MELCHISEDEC
NEL
TESTO DEL LIBRO SEGRETO
D’ENOC
Il Libro dei Segreti di Enoc, (signif. “uomo” o “umanità”) fu un patriarca antidiluviano, figlio di Set [(in ebraico Sceth = dare, porre, concedere) (secondo alcune scuole fu il primo figlio di Adamo, per altri fu concepito per compensare la morte di Abele (Genesi cap. 4, vv. 25-)] racconta il viaggio di Enoc verso i cieli. Secondo la tradizione i viaggi celesti attribuiti ad Enoc furono molti e variarono a secondo una precisa funzione che sarebbe servita per migliorare o correggere le Rivelazioni Precedenti.
Quando Enoc si trovava al 365° anno (Genesi cap. 5,23) della sua vita, quindi quasi vicino alla sua morte, gli apparvero 2 angeli che lo presero con sé e lo portarono sino alla dimora di Dio, che abitava nel 7° Cielo. Fu attraverso questo viaggio che Enoc poté vedere tutti gli esseri viventi e no.
Arrivato al 7° Cielo, passò sotto la guida non più di due angelo semplici, ma di angeli superiori, fu portato alla presenza stessa dell’Altissimo. Ma si asserisce che neanche gli angeli possono vedere Dio. Infatti è Dio stesso che li chiama per parlargli dicendo loro le sue intenzioni di svelargli anche circa il segreto della Creazione, che è ignoto persino agli angeli. Egli dette incarico all’arcangelo Vereveil (probabilmente Uriele) di dettare ad Enoc tutti sui segreti della creazione. Nacquero così i 360 libri di Enoc che contengono tutto lo scibile .
Alla
fine del periodo assegnatogli, Enoc fu condotto di nuovo in cielo. Ci troviamo
adesso all’inizio della così detta “Appendice di Melchisedec”.
Da questo punto in poi, il testo avrà
come figura centrale Melchisedec.
Allontanato una volta Enoc da
questa terra, il popolo chiese a Matusalemme (“l’uomo del dardo” o in
sensi morale “l’uomo della violenza”),
figlio di Enoc, di farsi Sacerdote di Dio. Questi
rispose che sarà Dio stesso a sceglierne uno; Dio però si limitò a
dire a Matusalemme che doveva ascoltare
la voce del popolo. A questo punto
è interessante riportare quanto scritto nel
libro LXIX, 8:” Sarsan, Zazas e
Charmis, (quest’ultimo discendente
di Ruben (Esodo cap. 6,v.14)
con gli anziani del popolo si
affrettarono e avvolsero Matusalemme in una veste splenduta e misero una corona
brillante sul suo capo. 9) Il popolo si affrettò e condusse
montoni, buoi e uccelli e tutto ciò che fu accuratamente scelto presso
Matusalemme da sacrificare davanti al volto del Signore e di fronte al popolo.
0) Matusalemme salì al luogo di sacrificio del Signore, come la stella del
mattino che si alba e tutto il popolo andò a suo seguito. Segue il v. 14 dove
Matusalemme, tese le mani al cielo , invocò il Signore dicendo: Ahimè o
Signore ! Chi sono io per stare a capo del tuo altare ?” e alla testa di tutto
il tuo popolo …16) Accadde che, mentre Matusalemme
pregava, l’altare fu scosso e il coltello si sollevò dall’altare e
il coltello balzò nelle mani di Matusalemme di fronte a tutto il popolo… Il
popolo gioì e fu in letizia davanti al volto del Signore…
Quindi
il popolo crea sacerdote
Matusalemme stesso. Quando Matusalemme è vicino a morire, gli apparve in sogno
Dio che lo invitava a trasmettere il suo Sacerdozio al nipote Nir (lucerna) ,
fratello altrimenti ignoto di Noè. Nir
aveva una moglie di nome Sofonim, la quale concepì virginalmente e
dette alla luce un bambino che nacque con le insegne del sacerdozio, già capace
di esprimersi come un adulto.
Tir
rinunciò immediatamente al suo sacerdozio per far posto
a quel sacerdote che sarà: “sacerdote dei sacerdoti per sempre”; ma
il sacerdozio di Matusalemme era
puramente storico. Il sacerdozio “autentico” è solo quello eterno di Melchisedec.
Mentre il bambino sta per arrivare e travolgerà anche Nir e la sua stirpe, l’arcangelo Michele portò il bambino in salvo presso il giardino della Eden dove vivrà per sempre.
Si
ha l’impressione che ci troviamo di fronte ad un’opera che sviluppa una
tradizione sacerdotale enochica in
mezzo ai problemi del pensiero giudaico del I° secolo , con particolare
riferimento al rapporto fra le
funzioni di Enoc e quelle di Melchisedec.
Uno
scriba nel tradurre si fermò al punto in cui stava per estendere il racconto
del concepimento virginale di Melchisedec.
E’
quindi cosa evidente e palese come molti scribi scrivevano,
aggiungendo
od omettendo il contenuto dei testi sacri.
Infatti,
come abbiamo appena visto,
ci fu qualche scriba/copista che ritenne “blasfemo” il racconto della
nascita miracolosa di Melchisedec,
poiché somigliava troppo alla nascita di Gesù
Cristo.
Il
Libro dei Segreti di Enoc merita di essere discusso o almeno
presentato
. Tale testo è molto importante poiché alcuni traduttori terminano il testo al
capitolo LXVIII,
v. 6 , che conclude la traslazione al cielo di Enoc, mentre
tralasciano di affrontare il
problema della lunga “appendice”
che narra della nascita
verginale
di Melchisedec
e come questo sia il Sacerdote Eterno, “il Sacerdote di tutti i
Sacerdoti per sempre” (vedi cap. LXXI,29).
L’analogia alla lettera agli Ebrei
è evidente, ma proprio il fatto che questo sacerdozio sia attribuito a Melchisedec,
e non a Gesù secondo l’ordine di Melchisedec,
da un lato rappresenta una grossa difficoltà all’interpretazione cristiana,
dall’altro porta il testo verso un dissidio o un’analogia , comunque una
problematica fra i testi di Qumram e la lettera agli ebrei.
Nel
testo di Enoc, cap. LXIV, v. 5
si ritrova la speranza che
avevano i figli di Enoc, ma in
questo capitolo è stato fatto esprimere dal popolo che glorifica Enoc dicendo:
“Il Signore ti ha scelto per porti come colui che toglie i nostri
peccati”
Da tale scritto si comprende come ancora una volta si tratta di un problema precristiano a cui il cristianesimo ha dato una risposta. Infatti un testo qumranico (II Qmelk, II, 6) introduce la figura celeste di Melchisedec come capace di togliere i peccati del popolo [affrancandoli dal (peso di) tutte le loro iniquità”]
Nel
testo dei Libro dei Segreti di Enoc l’esaltazione
di Melchisedec
assume un valore particolare che permette di comprendere
la giusta e reale storicità degli eventi biblici e prebiblici.
Si
è certi che nel II secolo a. C. esisteva
in Israele un sacerdozio che si rifaceva a Melchisedec,
ma non al
Melchisedec
del
racconto biblico, bensì ad una figura celeste che certamente deriva da quella
biblica, ma da quella nettamente diversa per essere stata innalsata sino a
diventare Eloim,
con funzioni altissime che la bibbia
riserva solo a Dio, quale l’esecuzione del giudizio o almeno della
grande vendetta. Questo Melchisedec
Celeste avrebbe avuto un
suo “partito religioso” sulla terra. Esso sarebbe stato
rappresentato dagli “uomini del partito di Melchisedec”.
D’altra parte la figura di Melchisedec
Celeste deve essere anteriore al
testo di II QAmran che che ce ne
parla, poiché il libro dei Giubilei,
che è databile al II° secolo a.C.
e che aggiunge tanti particolari al racconto biblico della Genesi, omise proprio
l’episodio di
Melchisedec, In questa omissione una polemica antimelchisedechiana
è evidente. Forse in passato si poteva pensare a una polemica
antiasmonaica, ma la scoperta di questo frammento
di Qumram che riporta la figura Celeste di Melchisedec,
lascia pensare che l’oggetto della polemica sia nato da un altro partito
religioso, un’altra setta o un’altra frangia della stessa setta. Comunque,
una conferma dell’esistenza di questo Melchisedec
Celeste può essere data dal
frammento 4Qamram dove non si parla di MELCHISEDEC,
ma di un antagonista del bene dal
nome “Mlkyrs”, evidentemente opposto al primo. Sembra anche che gli asmonei
usassero giustificare la loro posizione di sacerdoti e principi.
Dunque,
accanto alla tradizione enochica che
nel II° sec. Doveva essere abbastanza antica,
se ne sviluppò un’altra che che
faceva riferimento ad un altro essere sovrumano, a Melchisedec.
Inoltre, un’altra tradizione più tarda (I° sec. A.C.)
svilupperà in questo stesso senso la figura del “Figlio
dell’Uomo”
che si distingueva dalle prime due sempre
più “celestiali” Egli, infatti,
(il Figlio dell’Uomo)
era stato creato prima delle cose e non aveva nome umano.
I
vangeli identificano con lui Gesù Cristo, mentre un’interpretazione
giudaica lo identifica con Enoc stesso.-
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Alcuni
autori hanno cercato di fondere in
una unità le due tradizioni: da un lato ristabiliscono la grandezza di Enoc, ma
solo come rivelatore, dall’alto accettano la presenza di un vero Sacerdote, il
Melchisedec
superumano della tradizione che
abbiamo chiamata melchisedechiana. Sembra dunque che Melchisedec
prediluviano sia legato in qualche modo alla famiglia di
Enoc poiché, come abbiamo già avuto modo di scrivere, nasce
virginalmente da Sofonim, moglie di Nir, fratello di Noè, quindi discendente di
Enoc.
E’
interessante a questo punto ricordare come la storia di Sofonim
ha ovvi punti in contatto con quella di Maria. Non sembra però che il
racconto di 2Enoc dipenda da quello
evangelico. La nascita miracolosa di Melchisedec
serve a fondare un Sacerdozio particolare. Gli scopi per cui si
parla di nascita verginale
sia di Gesù che di Melchisedec
possono essere simili, ma i racconti sono letterariamente indipendenti. La
differenza consiste che mentre in Maria è fatto intervenire
Dio, sia pure attraverso l’angelo (Luca cap. I,v.35:” Lo Spirito
Santo Scenderà su di Te e su Te
stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo”), nel caso di Sofonim
l’intervento di Dio non viene dichiarato
esplicitamente… Si
racconta infatti che Nir non aveva dormito con lei. Puntualizziamo che Nir
rinuncia ai rapporti con la moglie, nel momento in cui
diventò fatto Sacerdote,
Sacerdote del Tempio di Gerusalemme che
aveva l’obbligo della continenza quando doveva accedere al Tempio (cfr.
Yoma,I,1-7). Infatti, nella setta essenica la continenza era praticata molto.
Il
capitolo LXXI merita di essere rIportato per il suo contenuto veramente
indicativo circa la o le realtà del “misterioso Sacerdote Melchisedec”:
“1)
Ecco, la moglie di Nir, Sofonim, essendo sterile non aveva generato (figli) a
Nir.
2)
Sofonim era al tempo della
vecchiaia e nel giorno della morte e concepì nel suo grembo e Nir il Sacerdote,
non dormiva con lei dal giorno in cui nel quale il Signore lo aveva posto
davanti al suo popolo. 3) Sofonia ebbe vergogna e si nascose
tutti i giorni e nessuno del popolo lo venne a sapere.
4) Era il giorno del parto e Nir si ricordò di sua moglie e la chiamò
nella sua casa per conversare con lei………..17) Quando
furono usciti verso la sua tomba, il fanciullo (Melchisedec)
uscì dal cadavere di Sofonim ed
era seduto sul letto. Noè e Nir entrarono per seppellire Sofonim e videro il
fanciullo seduto presso il cadavere, che stava asciugando il suo vestito. 18)
Noè e Nir si spaventarono molto
:
il
fanciullo infatti era compiuto nel corpo, parlava con la sua bocca e benediceva
il Signore.
19) Noè
e Nir lo guardarono molto dicendo: “Questo viene dal Signore, fratello mio”
Ed ecco il sigillo del Sacerdote (era) sul petto e (era) glorioso d’aspetto
20) Noè disse a Nir: ”Ecco, il Signore rinnova la dimora della
santificazione dopo di noi” 21) Noè
e Nir si affrettarono e lavarono il
fanciullo e lo rivestirono delle
vesti del Sacerdozio. Nir gli diete i panni benedetti ed egli mangiò. E lo
chiamarono con il nome di Melchisedec
22) Noè e Nir presero il
corpo di Sofonim, la svestirono dalle vesti nere, lavarono il suo corpo e la
vestirono di vesti luminose e scelte e le costruirono un’altra tomba. 23) Noè
Nir e Melchisedec
andarono e la seppellirono pubblicamente (e) onorevolmente. Noè disse a suo
fratello: ”Custodisci il fanciullo in segreto fino al tempo favorevole
poiché il popolo è diventato malvagio su tutta la terra e, vedendolo, in
qualche modo lo faranno morire” Noè
andò sul luogo. 24) Ed ecco tutte le iniquità su
tutta terra
nei giorni di Nir. 25 Nir si
affliggeva assai più per il fanciullo, dicendo: “Che cosa farò di lui ?”.
Tenendo le sue mani verso il cielo, Nir invocò il Signore, dicendo:” Ahimè,
o Signore eterno, tutte le iniquità si sono moltiplicate sulla terra nei miei
giorni e io comprendo che la nostra
fine è vicina. 26) Ora, Signore, che cos’è l’apparizione (la visione) di
questo fanciullo e quale è il suo destino e cosa farò di lui, perché non sia
coinvolto con noi
in questa distruzione ?” 27) Il Signore udì Nir , gli apparve in una
visione notturna e gli disse: ”Ecco, Nir, una grande perdizione ha già avuto
luogo sulla terra: non la soffrirò, né la sopporterò più. Ecco io penso di
far cadere in breve sulla terra una grande distruzione; 28) ma per il fanciullo
non preoccuparti, Nir, poiché io fra poco manderò il mio
arcangelo Michele (che nella leggenda di Melchisedec,
sostituisce Gabriele) e prenderà il fanciullo (Melchisedec)
e lo depositerà nel paradiso dell’Eden (modificato in seguito in paradiso
terrestre dove Adamo dimorò in precedenza per 7 anni). 29) Non perirà con
quelli che devono perire e io l’ho mostrato e sarà il mio Sacerdote dei
Sacerdoti nei secoli Melchisedec;
io lo santificherò e lo trasformerò (lo porrò) in un grande popolo che mi
santificherà”. 30)Nir, levatosi
dal suo sonno, benedisse il Signore che gli era apparso dicendo: “Benedetto il
Signore dei nostri padri, che non ha dato biasimo al mio sacerdozio nel
sacerdozio dei miei padri, perché la tua parola (verbo) ha creato un grande
Sacerdote nell’utero di Sofonim mia moglie. 31) Poiché io non avevo
discendenza e questo fanciullo sia al posto della mia discendenza ed egli
diventerà mio figlio e tu lo conterai con i tuoi servi”.
E’ interessante conoscere anche un’altra traduzione del v. 31 che
recita:” Poiché io non avevo un altro fanciullo in questa progenie che fosse
Gran Sacerdote, ma questo è figlio mio e servo Tuo e Tu sei un Dio grande perché
l’hai contato con i Tuoi servi, 32) con Sonfi e Onoch e Rusi e Milan e Seruch
e Arusan, Nail ed Enoc e Matusalemme e il Tuo servo Nir”. 33) E
Melchisedec sarà il capo dei Sacerdoti in un’altra stirpe”.
Il v. 33 in alcuni testi è amplificato
“E questo modo:” E questo Mlchisedec sarà il capo dei
Sacerdoti
che ci sono stati prima”. Nella
recenzione A si parla di un primo
Melchisedec, capo di 13 Sacerdoti e di un futuro
Melchisedec che sarà a capo di 12 Sacerdoti.
Pare che questa interpretazione figurata di Melchisedec
contrasti con la mentalità dell’autore che tiene a legare il suo sacerdozio a
quello di un MELCHISEDEC
ETERNO il cui insegnamento
gli è giunto per vie “misteriose”, forse attraverso il Libro dei
Giubilei.
Segue
il v. 34) Di nuovo, nell’ultima
generazione ci sarà un altro Melchisedec,
inizio di 12 sacerdoti e dopo ci sarà il capo di tutti, il Grande sommo
Sacerdote, Verbo di Dio e potenza per fare miracoli grandi e più gloriosi di
tutti quelli che ci sono stati. “ sarà Sacerdote
e re nel luogo Achuzan, cioè al centro della terra, dove fu creato Adamo
e là ci sarà poi il suo sepolcro. 36) Di questo sommo Sacerdote è scritto in
precedenza che anch’egli sarà seppellito là, al centro della terra: Così
come anche Adamo ha seppellito là suo figlio Abele, che Caino, suo fratello
aveva ucciso, perché era restato 3 anni senza essere seppellito, finchè
vide come l’uccello chiamato “granchio”, seppellì
il suo piccolo. 37)So che
una grande confusione è venuta e che questa stirpe finirà nella confusione e
che tutto perirà eccetto Noè mio fratello (che) sarà
conservato e che poi dalla
sua stirpe ci sarà procreazione e ci sarà un altro popolo e un altro
Melchisedec, capo dei Sacerdoti
nel popolo che regnerà e servirà il Signore.”
Anche
nella Epistola agli Ebrei, appare la figura di Melchisedec,
questa volta quel
lo
biblico, ma con caratteri superumani come
quello di
IIQMelch e del Libro dei
segreti
di Enoc (“egli è senza padre e senza madre, senza genealogia, senza principio
di
giorni, né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, e rimane sacerdote in
eterno”
(
lettera Ebrei cap. 7, v.3 ).
L’autore del testo sembra che conoscesse tutte le
speculazioni
su Melchisedec.
Infatti lo scrittore o gli scrittori hanno ammesso
che
Melchisedec
ha caratteri superumani, ma nell’epistola
si insiste che le sue funzioni
sono
da attribuirsi a Gesù. Da quanto
asserito alcuni studiosi nel 1984 sono
giunti
ad
affermare che la lettera agli Ebrei, non era scritta
da Paolo, ma da sacerdoti
essenici.
Secondo altri, invece, l’epistola agli ebrei fu redatta da un gruppo di
sacerdoti
esuli poiché asseriscono che
il
testo è stato scritto dopo la presenza degli esseni in Palestina.