Non
piangere o fiore, se soffri la
vita,
amore
non piangere se vedi cadere i petali dai fiori
siamo
noi gli alberi della notte
gli
spazi dell’amore, siamo noi
dove
il sogno costruisce il desiderio più alto dell’uomo.
Con
le mie parole ho fatto te
Con
i miei pensieri il
sorriso
Con
le mie mani una casa grande
per il nostro amore.
Poi
la sera porta la luna,
tu
parli le mie parole, io le tue,
e
noi insieme ascoltiamo il canto della terra
il
vento dell’amore, la felicità di chi ama.
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Fuori
di noi vivono gli altri e
I
figli della nostra paura.
Sto
aspettando la bellezza che mi porta il sogno
Sto
aspettando insieme alla speranza un’altra
speranza,
la
realtà mi trascina
a brandelli
dentro
un letto pieno di ossa e di
pensieri vivi,
dentro
il vento giallo
della vita.
La
mia età è quella
di sempre.
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Oggi
la terra ha gli stessi colori
dell’infanzia
Tu
gli occhi della
vita.
Io
respiro di nascosto
Come
se l’ossigeno ti appartenesse.
Vedo
tutta la felicità che vale
l’amore.
Un
gioco è la festa del mio tempo
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Parole
finite dove nessuno le vuole,
gabbiani
stanchi verso di me.
Gli
occhi si chiudono sugli orizzonti
inventati.
La
mia esistenza l’ho sempre
realizzata dal nulla,
dalla
sofferenza dei
vivi, dall’impotenza
dei morti
mi
stringevo forte alle parole
camminavo
verso il sole,
ogni
mattina rincollavo
il pensiero della luce.
Ora
la strada si perde
Nella
nebbia di un sogno falso.
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Non
so se riuscirò a dare un volto al
tempo
Alle
pietre morte
All’anima
di chi ha
avuto quasi
niente;
sono
stanco di accarezzare il nulla,
di
cadere nel vuoto,
di
aggrapparmi alle radici del vento
il
desiderio è lontano, l’inutile
scivola dentro di me
spazzando
via ogni
esistenza.
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QUANDO
FUI CIRCONFERENZA DI
QUIETE
Domandai
a Dio se ancora era mio amico
Ma
anche Tu Dio avevi un prezzo:
la
distanza che passa tra la solitudine e l’amore.
Da
così lontano parlavano gli anni
vissuti.
Ho
processato un fiore dfi campo
Sto
processando un uomo in libertà
Mi
sta soffocando un desiderio e troppo grande
È
l’amicizia di un sospetto umano.
Non
posso più dire no alla bellezza, all’amore
È
una violenza che faccio a me stesso.
Ad
ogni fede torna il suo dio
Ad
ogni uomo il destino
E
quando si diventa se stessi
tutto è amicizia…
Tutto
rimane felicità
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OMBRE
DI UOMINI
Parole
pettinate al vento,
aquiloni
accoltellati dal tuo Dio,
tu
hai creduto a qualche cosa nella vita, mamma,
hai
creduto ai tuoi figli debbo credere
adesso
che brucia il fuoco sui tetti
le
case, le speranze, le nostre idee,
uomini
dimezzati non ci distinguiamo più dalle bestie
non
parliamo più,
ci
odiamo e amiamo il nostro
disprezzo,
abbiamo
paura perché tutto è falso;
noi,
falsi con noi stessi,
i
profeti con Dio, le bilance con la giustizia
In
ogni baratro troviamo corpi da seppellire
Pensieri
da nascondere,
come
ciottoli della strada affondano nella terra
e
il dubbio è la sola verità
di Sante BOLIA