M
E R C U R I O
QUESTO PIANETA MOLTO LEGGERO, ALATO E
VELOCE
QUANDO PASSA ALL'INTELLETTO FA
SENTIR LA SUA VOCE.
COME UN AQUILA TRANSITA FRA LE ETERICHE
ONDE.
SIA ALL'ERMETE EGIZIO ANUBI, CHE E AL DIO THOT
CORRISPONDE
SIMBOLEGGIA LA PRIMA ARTE SACRA: CIOE' L'ASTROLOGIA
MA NON TRALASCIA FRA GLI STUDI NEANCHE L'ALCHIIMIA..
IN PASSATO UNA BRILLANTE AQUILA SULLA SFERA LO HA
RAPPRESENTATO
PER LASCIAR POSTO POI AD UNA MEZZA LUNA CHE LO HA
COSACRATO.
COMPLESSA E ' LA SIMBOLOGIA DEL GEROGLIFO MITOLOGICO
PREGNO DI OGNI ESSENZA: DAL MATERIALE ALL' ESCATOLOGICO.
LA MITOLOGIA GRECA RIPORTA MERCURIO QUALE FIGLIO DI MAIA E GIOVE
UOMO-DIO, SCALTRO, INTELLIGENTE ED IPERATTIVO ANCHE NELL' ARDUE PROVE.
EGLI SIMBOLEGGIA IL LEGAME FRA L'UMANO E IL DIVINO...
COLLEGANDO L'IMMANENTE AL TRASCENDENTE SIN DA BAMBINO.
L'ENERGIE MERCURIALI S'ESPANDONO VERSO I QUATTRO PUNTI
CARDINALI
DANDO LUOGO AD UN UNIICA ARMONIA OLTRE I
"BENI" ED OLTRE I "MALI".
OMERO CI DESCRIVE MERCURIO COME "PUER" DIVINO E
BRICCONE... .
FANCIULLO PRODIGIO, SACRO, ASTUTO E LADRO,
DA CUI IL NOME.
OFFRI' AD APOLLO LA LIRA IN CAMBIO DELLA VERGA DI PASTORE
GESTO CHE GLI ACCREBBE LA RICCHEZZA, I POTERI E GRANDI ONORI.
FA ANCHE DA PSICOPOMPO, CIOE' DELLE ANIME
LA GUIDA
PERSUASIVO NEL PARLARE, RAPIDO, BRILLANTE, SENZA
GRIDA
SCONCERTA SEMPRE, UOMINI E DEI, CARICO DI PENSIERI SOTTILI
CORRENDO MESSAGGERO DALLE MONTANE VETTE AGLI ARENILI.
ERMES RAPPRESENTA LE FACOLTA' INTELLETTIVE E DI ILLUMINAZIONE
FATTO QUESTO CHE LO RENDE MOLTO ATTIVO IN OGNI PICCOL'
AZIONE.
RENDE BEN CONSCIO L'UOMO DEL PROPRIO DESTINO E VALORE
A CAUSA DI FORZE LOGICHE CHE PRESCINDONO DALL'AMORE.
NELL'ESOTERICO BUDDISMO E NEL TANTRISMO ALLA "VERGA MERCURIALE"
CORRISPONDE L'ASSE DEL MONDO, CIOE' L'ENERGIA INDIVIDUALE.
I DUE SERPENTI INCROCIATI CORRISPONDONO ALLA "GRAN
CONOSCENZA"
PRINCIPIO DELLA KUNDALINI E DELLA POSITIVISTICA SCIENZA.
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VENERE
SIN DAL TEMPO DEI BABILONESI VENNE CONSIDERATA LA SUA LUCE
SIMBOLO DI BELLEZZA, GRAZIA E ARMONIA CHE ANCOR OGGI CONDUCE.
FU DA ALLORA CHE RAPPRESENTO' IL VERO AMORE
QUINDI ALLA VENERE FU DATO IL GIUSTO VALORE.
DELLA "GRANDE MADRE" DIVENNE IL SIMBOLO CELESTE
COLLOCATA NELL1OLIMPO VESTITA DI CERULEA VESTE.
L'IDEOGRAMMA DELLA VENERE E' MOLTO NOTO E SUGESTIVO:
UN CERCHIO CON APPESA UNA CROCE LO RENDE SEMPRE VIVO.
IMMANENTE, CARNALE ED ORGIASTICO SENZA UGUALE
PORTA L'UOMO AD AVERE UN SENTIMENTO IRRAZIONALE.
SECONDO ALCUNI RAPPRESENTA SOLO I DIONISIACI PIACERI "CONTRO IL MALE",
E NELLA CULTURA GRECO-ROMANA E' SIMBOLO DI BELLEZZA ECCEZIONALE.
IN EBRAICO HELEL BEN SHAHAR ERA CHIAMATA
E DA QUALCUNO DEL POPOLO FU POI VENERATA.
L'ASSIRA DEA ISHTAR (Alba) DI VENERE AVEVA IL DOMINIO
MENTRE NELLA TRADIZIONE BIBLICA, E' MADRE DEL DEMONIO (Lucifepo)
IN BABILONIA ASTARTE ERA IL SUO NOME VERO
EMANAZIONE DI GRANDE AMORE CON SPIRITO SINCERO
NELLA TRADIZIONE EGIZIANA...
IN EPOCA ASSAI LONTANA...
ASTARTE FU RIFERITA AL PRINCIPIO ATTRAZIONE-DESIDERIO
MA IN SENSO RICETTIVO-PASSIVO, VISSUTO IN MODO MOLTO SERIO.
VENERE, L'AFRODITE NASCE DA UNA CONCHIGLIA NELL'AZZURRO MARE
COME DEA "VENERANDA INGHIRLANDATA D'ORO" PRONTA SEMPRE AD
AMARE
OMERO LA CANTA NEL V10 INNO QUALE FIGLIA DI GEA (Terra) E URANO QUALE
INCANTEVOLE CREATURA CHE PASSA VELOCE FRA IL DIVINO E
L'UMANO.
QUANDO ERRAVA FRA I BOSCHI DELL'ASIA MINORE
DOVE SERENA PASSAVA LE SUE
MIGLIOR ORE.
FU ALLORA CHE DI VERDE RAME DIVENNE IL
SUO COLORE
PROFUMATA E MOLTO FEMMINILE SI PRESENTO' CON ARDORE.
AFRODITE FU ACCOLTA CON GRAN GIOIA SIA DA UOMINI
CHE DA DEI
FATTO QUESTO CHE RIMANE NEL FUTURO, NEL PRESENTE E NELLO
IERI.
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M A R T E
QUESTO PIANETA DOMINA IL SEGNO DELL'ARIETE
COSTELLAZIONE IRRUENTA, SENZA PACE, NE' QUIETE
INFLUENZA ANCHE LO IL PROFONDO SCORPIONE
DOVE QUANDO VI SOSTA LO FA DA
CAMPIONE.
ESPRESSIONE DELLA GUERRA E DI VITALITA'
NON VIVE MAI UN ATTIMO DI GRAN SERENITA'.
PECULIARE E' LA CAPACITA' AGGRESSIVA...
ANTITETICA AD UNA REALTA' PASSIVA.
IL GEROGLIFO DI MARTE E' UN CERCHIO CON UNA FRECCIA VERSO DESTRA
CHIARO SIMBOLO PER INDICARE LA STRADA GIUSTA, CIOE' QUELLA MAESTRA.
L'ENERGIA SI DISTACCA VIOLENTA DAL MONDO UMANO SOGGETTIVO
PER ANDARE VERSO QUELLA DEL COSMO, MA IN MODO OGGETTIVO.
ARES (ARA, CIOE' MALED L'ENERGIA DELL'UOMO VERSO L'INFINITO.E'
RAPPRESENTATO DA ARES (Ara
= maledizione)
QUINDI OGNI ESSERE VIVENTE:
DAGLI ANIMALI AGLI UOMINI, DEVE FARE
ATTENZIONE.
DALLA CARNE ALLO SPIRITO VA L'ENERGIA MARZIANA
FATTO QUESTO CHE LA RENDE ESTREMAMENTE UMANA.
FU ODIATO DA ZEUS PER LE TROPPE CONTESE RIVALITA'
AZIONI ILLOGICHE ED IRRAZIONALI CARICHE DI VILTA'.
SECONDO LE CIRCOSTANZE AIUTAVA SPESSO IL SUO
NEMICO
E NELL'OLIMPO NESSUN DIO TRANNE AFRODITE LE RIMASE AMICO.
MARTE RAPPRESENTA L'ARCHETIPO DELLA BRUTALITA'
CHE COMBATTIVA E CON FORZA S'ESPRIME IN VERITA'.
QUANDO ARES E' VICINO AL SOLE O SULL'ASCENDENTE (IN CASA
PRIMA) .
LA MARZIANITA' SI MANIFESTA ENERGICA, PARAVIRILE E MASCOLINA
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GIOVE
IL SAGGITTARIO GOVERNA BENE
ALLEVIANDOGLI MOLTE PENE.
PADRE BUONO DEGLI DEI E'
E SPIEGABILE E' IL SUO PERCHE':
ESSERE ALLEGRO E' IL SUO SIGNIFICATO PIU' PROFONDO
CON DESIDERIO DI GODERE OGNI COSA AL MONDO
FRA I ROMANI JUPPITER ERA IL "PADRE DELLA
LUCE"
GRAN FUOCO CHE TUTTI ILLUMINA, MA POCHI CONDUCE.
VERSO L'ALLEGRIA, LA GIUSTIZIA E L'ONESTA'
COME UN ALLEGRO, SERENO, E GIOVIALE BUON PAPA.
IL GEROGLIFO DI GIOVE AD UN DUE-QUATTRO SOMIGLIA
CREANDO CON IL QUADERNARIO UNA BELLA FAMIGLIA (4 elementi)
ZEUS E' IL TERZO MASCHIO, FIGLIO DI CRONOS E REA
CHE PER SALVARLO DAL PADRE LO GETTO' NEL FIUME NEDA
NELLA MITOLOGIA GRECA LIEVIT0' IL DIALOGO
D'"AMORE"
SENTIMENTO MOLTO FORTE, BEN SENTITO CON VERO ARDORE
NEL SUO ESSERE E' INSITA ANCHE LA GIUSTIZIA VERA,
SENTIMENTO INNATO, ESPRESSO IN OGNI MANIERA.
FU EGLI CHE INTERRUPPE IL RITO DEL
SACRIFICIO SANGUINOSO
FATTO NEFASTO CREDUTO DA MOLTI UTILE, MA
OBBOBRIOSO.
VALORE "NUMINOSO" DI ESPANSIONE E DI SACRALITA'.
GIOVE BONARIO MANIFESTA LA SUA VIVACE ATTIVITA'
IN QUESTO MITO SI CREA UN PROFONDO FONDAMENTO RELIGIOSO.
CONFLITTO FRA IMMANENZA E TRASCENDENZA IN MODO RIGOROSO.
NELLA CULTURA EBRAICA TSEDEK SIGNIFICAVA "GIUSTO",
DIO PAGANO SEMPRE ALLEGRO, BALLERINO, MA VETUSTO.
EGLI RAPPRESENTA IL VALORE UMANO VERSO LA TRASCENDENZA
NON TRALASCIANDO LO STUDIO E L'INTERESSE PER L'IMMANENZA
Alessandro D’Angelo