Medicina: Confronto Fra Tradizionale e Alternativa a

Udine, 27 set. (Adnkronos) - Inizia nel pomeriggio ad Udine un convegno che mettera' a confronto terapie non convenzionali e medicina tradizionale. Un settore, quello della medicina alternativa, che nell'Unione europea, secondo le stime ufficiali, si e' diffuso tra il 20 e il 50% della popolazione. In Italia, nel 1999, si e' calcolato che la percentuale fosse intorno al 15%, ma nel 2001 e' stato registrato un aumento del 20%. Quanto alla regione Friuli Venezia Giulia dati ufficiosi parlano di 13-15%. Questi i motivi del convegno internazionale 'Scienze complementari integrate: percorsi comuni in medicina, tipologie naturopatia', che iniziera' oggi alle ore 14.30 nell'Hotel La' di Moret per proseguire nella giornata di domani. I lavori saranno coordinati dal professor Francesco Saverio Ambesi. L'appuntamento e' stato organizzato dalla Scuola di naturopatia HQI (Human Quality Improvement) di Udine, un istituto unico al mondo, che per due giorni portera' in Friuli Venezia Giulia studiosi da tutti i continenti. Molti gli argomenti proposti, dalle strategie antidiabete e antiobesita' elaborate da un medico cinese docente all'Ohaio University all'impiego delle medicina non convenzionale in veterinaria. L'assessore all'Istruzione e alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Alessandra Guerra, ha ricordato che la regione registra oggi la piu' alta concentrazione per abitante di negozi di prodotti biologici, e che ha dato i natali al primo medico di base in Italia, Felice Giacconi di Cormons, che ha studiato e utilizzato fino dal 1947 le terapie complementari. Dal prossimo anno poi, nel corso di laurea per infermiere dell'ateneo di Udine sara' inserito un insegnamento dedicato agli approcci integrativi/complementari, che fa seguito all'esperienza di un master di secondo livello, sempre all'universita' friulana, sulle medicine energetiche in veterinaria. In Friuli Venezia Giulia esiste una proposta di legge sulla naturopatia in recepimento delle direttive Cee e delle linee guida dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanita'). Tra i suoi obiettivi, garantire il principio del pluralismo scientifico e la liberta' di scelta terapeutica del paziente, ottenere il riconoscimento e la regolamentazione delle discipline non convenzionali a tutela dell'utente anche attraverso l'individuazione di criteri per la formazione, istituire Registri degli operatori che praticano tali terapie, definire la figura dell'operatore sanitario non medico, integrare le terapie non convenzionali all'intenro delle aziende sanitarie. La legge comprende un protocollo tra Universita' e Regione per la ricerca nel campo delle medicine e degli approcci complementari. (Adnk/Adnkronos Salute)