
induce su , su segmenti isolati d'intestino e di stomaco un tono della
motilità . Si notò anche che l'estatto di liquerizia
determina una marcata azione
inibitrice dell'effetto istaminico e acitilcolinico sul muscolo retto di rana e
sul duodeno di ratto.
L'azione
sulla pressione arteriosa del gatto sarebbe invece, secondo gli studiosi
trascurabile ed anche sul cuore di rana osservarono che solo dosi elevate
possono provocare una diminuzione della contrazione ventricolare e turbe
della conduzione.
L'argomento
venne ripreso da altri medici i quali sperimentando i decotti di liquerizia su
cani cloralosati e su organi
isolati, confermò l'esistenza di un'attività antispastica, antistaminica e
antiacetilcolinica nella Liquerizia e fu precisato inoltre che tale attività si
manifesta in maniera pressochè specifica sull'intestino isolato, mentre
verrebbe a mancare o si manifesterebbe in maniera pressochè specifica
nell'intestino isolato, mentre verrebbe a mancare
o si manifesterebbe molto più
debolment su altri organi o sistemi..
Si
ritiene anche che la Liquerizia oltre
ad avere un'azione sull'ulcera sperimentale e quella spontanea dell'uomo,
ha anche un buon effetto sulla acidità gastrica. Non sembra provato che
altre sostanze ad azione
spasmolitica, antiacetilconinica, antistaminica o attte a diminuire il pH
del succo gastrico, possa essere attribuita un'azione terapeutica abbiano
la stessa efficacia terapeutica suyll'ulcera gastrica della
Liquerizia . La Papaverina, la Belladonna, gli antistaminici, gli alcalinizzanti
, se rappresentano dei coadiuvanti nella terapia dell'ulcera gastrica, atti ad
attenuare la sintomatologia dolorosa, non
sono certo sufficienti a determinare una pur transitoria cicatrizzazione della
lesione ulcerosa. Si presume che
l'azione della liquerizia in molte
azioni curative è dovuta a fattori non ancora accertati.
Lo
studioso Delso confermò l'azione antistaminica degli aestratti di liquerizia
con effetto ipotensivo istaminosimile.
I
risultati ottenuti da alcuni studiosi poterono
controllare durante un periodo di
18 mesi l'attività del succo di Liquerizia su 9 malati. . Gli effetti più
salienti osservati riguardo l'assorbimento dell'acqua, dei cloruri, del sodio da
parte dei tubuli renali, la diminuzione dell'emoglobina e delle proteine del
siero, l'aumento della pressione ematica, la frequenza del polso e
dell'eliminazione del potassio. Le azioni notate sarebbero simili
a quella generata dall'iniezione ad alte dosi
di desossicorticosterone. Comunque la pressione
arteriosa tende a rimanere elevata anche dopo l'interruzione del
trattamento, a meno che non si
somministri una diete senza cloruro di sodio . Ai medici va raccomandato l'uso
moderato della Liquerizia, specialmente specie nei casi di anziani ai
quali una intensa eliminazione di potassio potrebbe riuscire dannosa e provocare
fenomeni di asma cardiaco. Infatti, anche durante la cura dell'ulcera si
notarono edemi, accompagnati o non da asma cardiaca. Questi fenomeni dovrebbero
essere messi in relazione con la presenza nella Liquerizia di una sostanza ad
azione desossicorticosteronesimile che, mediante
una ritenzione di sodio e una maggior eliminazione di potassio,
favorirebbe un aumento del liquido exstracekllulare e del volume del plasma, con
conseguente aumento della pressione arteriosa sistolica.
di Alessandro D’Angelo