ROMA - Per combattere il mal di testa quotidiano in alcuni casi è più utile fare una dieta piuttosto che prendere dei farmaci. E' quanto emerge da uno studio del professor Aldo Quattrone, direttore dell'Istituto di Scienze Neurologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Cosenza e della Clinica Neurologica dell'università di Catanzaro. Lo studioso ha scoperto una nuova causa della ''cefalea cronica quotidiana primaria'', come si chiama in termini scientifici questa grave forma di mal di testa e, nella sua indagine pubblicata su Neurology, descrive come fare a diagnosticarla precocemente.

Ai circa due milioni di italiani che soffrono quasi ogni giorno di mal di testa, Quattrone spiega che ''le vere cause'' di questa patologia ''sono ancora sconosciute, tant'è che la malattia viene comunemente attribuita a stress o depressione. Ora però abbiamo scoperto, per la prima volta al mondo, che un numero considerevole di persone, circa 1 su 20, a cui è stata diagnosticata una cefalea cronica quotidiana ha in realtà una trombosi cronica delle vene del cervello, che determina un'ipertensione intracranica: la vera causa della cefalea, che richiede una cura del tutto particolare''.

Con una semplice risonanza magnetica venosa, spiega Quattrone, è possibile individuare chi soffre di questa patologia; quanto alla cura, in questi pazienti ''i farmaci tradizionalmente usati per la cefalea cronica quotidiana sono inutili se non addirittura dannosi -afferma- perché tendono ad aumentare il peso corporeo; e proprio l'obesità ne costituisce il principale fattore di rischio''.

''La corretta terapia - conclude il ricercatore - è rappresentata dunque soprattutto dalla perdita di peso, dall'uso di farmaci che impediscono la coagulazione del sangue e, nei casi gravi, dall'angioplastica con applicazione di uno stent nei seni venosi cerebrali ostruiti''. Ma, avverte infine, ''diagnosticare tempestivamente questi pazienti è fondamentale perché la maggior parte di loro ha un'ipertensione endocranica che deve essere immediatamente curata''.